Valtur, uno dei principali operatori nel mercato turistico del nostro Paese, comunica di aver depositato nella serata di ieri al Ministero delle Attività Produttive l’istanza per l’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria per la ristrutturazione industriale ed economico-finanziaria prevista dalla cosiddetta legge Marzano in risanamento.
Il piano depositato dalla Società, concepito per essere realizzato nel minor tempo possibile, prevede la continuità aziendale e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Per abbattere l’indebitamento finanziario è prevista la dismissione di immobili “non core” e villaggi che possono essere utilizzati in locazione per oltre 110 milioni di euro, ed un aumento di capitale fra i 30 e i 50 milioni di euro.
Con 22 strutture recettive in Italia e all’estero, e un fatturato di circa 200 milioni di euro, Valtur registra un indebitamento di 303,6 milioni di euro, di cui 62 verso le banche, 85 verso i fornitori e 96 nei confronti di Erario ed Istituti di Previdenza.
Dopo la grave crisi che ha colpito il settore turistico a partire dal 2008, nel corso di quest’anno l’Azienda ha sofferto della particolare situazione congiunturale e dell’inaspettata crisi dei Paesi del Maghreb – che ha ridotto drasticamente i flussi turistici verso Tunisia ed Egitto – paesi nei quali l’Azienda aveva investito in maniera importante. Ad incrinare la situazione, anche il dilungarsi delle trattative per le dismissioni degli immobili “non core” che erano state previste nel primo semestre di quest’anno.
L’operatività quotidiana sta procedendo nell’assoluta normalità e grazie al ricorso alla Marzano, viene assicurata la continuità aziendale.