Ne hanno discusso ieri, ad Abano terme, l’Associazione veneziana albergatori, l’Associazione albergatori termali Abano e Montegrotto e l’Associazione Jesolana albergatori (Aja), nel corso del convegno “Previsioni 2009: città d’arte, terme e spiagge. La crisi del settore turistico durerà fino alla fine 2009. Il prossimo sarà un anno difficile per il comparto. La notizia arriva dal convegno “Previsioni 2009: città d’arte, terme e spiagge“, organizzato ieri dal Centro studi dell’Associazione veneziana albergatori, in collaborazione con l’Associazione albergatori termali Abano e Montegrotto e l’Associazione Jesolana albergatori (Aja) ad Abano Terme.

Lo studio, commissionato dal Centro Studi dell’Associazione veneziana albergatori dal Centro studio Sintesi di Mestre, ha rivelato che i principali centri di ricerca indicano per il 2008 ed il 2009 la stagnazione economica. Le ultime previsioni del Fondo Monetario Internazionale di novembre per i principali competitori turistici dell’Italia, prevedono tassi negativi di crescita del comparto: Italia -0,6%, Francia -0,5%, Spagna -0,75%. Però già nel medio periodo, 2010-2020, si potranno verificare dei miglioramenti. Ciò accadrà soltanto se il settore saprà sfruttare tutti gli strumenti per superare la crisi. Agli imprenditori aspetta un anno di impegno e di grandi sforzi. Il settore richiede maggiore competenze e qualità dei servizi. Supereranno la crisi economica gli imprenditori che sapranno investire nella competenza della forza lavoro, sfruttare e potenziare le capacità imprenditoriali, innovare i sistemi e puntare a strutture di qualità. Pubblico e privato dovranno collaborare e cercare nuove strategie di marketing per identificare nuovi target di clienti. Infatti, in futuro sarà fondamentale stringere legami più stretti con lo sviluppo locale e le amministrazioni pubbliche, garantendo salute e sicurezza. Il turismo e le modalità di fruire dei periodi di vacanza da parte dei clienti sono cambiati in modo radicale negli ultimi anni – ha detto Marco Gottardo direttore dell’Associazione albergatori termali Abano Montegrotto – Per poter affrontare le nuove sfide dei mercati internazionali sorge la necessità di attuare una politica di marketing e promozionale che sia strutturata e rigorosa. Per far questo è fondamentale partire da un’analisi dei flussi turistici puntuale e che possa far scaturire una serie di iniziative che diano una prospettiva agli operatori del settore. Da questo ragionamento nasce l’osservatorio del Centro Studi Ava che con il supporto dell’Associazione Albergatori Termali Abano Montegrotto e l’Associazione Jesolana Albergatori presenta una lettura strategica delle dinamiche turistiche dei rispettivi territori”. La ricerca ha raccolto dati ed informazioni presso i maggiori operatori ed esperti delle realtà turistiche del Veneto. L’obiettivo è stato quello di realizzare una panoramica sul comparto turistico, con un occhio di riguardo alle aree del Veneto; Venezia città d’arte, le terme del padovano e il litorale di Jesolo. L’analisi delle dinamiche congiunturali e dello sviluppo futuro del settore turistico regionale, offre un’occasione importante per permettere lo studio del settore ed applicare politiche di sostegno mirato al suo sviluppo. Così come ha spiegato anche il direttore dell’Ava, Claudio Scarpa: “Il nostro Paese vive un delicatissimo momento. La tempesta finanziaria ed economica ha imposto anche agli albergatori un importante riflessione. E’ giunto il momento di rimboccarsi le maniche e mettere in atto tutte quelle strategie che possono permettere al turismo del Veneto di risalire la china. Ecco perché l’Ava ha stretto un’alleanza con l’Associazione albergatori di Abano Terme e di Jesolo per affrontare e discutere le problematiche del mercato”. Secondo Massimiliano Schiavon Presidente AJA: “La difficile e complicata situazione economica internazionale influenzerà le scelte dei nostri  nuovi e vecchi clienti. Proprio per questo motivo in una situazione di estrema incertezza, assume un’importanza strategica cercare di analizzare ed interpretare i possibili scenari che si profilano all’orizzonte, per programmare e pianificare le azioni più appropriate per vendere al meglio le nostre strutture. Ed è proprio in questa ottica e con queste finalità che le associazioni di Venezia, Abano e Jesolo hanno organizzato il convegno di oggi”.

Previsioni 2009: A Venezia tra gli imprenditori del settore si vive un forte momento di incertezza. Le previsioni per il 2009 indicano una diminuzione degli arrivi italiani pari al -3,3%. Invece, per gli arrivi stranieri si prospetta una contrazione dei flussi del -5,1%.  Qualche spiraglio di ricrescita è segnato dalla previsione dell’aumento dei flussi turistici provenienti dai Paesi dell’est, ma è opinione comune tra gli Opinion Leader intervistati, che i turisti americani continueranno a diminuire; non sono previste flessioni negli arrivi di turisti italiani. Brasile, India, Ucraina potrebbero essere i nuovi mercati nei quali investire in attività di promozione e marketing su Venezia.

Per Jesolo le previsioni 2009 non sono ottimistiche: si ipotizza una contrazione media negli arrivi italiani del -2,8%. Dati tra loro discordanti portano ad un intervallo che varia dal -7,9% al +2,2%. Il calo dei turisti stranieri sembra essere più contenuto: si prospetta una contrazione del -2,2% con un intervallo che varia dal -6,8% al +2,5%.

Per le Terme Euganee  si ipotizza una stima degli arrivi compresa tra una flessione del -3,4% ed un incremento del +2,6%. La variazione standard è del 3,0%. Le previsioni degli arrivi stranieri sono negative: gli Opinion Leader prevedono una contrazione del -3,7%.

Venezia: Si è verificata la diminuzione delle presenze nell’ultima stagione. Ciò, insieme alla politica al ribasso praticata dagli operatori, ha ridotto ulteriormente i fatturati degli albergatori veneziani. All’unisono, gli Opinion leader intervistati, hanno indicato come il forte calo delle presenze e degli arrivi di turisti stranieri abbia penalizzato il turismo a Venezia. In particolare, il decremento dei turisti americani, i quali garantivano livelli di spesa più alti, ha contribuito notevolmente a peggiorare la situazione. Dall’analisi delle prospettive future emerge innanzitutto come l’aumento dei flussi turistici potrà verificarsi soltanto tra un paio di anni in seguito al superamento della crisi economica internazionale. Inoltre, gli Opinion leader ritengono che si verificherà un aumento dei turisti provenienti dalla Russia. Brasile, India e Ucraina rappresentano i nuovi mercati turistici: la fase di crescita economica che stanno vivendo queste economie farà aumentare la disponibilità di reddito dei loro cittadini e, di conseguenza, la propensione verso l’acquisto di beni di svago come il turismo. Tra gli interventi utili per favorire il comparto, gli Opinion leader chiedono un numero maggiore di eventi, omogeneamente distribuiti nell’arco di tutto l’anno; un marchio condiviso per “vendere” e promuovere Venezia. All’unisono, ma con gradi di importanza leggermente inferiori (75% delle risposte con grado “molto” e 25% “abbastanza”) gli intervistati ritengono che sia necessario: promuovere il prodotto Venezia con un’adeguata campagna di informazione, alimentare il turismo business con la creazione di nuove strutture da adibire ad uffici o sfruttando aree per organizzare fiere, diminuire l’Iva, l’imposta sul valore aggiunto, per aiutare il settore turistico. Inoltre, gli Opinion leader non concordano che la metropolitana sub-lagunare possa migliorare i flussi turistici. 

 _ I punti di debolezza per Venezia: continuo esodo della popolazione residente in città, crescita incontrollata delle strutture ricettive, flussi giornalieri eccessivi di turisti, presenza di bancarelle che deturpano la città, passaggio di navi da crociera in Canal Grande, aumento del turismo pendolare, diminuzione dei turisti americani, flussi concentrati in determinati periodi dell’anno ed in alcune zone, risorse culturali non adeguatamente valorizzate, assenza di controllo delle strutture extralberghiere, mancanza di strutture infrastrutturali a sostegno del turismo (trasporto, parcheggi…).

_ Le minacce: l’aggravarsi della crisi economica porterà ad una riduzione dei flussi, perdita del potere d’acquisto di alcune monete straniere, aumento dell’offerta extralberghiera, mancanza di coordinamento tra gli enti, la metropolitana sub lagunare (può aumentare il pendolarismo turistico).

 Terme Euganee: Negli ultimi anni il sistema Turistico termale delle Terme Euganee ha subito dei grossi cambiamenti tra i quali la diminuzione della permanenza media dei turisti alle terme: dai tradizionali 15 giorni ai fine settimana. Inoltre, gli operatori del settore denunciano il calo del turismo di provenienza estera. In particolare la flessione delle presenze di turisti tedeschi è giudicata come l’elemento che ha contribuito maggiormente a danneggiare il turismo dell’area. Le prospettive future non sono positive: secondo gli operatori interpellati si avrà un’ulteriore contrazione delle richieste per le cure termali. Inoltre, le strutture delle Terme Euganee soffriranno per la mancata elasticità nel sapersi adeguare alle nuove richieste della clientela. Sono molti, infatti, le persone che preferiscono il wellness alle cure termali. Dalle  previsioni dei flussi per il 2009 emergono pareri contrastanti: c’è chi prevede una contrazione degli arrivi italiani pari a -0,4%; altri, invece, ipotizzano un incremento pari al 5%. Proprio per questo motivo si ipotizza una stima degli arrivi compresa tra una flessione del -3,4% ed un incremento del +2,6%. La variazione standard è del 3,0%. Le previsioni degli arrivi stranieri sono negative: gli Opinion Leader prevedono una contrazione del -3,7%.

 _ I punti di debolezza per le Terme Euganee: Cambiamento del target di clienti, cancellazione delle convenzioni con il Sistema Sanitario nazionale e le Sanità estere, strutture alberghiere datate, diminuzione della richiesta di cure termali, minor permanenza media, crescita dei flussi nei fine settimana, costi elevati per adeguare le strutture alle normative dell’Unione Europea, mancanza strutture turistiche legate al tempo libero e al divertimento.

 _ Le minacce: aggravarsi della crisi economica che porterà ad una riduzione dei flussi, perdita del potere d’acquisto di alcune monete straniere, rafforzamento di alcuni competitor, poca conoscenza nella popolazione delle proprietà e dei benefici delle terme, possibile deterioramento delle falde acquifere e dell’ambiente dove sono situate le Terme Euganee.

Jesolo: La creazione di nuovi eventi (come ad esempio i concorsi di bellezza: Miss Italia nel mondo, “Veline”), notti bianche, la presenza di celebrità e serate a tema (ad esempio “il lungomare delle stelle”) ed altre rassegne di intrattenimento hanno rafforzato ulteriormente la fama e la celebrità della località balneare veneta. Le riqualificazioni urbane effettuate da importanti architetti di fama internazionale hanno contribuito ad accrescere l’appeal della località balneare. Gli operatori del settore sono concordi nell’affermare che si è registrato un cambiamento del modo di andare in vacanza: si registra una frammentazione della vacanza in più periodi dell’anno e, di conseguenza, sono diminuiti i giorni di permanenza. Jesolo ha acquistato grande importanza tra le città balneari del Nord est, anche grazie agli eventi di qualità organizzati ed ospitati, e non soffre della concorrenza di altre località più economiche come la Croazia. Le previsioni per il futuro sono prevedono gradi schiarite. Gli operatori del settore sono d’accordo nel sostenere che, se continuerà la crisi economica, i turisti diminuiranno ulteriormente i giorni di permanenza. Ed è opinione comune che il turismo a Jesolo soffrirà dell’effetto negativo sui flussi turistici della tempesta economica per i prossimi due anni. Le previsioni per il 2009 non sono ottimistiche: si ipotizza una contrazione media negli arrivi italiani del -2,8%. Dati tra loro discordanti portano ad un intervallo che varia dal -7,9% al +2,2%. Il calo dei turisti stranieri sembra essere più contenuto: si prospetta una contrazione del -2,2% con un intervallo che varia dal -6,8% al +2,5%.

_ I punti di debolezza di Jesolo: le strutture alberghiere datate, i collegamenti viari insufficienti nel periodo estivo, lo scarso utilizzo di Internet da parte degli operatori del settore.

_ Le minacce: condizioni climatiche sfavorevoli, perdita del potere d’acquisto di alcune monete straniere, forte concorrenza di altre località balneari esotiche.