di Antonella Pino d’Astore.

Ha chiuso i battenti Ecotur, la Borsa Internazionale del Turismo Natura, che si è svolta nei tre padiglioni del Centro Espositivo e dei Servizi della Camera di Commercio a Chieti Scalo. Il turismo natura dimostra sempre più freschezza e dinamicità: crescono i giovani e le famiglie, in aumento la scelta di hotel, camping e camper.

 

Il barometro dei tour operatori indica che il 2012 sarà un anno positivo: il 70 per cento di loro segnala che il settore del turismo natura crescerà nel corso dell’anno, e per il 25 per cento resterà stabile. Questo fa sì che il fatturato quest’anno dovrebbe avvicinarsi agli 11 miliardi di euro.

Il turismo natura è soprattutto giovane: un quarto di chi sceglie il turismo verdeblu ha tra i 16 e i 30 anni, nel 50 per cento dei casi una laurea in tasca, e una capacità di spesa media (37 per cento). È quanto emerge dal IX Rapporto Ecotur sul Turismo Natura, l’indagine scientifica nazionale redatta dall’Osservatorio Ecotur costituito da Istat, Enit e Università dell’Aquila, presentato durantela XXIIedizione di Ecotur. La rilevazione del rapporto riguarda il 2010, che ha visto le presenze giungere a 99.035.394, con una crescita dello 0,46 per cento rispetto all’anno precedente e con una permanenza media che si stabilizza da 3,88 giorni a 3,84.

“Il turismo natura continua a crescere prevalentemente per due ragioni” ha spiegato il presidente di Ecotur Enzo Giammarino, che ha presentato il Rapporto assieme al vicepresidente dell’Enit Mauro Di Dalmazio, al rappresentante di Legambiente nazionale Antonio Nicoletti, al presidente del Parco nazionale del Pollino Domenico Pappaterra, alla dirigente Istat Laura Leoni e al coordinatore scientifico dell’Osservatorio Ecotur Tommaso Paolini.

Continua Giammarino: “la prima è che il prodotto ha mantenuto una sua forte identità ed ha saputo al tempo stesso rinnovarsi, aprirsi a innesti preziosi come i Borghi, l’enogastronomia di qualità, la sostenibilità. La seconda è il suo forte rapporto con il territorio, dove resta il 90 per cento del fatturato, e che fa sì che sia costruito un rapporto solido con gli abitanti e con i turisti che, a causa anche della forte crisi, scelgono sempre di più di dedicarsi alle vacanze a chilometro zero”.

(nella foto da sin. Di Dalmazio, Giammarino, Pappaterra)

I segmenti più rappresentativi del turismo natura si sono dimostrati i parchi e le riserve con una quota di mercato superiore al 35 per cento, seguiti dalla montagna (23 per cento), dal turismo rurale (18 per cento), e ancora dal turismo lacuale, dai Borghi più belli d’Italia, dalle riserve marine e dall’agriturismo.

Il 2010 è stato un anno positivo per il prodotto “Borghi” che ha realizzato un fatturato di 1.058,8 miliardi di euro (+79,3 milioni rispetto al 2009) con un indice d’internazionalizzazione che è arrivato al 35,9 per cento, fra le quote più alte dei segmenti turistici italiani.

Ecotur ha fatto incontrare 70 tour operator provenienti da 13 Paesi europei con gli operatori dell’offerta provenienti da 18 regioni italiane e per la prima volta ha avuto luogo Wine Festival, trenta cantine dell’Adriatico che hanno proposto percorsi degustativi e culturali nel mondo del vino.

 Antonella Pino d’Astore