Tra le vie e nelle piazze dell’antico borgo che si affaccia sul lago d’Orta, sedici sculture monumentali di un grande protagonista dell’arte contemporanea. Sarà prorogato fino al 12 gennaio 2009, il grande evento d’arte che, a Orta San Giulio (Novara), ospita, tra le vie e le piazze dell’antico borgo, sedici sculture monumentali di Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna (RN), 1926), lo scultore italiano contemporaneo più noto e apprezzato a livello internazionale. La mostra ha ricevuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Piemonte, della Provincia di Novara, della Città di Orta San Giulio, e il contributo di Fondazione CRT, Banca Popolare di Novara, Compagnia di San Paolo, Giacomini spa, Unicredit e Cordusio -società fiduciaria per azioni. Da sottolineare il ruolo strategico nell’operazione avuto dalla Regione Piemonte che attraverso l’ufficio di Presidenza e gli assessorati alla Cultura e al Turismo ha subito appoggiato il progetto sia, appunto, con il proprio patrocinio, sia con un fondamentale contributo. L’iniziativa, nata da un’idea dell’Associazione Culturale OPERAPRIMA in collaborazione con il Consorzio Cusio Turismo Lake Orta, presenta una serie di opere scelte dall’artista che ripercorrono alcuni dei momenti più rappresentativi della sua ricerca dagli anni Sessanta fino ai nostri giorni. Molto si è scritto sull’arte di Pomodoro, da parte di autori italiani e stranieri, di storici e critici dell’arte e di poeti e scrittori. Le sue sculture affascinano perché permettono, nell’indagine delle forme e nello scavo dentro la materia che le costituisce, nella rivelazione della particolare struttura “molecolare” che l’artista immagina, di gettare un ponte tra il passato e il presente, con una continua capacità di osservazione del reale e di collegamento allo “spirito del tempo”. Le opere di Arnaldo Pomodoro sono presenti in tutto il mondo in luoghi di grande suggestione e di importanza simbolica e ne scandiscono lo spazio. Hanno creato motivi e visioni che fanno parte del nostro immaginario collettivo, ispirando perfino scenari di cult movies, come Guerre stellari di George Lucas. Accompagna l’iniziativa un catalogo pubblicato da OPERAPRIMA Edizioni d’Arte, con presentazione di Giorgio Verzotti e una ricca documentazione fotografica delle opere collocate nel percorso espositivo e suggestive immagini delle diverse fasi dell’allestimento. Il progetto ORTISSIMA percorsidorta nasce nel 2007 da un’idea dell’Associazione Culturale OPERAPRIMA con la volontà di garantire, già nel titolo e nella presentazione, una sequenza di eventi dedicati alla scultura monumentale all’aperto che porteranno ad Orta San Giulio i più grandi nomi dell’arte del Novecento italiano e internazionale, come testimonia l’edizione del 2007, con l’esposizione dedicata a Giacomo Manzù. 

Note biografiche. Arnaldo Pomodoro è nato nel Montefeltro nel 1926, ha vissuto l’infanzia e la formazione presso Pesaro. Si trasferisce a Milano nel 1954. Le sue opere del Cinquanta sono altorilievi dove emerge una singolarissima “scrittura” inedita nella scultura. E’ passato al “tuttotondo” nei primi anni Sessanta e poi alla grande dimensione. Ha avuto molti premi per la scultura: a San Paolo nel 1963, a Venezia nel 1964, a Pittsburgh nel 1967, il Praemium Imperiale a Tokyo nel 1990. Nel 1992 l’Università di Dublino gli conferisce la Laurea honoris causa in Lettere e nel 2001 l’Università di Ancona quella in Ingegneria edile-architettura. Numerosissime sono le sue esposizioni: alla Rotonda della Besana di Milano nel 1974 e al Forte Belvedere di Firenze nel 1984, fino a quella a Parigi nei Giardini del Palais-Royal nel 2002, nel centro cittadino di Lugano nel 2004 e lungo la cinta muraria di Paestum nel 2005. Inoltre esposizioni itineranti nei musei americani, ed in Europa, America, Australia e Giappone. Le sue opere sono in grandi piazze (Milano, Copenaghen, Brisbane, Los Angeles, Darmstadt), al Trinity College a Dublino, nel Cortile della Pigna dei Musei Vaticani, nel piazzale della Farnesina a Roma, nel piazzale delle Nazioni Unite a New York e nelle raccolte pubbliche maggiori. Ha insegnato nei dipartimenti d’arte delle università americane: a Stanford, a Berkeley, al Mills College. Si è dedicato anche alla scenografia con ‘‘macchine spettacolari” in grandi occasioni teatrali italiane: da ultimo ha realizzato le scene e i costumi per l’opera “Teneke” di Fabio Vacchi, con libretto di Franco Marcoaldi, tratto dall’omonimo racconto di Yashar Kemal, messa in scena in prima assoluta al Teatro alla Scala nel settembre 2007, con la regia di Ermanno Olmi e la direzione di Roberto Abbado. Nel 1996 costituisce la Fondazione Arnaldo Pomodoro, che ha iniziato di recente la sua attività espositiva nella sua sede di Via Solari a Milano.