- Tutti gli ostaggi sono in buona salute con sufficienti scorte di cibo ed acqua.
- Sforzi continui e congiunti tra le autorità designate per il rilascio degli ostaggi.
- Uno degli ostaggi ha fatto una telefonata alla moglie questa mattina presto rassicurandola che sono tutti in buone condizioni.
- Il rapimento è avvenuto venerdì 19 settembre, tuttavia si è avuta notizia dell’accaduto nel pomeriggio di domenica 21 settembre.
- Al fine di garantire la sicurezza degli ostaggi, le autorità egiziane chiedono alla stampa e ai media di verificare le fonti di informazione prima di diffonderle al pubblico.
Un portavoce del governo egiziano ha affermato che al momento sono in atto sforzi continui tra le autorità delegate allo scopo di garantire il rilascio degli 11 turisti e degli 8 egiziani sequestrati. Inoltre ha assicurato che tutti gli ostaggi sono in buone condizioni e che si trovano in una località del territorio sudanese.
Secondo il portavoce, il governo egiziano non è in contatto diretto con i rapitori, e al governo egiziano non è stato chiesto il riscatto in questione.
Il governo egiziano non ha ricevuto alcuna minaccia riguardante l’uccisione degli ostaggi in caso si intraprendesse qualsiasi azione per liberarli.
Uno degli ostaggi ha fatto diverse telefonate alla moglie, l’ultima questa mattina presto, durante la quale l’ha assicurata che stanno tutti bene.
Gli ostaggi sono stati rapiti lo scorso venerdì 19 settembre da 4 banditi armati e mascherati durante un safari nel deserto. La prima notizia in merito si è avuta nel pomeriggio di domenica 21 settembre quando il direttore generale dell’agenzia di viaggio egiziana che aveva organizzato l’escursione (anche lui tra gli ostaggi) ha chiamato sua moglie (di cittadinanza tedesca) informandola del rapimento.
Nell’interesse degli ostaggi e al fine di evitare qualsiasi interferenza con le azioni di salvataggio le autorità egiziane chiedono alla stampa, alla tv e ai media di verificare le fonti di informazione prima di diffonderle al pubblico.