L’escalation del prezzo dei carburanti, che già colpisce duramente le tasche dei consumatori, rischia di penalizzarli ulteriormente in occasione delle prossime vacanze estive.
Lasciare a casa l’auto ed affidare le proprie ferie a viaggi organizzati che prevedono spostamenti in aereo non mette infatti gli italiani al riparo dalle spese per carburante con relativi ed a volte ingiustificati rincari.
Per questo, Assoviaggi Confesercenti ha chiamato in causa l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (Antitrust) affinché intervenga contro l’esercizio scorretto della pratica del “fuel surcharge” vale a dire degli adeguamenti carburante per i pacchetti turistici. Un’iniziativa che si è andata a sommare alle segnalazioni già inviate lo scorso anno anche al Ministero dello Sviluppo Economico ed al Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo.
Il legislatore, a tutela del consumatore, ha previsto tali adeguamenti se esplicitamente inseriti nel contratto, indicando tabelle e criteri di calcolo e dettagliando accuratamente ogni richiesta al cliente.
Nella pratica, però, tutto ciò viene regolarmente disatteso, mettendo gli agenti di viaggio nella condizione di essere gli esattori di importi della cui legittimità non sono convinti. Per Assoviaggi si potrebbero infatti ravvisare gli estremi di pratiche scorrette e di abuso di posizione dominante da parte delle compagnie aeree.
Le modalità di calcolo degli adeguamenti, rileverebbero ai fini del controllo dell’importo richiesto, incongruità in relazione anche al cambio favorevole euro/dollaro: sembra infatti più che un adeguamento una richiesta dell’intero costo del carburante per passeggero!
Tutelare il cliente e le agenzie di viaggio è per noi essenziale e prioritario. Di queste mal practices fanno le spese anche gli agenti che spesso pagano loro la differenza di prezzo per non minare il rapporto di fiducia con il cliente. Ma questo, ora, non è più sopportabile. Per questo Assoviaggi chiede all’Autorita’ Garante per la Concorrenza ed il Mercato di affrontare e risolvere con la massima urgenza una pratica che rischia di aggiungersi ai tanti problemi che affliggono il turismo impedendone il dovuto rilancio.