E’ stato firmato ieri dai tre Ministri di Difesa, Infrastrutture e Trasporti, Economia e Finanze, il decreto con il quale l’aeroporto di Verona Villafranca assume lo stato giuridico di aeroporto civile.
Il decreto interministeriale sancisce inoltre il passaggio al demanio aeronautico civile di alcune aeree non più funzionali all’attività dell’Aeronautica militare. Nell’immediato, il trasferimento riguarda le aree già in uso alla Catullo, quali pista, via di rullaggio e alcuni terreni nelle immediate vicinanze della torre di controllo, a cui si aggiungeranno la “Margherita nord” e aree limitrofe collocate di fronte all’attuale piazzale aeromobili, ma dall’altra parte della pista.
“Si tratta per noi di una opportunità irrinunciabile, grazie alla quale possiamo attuare una progettualità di lungo periodo, definendo i piani di sviluppo e di investimento per i prossimi 40 anni” ha dichiarato il presidente della Catullo Spa Fabio Bortolazzi. Il decreto del cambio di status “ci consente infatti di sbloccare la registrazione della nostra concessione presso la corte dei conti e di progettare quindi con serenità i futuro dello scalo veronese”.
“Da tempo – prosegue il presidente – attendevamo il decreto di passaggio di status per il quale si erano prodigati consiglieri e politici della nostra area ai quali va la nostra gratitudine. Ma un ringraziamento particolare va al sottosegretario Alberto Giorgetti che è stato capace di velocizzare e chiudere la delicata questione.”
La possibile espansione del Catullo, come già illustrato ai soci durante l’assemblea di fine maggio, potrebbe riguardare proprio i circa 60 ettari di terreno corrispondenti alla “Margherita nord”, così da garantire nuovo respiro all’operatività dello scalo. Complessivamente, per i piani di sviluppo dei prossimi cinque anni la Catullo ha fatto una previsione di spesa pari a 150 milioni di euro.
Il decreto interministeriale infine sancisce che, con tempi e modalità ancora in via di definizione, i servizi di assistenza per la navigazione aerea oggi garantiti dall’Aeronautica militare passeranno all’ENAV, l’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo, che fornisce il servizio del controllo del traffico aereo alla maggior parte degli aeroporti italiani.