Alitalia e airberlin hanno firmato un accordo di codeshare con l’obiettivo di offrire ai loro ospiti una più vasta scelta di voli e una maggiore convenienza. Con l’avvio dell’orario invernale, tutti i 412 voli settimanali diretti di Alitalia e di airberlin tra l’Italia e la Germania, l’Austria e la Svizzera verranno effettuati in codeshare dalle due compagnie.
Inoltre, dal 26 ottobre, con l’inizio dell’orario invernale, airberlin trasferirà da Milano Malpensa a Milano Linate i tre voli giornalieri verso Dusseldorf e i due collegamenti quotidiani per Berlino-Tegel. Verranno trasferiti a Linate anche i tre voli giornalieri verso Vienna operati da NIKI, la compagnia aerea austriaca che fa parte del gruppo airberlin.
Alitalia e airberlin hanno concordato di estendere l’accordo di codeshare anche ad ulteriori destinazioni selezionate, oltre ai loro aeroporti principali. Alitalia applicherà il proprio codice “AZ” su alcuni voli nazionali di airberlin, come, ad esempio, quelli da Monaco a Colonia, Dusseldorf, Amburgo e Berlino. airberlin applicherà il suo codice “AB” su alcuni voli nazionali e internazionali effettuati da Alitalia, via Roma o Milano Linate – ad esempio Napoli, Brindisi, Reggio Calabria, Alghero, Atene o Malta -, oltre ad alcuni collegamenti di lungo raggio verso il Sud America – come San Paolo e Rio de Janeiro -. Tutti i voli in codeshare fra le due compagnie saranno pubblicati nei sistemi di prenotazione dal 20 ottobre, per voli a partire dal 26 ottobre. Il codeshare sui voli Alitalia di lungo raggio e su alcune destinazioni internazionali comincerà dopo l’approvazione da parte delle Autorità regolatorie.
La collaborazione tra Alitalia e airberlin, come specifica la nota, è il risultato di un progetto di lungo termine, avviato negli ultimi due anni, ed è anche il frutto di una governance più aperta nelle alleanze che consente accordi tra le compagnie oltre i confini delle alleanze preesistenti. Alitalia e airberlin rimangono membri, rispettivamente, di Skyteam e di oneworld. Ulteriori sinergie potranno derivare da una migliore rotazione degli aeromobili e dall’eliminazione di costosi “night stop” degli aerei al di fuori della propria base.