È iniziato il conto alla rovescia per il Carnevale! Centinaia di migliaia di turisti da tutto il mondo non sanno resistere al fascino di questa esplosione di colori, allegria, danza e musica che invade le strade del Paese da nord a sud. In febbraio, il mese del Carnevale, il Brasile accoglie 500 mila turisti stranieri. Le manifestazioni culturali, che cambiano da regione a regione, offrono al turista numerose alternative di percorsi. I principali centri del Carnevale sono nello stato di Rio de Janeiro, di Pernambuco e di Bahia.
Rio de Janeiro, città del samba
Il Carnevale nasce in Brasile nel XIX secolo, con i primi balli mascherati a partire dal 1840 e l’inizio delle grandi società nel 1855. Il contributo della popolazione nera e meticcia specialmente dopo l’abolizione della schiavitù è stato decisivo per il Carnevale carioca portando alla creazione dei blocchi, ossia di quei cortei organizzati di persone che costituiscono i gruppi di cui la sfilata si compone. Prima dell’introduzione dei balli mascherati, il divertimento consisteva soprattutto nel lancio di limoni profumati (nelle case delle fanciulle) e di qualsiasi tipo di liquido o di farina (nelle strade). Dopo l’Indipendenza, arrivarono a Rio de Janeiro i balli mascherati sul modello parigino. Il grande successo di tali danze portò ad introdurre altre forme di divertimento, come le passeggiate o “promenades” alla maniera del già quasi estinto Carnevale romano. Nel frattempo, il Carnevale proposto dalla borghesia non era il solo a regnare nelle strade di Rio de Janeiro; parallelamente al movimento che voleva introdurre una festa con le caratteristiche di un evento mondano, altri tipi di manifestazioni prendevano piede in città. L’Entrudo (cosi era chiamato l’insieme degli scherzi che venivano fatti per le strade durante il periodo del Carnevale) con la sua allegria disorganizzata e spontanea non era l’unica forma di divertimento del Carnevale popolare. Molti gruppi neri detti congadas (o congo) e cucumbis approfittavano della relativa libertà consentita durante queste feste popolari per ottenere autorizzazioni dalla polizia a dar vita alle loro rappresentazioni. Oltre a questo, altri gruppi formati dalla popolazione povera dei neri liberti e dai piccoli commercianti portoghesi (più tardi conosciuti come Zé Pereiras) cominciarono a partecipare ai festeggiamenti passeggiando per le strade.
La miscela di questi differenti gruppi ha dato vita ad un Carnevale in cui prendevano forma manifestazioni culturali molto diverse, caratteristica principale del Carnevale carioca.
A Rio de Janeiro, oltre alle tradizionali sfilate dei blocchi in strada, comuni soprattutto nei quartieri come Ipanema, Botafogo e Laranjeiras, viene realizzato quello che si può considerare uno dei maggiori spettacoli audio visivi del mondo, la sfilata delle Scuole di Samba. Il luogo della sfilata, il Sambodromo, è oggi un’icona del Carnevale contemporaneo famoso in tutto il mondo. Nel 2009 le sfilate dei gruppi speciali delle scuole di samba di Rio de Janeiro sono programmate per i giorni 22 e 23 di febbraio. Per un’ora e venti minuti ciascuna scuola esibirà le meraviglie di cui la creatività degli artisti locali è capace, messa in scena con energia, splendore e movimento. Questi gruppi affiliati alla Lega Indipendente delle Scuole di Samba di Rio de Janeiro si distinguono per lo sfarzo delle loro rappresentazioni cui partecipano circa cinquemila persone per ciascuna scuola.
Il frevo anima la festa a Olinda e Recife
La storia del Carnevale nel Pernambuco ha origini antiche. La festa pagana di origine europea arriva in Brasile con i colonizzatori portoghesi. Si trattava di una festa in cui la folla lanciava farina, tinte e acqua sporca. Proibita ufficialmente, la manifestazione popolare poco a poco incorporò elementi come i coriandoli e le stelle filanti. La festa si trasformò nel secolo XVII con l’assimilazione di elementi provenienti dalla cultura africana. Nel XIX secolo nacque il frevo, prima solamente in quanto ritmo musicale e poi come danza caratteristica che accompagnava tale ritmo, che diventerà la caratteristica principale del Carnevale nel Pernambuco, in particolare nelle città di Olinda e Recife. A partire da qui cominciarono ad organizzarsi i primi gruppi del Carnevale nei quartieri più popolari. I blocchi più numerosi e organizzati sfilavano nella capitale pernambucana e per le strade di Olinda. È il caso ad esempio del blocco chiamato il Galo da Madrugada (il Gallo dell’alba), registrato nel libro dei “Guinnes” per essere il più grande del mondo.
La festa di Recife è famosa soprattutto per la diversità dei ritmi musicali che la caratterizzano: il frevo, il maracatu, il caboclinho, la ciranda, il coco, il samba, il rock, il reggae e il manguebeat. Animano la festa oltre tre mila spettacoli, 430 gruppi di Carnevale e oltre 180 artisti.
La caratteristica principale del Carnevale di Olinda consiste invece nei piccoli blocchi o gruppi con costumi fantasiosi e i famosi pupazzi giganti. Questi personaggi sono ispirati a quelli delle feste religiose nell’Europa del Medioevo.
La festa di Olinda preserva quelle che sono le più pure tradizioni popolari pernambucane. Ogni anno per le strade della città alta sfilano centinaia di gruppi Carnevaleschi e tipi popolari che mantengono vive le genuine radici della festa più popolare del Brasile. Gruppi di frevo, maracatus, caboclinhos e afoxé le cui manifestazioni sono una testimonianza viva della mescolanza di costumi e tradizioni di bianchi, neri e indio che stanno alla base della formazione del popolo e della cultura brasiliana.
Una folla segue il trio elétrico a Salvador di Bahia
Il Carnevale di Salvador di Bahia è famoso per la grande partecipazione popolare e per quella che è la più grande attrazione della festa baiana, il trio elétrico. La tradizione dei trio inizia nel 1950, con la coppia di artisti formata da Dodô e Osmar, rispettivamente Adolfo Antônio Nascimento e Osmar Álvares de Macedo. I due musicisti ebbero l’idea di ristrutturare una vecchia Ford del 1929 abbandonata in un garage e di uscire per le strade, dando vita ad un concerto itinerante, suonando direttamente dalla macchina su cui avevano installato un impianto di amplificazione. Lo show fu seguito dalla folla per le strade del centro della città e da allora la tradizione si ripete in ogni edizione del Carnevale di Bahia.
Oltre ad accompagnare i trio elétrico per le strade di Salvador, la folla si riunisce nella città del Carnevale. Un’area di 25 chilometri, con camerini, balconate, assistenza medica e sicurezza pubblica, oltre a varie infrastrutture speciali montate dai diversi organi municipali, statali e federali. Durante questi sette giorni Salvador accoglie turisti da tutto il mondo.
I blocchi dei discendenti africani, con i loro tamburi ed il ritmo degli afoxés, completano la varietà dei ritmi e degli stili in quella che è una manifestazione unica al mondo. Legati al candomblé (la religione Afro brasiliana) i blocchi esaltano la radice della cultura africana e portano nelle strade uno spettacolo tutto da ascoltare, danzare e cantare. La maggior parte dei gruppi vende alla folla il costume che caratterizza ciascun blocco ma è anche possibile accompagnare semplicemente i cortei senza pagare nulla.
Il Pelourinho, uno dei principali punti turistici di Salvador, ospita la sede di vari blocchi. Proprio questa presenza nel territorio ha contribuito alla trasformazione di questo quartiere che è divenuto un centro di diffusione della cultura baiana. I blocchi più noti al grande pubblico sono: gli Olodum, i Filhos de Gandhi e gli Ilê Aiyê. La festa nella capitale baiana riunisce più di due milioni di persone che sfilano per le strade lungo tre percorsi: Osmar (Avenida), Dodô (Barra-Ondina) e Batatinha (Centro Storico).