Verso una legge per fare dell’Italia il polo avioturistico europeo con l’appoggio dell’Enit e del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del Turismo della residenza del Consiglio dei Ministri. Pieno e concreto appoggio dal Dipartimento del Turismo della Presidenza del Consiglio e dall’ENIT, agenzia nazionale per il turismo al “Progetto Avioturismo Italia” presentato da Avioportolano Italia il 14 marzo a Roma, presso la Casa dell’Aviatore nel corso del convegno nazionale su: “Il ruolo delle piste private e degli aeroporti minori come Scali Avioturistici per lo sviluppo del turismo e del territorio”.
Il progetto, concepito e presentato da Guido Medici, editore e autore di Avioportolano Italia, ha lo scopo principale di promuovere l’adozione di una proposta legislativa che individui e disciplini l’uso delle aviosuperfici private e degli aeroporti minori come “scali avioturistici” per il diporto aereo nazionale e internazionale. Normativa che permetterà di rendere l’Italia il principale polo d’attrazione europeo per il turismo aereo leggero da diporto. Al Convegno, promosso e organizzato da Avioportolano Italia con il patrocinio della Presidenza del Consiglio (Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo) hanno partecipato 183 persone in rappresentanza ufficiale di 11 Federazioni Nazionali, 28 Associazioni, 8 Enti istituzionali, 26 aziende di settore e 32 aeroporti e aviosuperfici.
Al tavolo dei relatori erano presenti Guido Medici (direttore responsabile Avioportolano Italia) Matteo Marzotto (Presidente ENIT – Agenzia Nazionale per il turismo), Claudio Eminente (Capo dipartimento per le politiche di sicurezza e ambientali dell’Ente Nazionale Aviazione Civile), Angelo Canale (Capo Dipartimento per lo sviluppo e la Competitività del Turismo della Presidenza del Consiglio) Daniele Rallo (Presidente dell’Associazione Nazionale Urbanisti e Pianificatori Territoriali e Ambientali) In apertura del convegno l’ideatore del progetto, Guido Medici, ha illustrato in particolare, con una efficace serie di slide, la situazione delle piste private in Italia: oltre 500 cresciute del 500% negli ultimi 20 anni. Medici ha spiegato le ragioni per le quali, nonostante l’esistenza di questo potenziale di accoglienza, i flussi principali del turismo aereo da diporto europeo si dirigano principalmente sulle aree iberica e balcanica evitando il nostro Paese. Una perdita consistente per l’economia turistica nazionale che potrebbe essere facilmente recuperata avviando una politica positiva che promuova l’informazione, valorizzi i servizi attorno agli approdi avioturistici, sviluppi i collegamenti tra questi approdi e le strutture turistico ricettive e i rapporti con gli enti locali. Ecco dunque l’idea di una normativa specifica che, prendendo spunto da quanto già fatto per gli agriturismi e per il diporto nautico, incentivi l’uso della rete dei piccoli aeroporti, aviosuperfici e piste di volo private attribuendo il marchio di qualità di “scalo avioturistico” per accogliere con competenza, professionalità e servizi adeguati chi intenda arrivare in Italia anche con i velivoli da diporto di piccole dimensioni.
Normativa di cui lo stesso Medici ha proposto le linee guida: definizione di scali, aziende e comuni avioturistici, regole di attribuzione del marchio di qualità, criteri per l’esercizio dell’attività avioturistica e incentivi. L’idea ha ottenuto un concreto appoggio istituzionale. “Nei prossimi mesi sarà varato un Piano strategico quadriennale che segnerà la rotta della politica nazionale in tema di turismo. Sarà importantissimo comprendere nel piano una sezione dedicata all’avioturismo”. Così si è espresso il dott. Angelo Canale, pilota di aerei leggeri, Direttore del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri intervenuto tra i relatori, riconoscendo la valenza del “Progetto Avioturismo” presentato da Avioportolano. “E’ necessario – ha proseguito il Dott. Canale anche a nome dell’On. Michela Brambilla Sottosegretario al Turismo del Governo – cambiare passo rispetto a un sistema di regole che oggi scoraggia iniziative avioturistiche” e questo “nell’interesse dell’economia nazionale. “Non si è ancora colto – ha sottolineato – il rapporto tra questo settore (che già fa da volano ad altri segmenti dell’economia) e il turismo. “Siamo impegnati – ha proseguito Canale – a studiare ipotesi per affrontare la crisi del turismo e mi rendo conto che” in questo settore “stiamo pensando proprio al progetto che ha illustrato il dottor Medici“. Matteo Marzotto, presidente dell’Enit, l’Agenzia Nazionale per il turismo, da pilota ha riconosciuto e sottolineato la necessità di risolvere le difficoltà in cui oggi, in Italia, si trova di fronte chi vuole fare del turismo aereo da diporto ed evidenziato come il nostro Paese, che nelle aspirazioni degli utenti “continua a essere al primo posto come meta turistica”, di fatto dal punto di vista pratico, “è passato al quinto” . L’Enit è quindi impegnata a riconquistare le posizioni perdute e il progetto avioturismo potrebbe essere un’ottima carta da giocare. “Voi rappresentate un potenziale straordinario – ha detto Marzotto rivolgendosi a Medici e alla platea – per implementare il turismo estero”, e offerto una concreta collaborazione: “l’ENIT organizza 26 fiere del turismo. Potremmo diffondere il materiale informativo e dare spazio in queste fiere ad Avioportolano. “Penso a Londra, Berlino, alla Bit di Milano, tre o quattro fiere in cui diffondere un sistema che sia comprensibile”.
Dal punto di vista delle azioni urbanistiche pratiche da compiere sul territorio per concretizzare il progetto Avioturismo, di grande interesse è stato l’intervento di Daniele Rallo, Presidente dell’Associazione Nazionale Urbanisti e Pianificatori Territoriali e Ambientali, che ha illustrato nel dettaglio come le aviosuperfici, in base a quanto stabilito nel Decreto Brunetta (varato con lo slogan “impresa in un giorno”) se considerate imprese per attività economica, possano rientrare nelle procedure di gestione previste dal SUAP, lo Sportello Unico per leAttività Produttive, semplificando e accelerando le procedure di apertura, ampliamento o trasferimento dell’attività dando così una risposta all’incertezza normativa nella quale spesso si trovano ad operare le amministrazioni locali. Per poter sviluppare la circolazione aerea occorre che il traffico da diporto possa scorrere fluidamente. E su questo tema è intervenuto il direttore del settore “Politiche Sicurezza e Ambientali” dell’Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Ing. Claudio Eminente, che ha fatto il punto sull’attuale normativa per la circolazione dei velivoli da diporto e sulle future prospettive. Come prevedibile, essendo l’Enac l’ente che più direttamente controlla l’attività di chi vola, Eminente ha dovuto rispondere a serrate e incalzanti domande di numerosi rappresentanti degli enti aeronautici presenti che hanno contestato molte delle soluzioni fino ad ora adottate e ritenute inutili e dannose. Nel pomeriggio hanno preso la parola con significativi interventi il presidente dell’Aopa Italia, Massimo Levi, il presidente di Ilan e Unica, Paolo Toniolli, i rappresentanti di Fivu, Giuseppe Casalino e Fivl Luca Basso e il direttore dell’agenzia AirPress, Igino Coggi. Nel dibattito sono inoltre intervenuti Rodolfo Biancorosso (Aviazione Sportiva) Alessandro Sestili (Rentfly) Angelo Calistro (Aviosuperficie di Salemi) Luca Biagi (segretario di Unica) Di Giorgio (aviosuperficie Caronia Marina) Leonardo Di Paola e Michele Lenzi. Da parte di Avioportolano Italia i prossimi passi sono già stabiliti:
1. immediata pubblicazione degli atti del convegno;
2. comunicazione a tutte le Regioni, Province e Comuni che ospitano strutture per il diporto aereo dell’avvio del Progetto Avioturismo;
3. cessione in convenzione agli enti di promozione turistica dei diritti di utilizzazione dell’intero data base Avioportolano compreso l’archivio di 45000 fotografie panoramiche degli itinerari aerei affinché le informazioni relative alla rete delle aviosuperfici e campi di volo privati siano implementate nei siti web nazionali e internazionali;
4. avvio del “IX Censimento Nazionale Avioportolano delle Strutture per l’Aviazione Leggera in un rinnovato sistema di archiviazione che permetterà una migliore utilizzazione dei dati in rete e l’ampliamento delle informazioni ai fini della determinazione degli scali avioturistici;
5. attribuzione dei marchi provvisori Avioportolano di Scali, Aziende e Enti avioturistici;
ALLEGATI:
aeroporti (situazione a dicembre 2008 – Fonte dati: VIII Censimento Nazionale Delle
3. Indici di incremento assoluti 1987/1997/2007 delle aviosuperfici e dei campi di volo
privati – Fonte dati: Censimenti Nazionali Delle Strutture per l’Aviazione Leggera
4. Indici di incremento per area 1987/1997/2007 delle aviosuperfici e dei campi di volo
privati – Fonte dati: Censimenti Nazionali Delle Strutture per l’Aviazione Leggera
Avioportolano Italia 1987 1997 2007
Avioportolano Italia 1987 1997 2007
Strutture per l’Aviazione Leggera Avioportolano Italia
1.
Distribuzione geografica degli aeroporti (esclusi quelli ad esclusivo uso militare)
(situazione a dicembre 2008 – Fonte dati: VIII Censimento Nazionale Delle Strutture per
l’Aviazione Leggera Avioportolano Italia
2.
Distribuzione geografica dei campi volo e delle aviosuperfici private in Italia – esclusi gli
6.
pubblicazione del prossimo volume Avioportolano 2010/2011 con il nuovo allegato “Italia In Volo 2010/2011” interamente dedicato al progetto avioturismo e agli scali avioturistici.
7.
Realizzazione della prima versione dell’avioportolano in lingua inglese “che ci auguriamo – ha detto Medici – possa essere presentata, anche in relazione a quanto emerso in questa sede, in collaborazione con l’Enit e con il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo alla fiera di Friedrichshafen nell’aprile del 2010″ . “Questo progetto – ha proseguito Medici nell’intervento conclusivo dei lavori del convegno – l’abbiamo pensato, coltivato e perseguito per vent’anni e oggi siamo entrati nella fase esecutiva in cui ci sarà bisogno della collaborazione di tutti“.
“Ho fondati motivi per ritenere che gli impegni assunti in questa sede dal Governo e dall’Enit saranno mantenuti e si trasformeranno in azioni concrete e costruttive. L’implementazione del “Progetto avioturismo” nel piano strategico nazionale per il turismo e la promulgazione della normativa proposta potrebbero essere i passi che segneranno l’avvio di nuova rivoluzione nel settore dell’aviazione da diporto così come lo è stata l’emanazione della legge 106. Un nuovo balzo in avanti che sarà di esempio per gli altri paesi, rifarà dell’Italia un paese leader in campo europeo, darà nuovo impulso alla produzione e segnerà una svolta significativa per la vita degli aeroporti minori, delle aviosuperfici e dei campi di volo”.