In mancanza di un credibile piano di investimenti sull’aeroporto di Fiumicino, Alitalia sarà costretta a spostare la sua crescita altrove. E’ quanto ha affermato l’ad Alitalia Silvano Cassano in riferimento ai danni derivati dall’incendio divampato in aeroporto lo scorso maggio i cui danni subiti da Alitalia ammontano fino ad oggi 80 milioni. “Abbiamo passato un periodo difficilissimo a causa di un evento che ci ha colpiti profondamente – dichiara Silvano Cassano . “In questo periodo abbiamo rinunciato a qualsiasi polemica e ci siamo concentrati interamente sul servizio ai passeggeri, per ridurne i disagi”. “Il nostro è un piano di rilancio complesso, in uno dei settori a maggiore competizione in Italia e nel mondo – prosegue Cassano -. “L’aeroporto di Fiumicino non è ancora un’infrastruttura adeguata a fungere da hub di una compagnia con le nostre ambizioni”. “I problemi di Fiumicino- ancora Cassano- nascono da anni e anni di investimenti e pianificazione inadeguati e sono ormai strutturali, auspichiamo meno attenzione alla finanza e più attenzione al mercato e alle esigenze dei passeggeri . Se Fiumicino continuerà a puntare su compagnie low cost e servizi mediocri, Alitalia sarà costretta a spostare la sua crescita altrove”. Non si è fatta aspettare la replica di ADR che in una nota afferma: “In relazione alle dichiarazioni dell’amministratore delegato di Alitalia Silvano Cassano, Aeroporti di Roma non intende commentare le cifre fornite da Alitalia e la fondatezza delle stesse circa eventuali danni subiti per effetto dell’incendio e ricorda che sono ancora in corso, da parte della Procura competente, le indagini per la definizione delle eventuali responsabilità dell’incendio”. ADR sottolinea, inoltre, che è in corso di realizzazione un piano di investimenti da circa 11 miliardi, che è stato possibile avviare solo nel 2013 in seguito all’approvazione del contratto di programma, dopo oltre 10 anni di limbo causato dall’assenza del contratto. ADR ricorda ancora che aveva – a valle dell’ingresso nel gruppo Atlantia – dato un visibile e chiaro impulso alla qualità del servizio, testimoniata dal superamento nella qualità del servizio percepita di hub concorrenti quali Francoforte, Madrid e Parigi secondo le rilevazioni ufficiali di Airport Council International, nonostante tariffe mediamente inferiori. Circa poi l’accenno agli investimenti e alla finanza, ADR ricorda è un operatore pochissimo indebitato e che ha già tutte le risorse necessarie a supportare lo sviluppo dell’aeroporto e della destinazione Roma, senza alcuna discriminazione tra le compagnie operanti sul mercato. Inoltre ADR non ha bisogno alcuno di nuova finanza, né di nuovi capitali, né di distribuire capitale ai propri azionisti.Negli ultimi tre mesi la crescita del sistema aeroportuale romano è stata del 5,6%, nonostante gli effetti dell’incendio, e che oggi l’aeroporto di Fiumicino è in una situazione di piena ed efficiente operatività con punte giornaliere di oltre 140 mila passeggeri (+7,3% nell’ultima settimana).