Dal primo luglio 2014, infatti, entrerà in vigore il nuovo piano di revisione del mercato europeo delle telecomunicazioni che prevede l’eliminazione delle tariffe per il roaming sulle chiamate entranti all’interno dell’area UE.
Annunciato da José Manuel Barroso, Presidente della Commissione,il pacchetto legislativo”Un continente connesso”, una volta adottato, ridurrà le tariffe imposte ai consumatori, semplificherà gli oneri burocratici a carico delle imprese e garantirà un ventaglio di nuovi diritti sia agli utenti che ai fornitori di servizi, in modo che l’Europa sia di nuovo uno dei leader mondiali nel settore del digitale.
Dal 1° luglio 2014 sarà “vietato imporre una tariffa per le chiamate ricevute in roaming durante gli spostamenti nell’UE”. Le società di telefonia potranno scegliere tra l’offerta di piani telefonici validi ovunque nell’Unione europea (“parla ovunque come a casa”), i cui prezzi saranno determinati dalla concorrenza sul mercato interno, oppure consentire ai loro clienti di “dissociare” i piani tariffari, ossia selezionare un diverso fornitore per il roaming che offre tariffe inferiori (senza dover acquistare una nuova scheda SIM).
Questa proposta si basa sul regolamento relativo al roaming del 2012 che impone agli operatori tagli dei prezzi all’ingrosso del 67% per il traffico dati a partire da luglio 2014. Entro il 2016 si prevede l’abolimento completo dei costi di roaming.
Per le chiamate intraunionali da rete mobile la tariffa non potrà superare 0,19 euro al minuto (più IVA). Nel determinare i prezzi, le società potranno recuperare i costi obiettivamente giustificati, ma scompariranno i profitti arbitrari sulle chiamate intraunionali.
Sarà vietato bloccare o rallentare i contenuti di internet, fornendo agli utenti un accesso alla rete completo e aperto, indipendentemente dal costo dell’abbonamento o dalla velocità della connessione. I consumatori avranno il diritto di verificare se la velocità di connessione corrisponde effettivamente alla tariffa pagata e di recedere dal contratto se le condizioni pattuite non sono rispettate.
Nuovi diritti come il diritto a contratti scritti in un linguaggio semplice, Prevista anche l’assegnazione coordinata dello spettro delle frequenze. Questo coordinamento permetterà agli europei di avere maggior accesso alla rete mobile 4G e al Wi-Fi.