foto contrattoAl termine di un incontro le OO.SS. dei lavoratori Filcams CGIL. Fisascat CISL e Uiltucs UIL hanno rifiutato di iniziare il confronto con FIPE-CONFCOMMERCIO sulle proposte, presentate dalla federazione che associa i pubblici esercizi, finalizzate, con il rinnovo del contratto, ad assicurare il futuro alle imprese di pubblico esercizio travolte da una crisi senza precedenti.

Infatti nei primi tre mesi del 2013 hanno chiuso definitivamente 4.073 tra bar e ristoranti che sia aggiungono ai 28.000 spariti negli ultimi quattro anni.

Le richieste di FIPE sono mirate ad un recupero di produttività al fine di permettere la sopravvivenza delle imprese di pubblico esercizio e garantire la l’occupazione per gli oltre 630.000 dipendenti, pari al 70% dell’intero settore turistico.

“Fipe registra – dichiara il presidente Lino Enrico Stoppani – con rincrescimento la posizione assunta dalle Organizzazioni sindacali dei lavoratori che non consente di affrontare le problematiche di questa difficile congiuntura. Gli imprenditori del settore speravano su aperture da parte dei sindacati coinvolti nel rinnovo del contratto di lavoro”.