L’indagine CISET in collaborazione con Federturismo Confindustria analizza le opinioni degli operatori Novembre 2008. I risultati dell’indagine congiunturale sulle aspettative degli operatori turistici italiani per il semestre novembre 2008-aprile 2009.  Una diminuzione del turismo, sia straniero che domestico in Italia, in linea con quanto già registrato nella stagione estiva 2008 ed una minore propensione degli italiani a trascorrere una vacanza all’estero, sono le previsioni degli operatori del settore per il periodo novembre 2008 – aprile 2009, emerse dall’ultima indagine congiunturale svolta dal CISET su un campione di imprese turistiche italiane. Dallo studio che, da questa edizione viene condotto in collaborazione con Federturismo Confindustria e che si arricchisce di un focus delle imprese aderenti alle associazioni di categoria della Federazione, emerge l’ interesse per le mete mediterranee ed europee a breve-medio raggio e per le destinazioni extraeuropee sicure e più economiche , grazie al rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro. Gli operatori italiani intervistati prevedono, per il semestre novembre 2008 ed aprile 2009, una diminuzione complessiva del –2,5% degli arrivi dei turisti stranieri e del -1,8% delle presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda gli italiani, invece, gli arrivi dovrebbero registrare una flessione tendenziale del -2,8% e le notti del -2,0% rispetto all’inverno 2007-2008. Gli associati di Federturismo Confindustria si attendono la stessa tendenza ma più accentuata riguardo ai turisti stranieri e italiani, sia in termini di arrivi che di presenze. Prevedono una diminuzione del – 5,0% degli arrivi dei turisti stranieri e del 6,3% delle presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda gli italiani, gli arrivi dovrebbero registrare una flessione del – 3,3% e le notti del – 4,6% rispetto all’inverno 2007-2008. La crisi finanziaria internazionale e la recessione economica incideranno sull’andamento del mercato turistico in Italia nella prossima stagione invernale, confermando il trend negativo già delineatosi nell’estate 2008. Per quanto riguarda il turismo domestico si attende un cambiamento nelle abitudini di consumo dei turisti, che rinunceranno alle vacanze invernali o ridurranno la durata del soggiorno, optando per mete più vicine oppure per destinazioni più a buon mercato e per soluzioni di vacanza più economiche (ad esempio, in casa di parenti ed amici). Su questo quadro influirà, inoltre, l’andamento dei prezzi, sul quale secondo gli operatori si gioca la capacità dell’Italia di competere con i principali concorrenti esteri, sia sul fronte del turismo internazionale che su quello domestico. La classifica dei principali segmenti di domanda, in termini di variazioni rispetto all’inverno 2007-2008, vede una contrazione dei principali mercati, con una flessione più significativa per quello statunitense. Leggermente più contenuta, secondo gli operatori nazionali, la diminuzione dei turisti francesi, italiani, tedeschi e inglesi, pressoché stabile il numero di turisti giapponesi. Tra i mercati più dinamici, segnalati dagli operatori, la Russia e i paesi dell’Est, la Scandinavia, l’Olanda, il Belgio, l’Austria e la Svizzera e, tra gli extraeuropei, la Cina. Il turismo fitness e benessere, il turismo termale tradizionale ed il turismo culturale e d’arte sono le tipologie di turismo in leggera espansione nel semestre novembre 2008-aprile 2009. Seguono l’agriturismo e il turismo verde, le crociere ed il turismo montano, si registra un lieve calo del turismo congressuale e d’affari ed una flessione delle vacanze al lago e al mare. Tra i turisti italiani che sceglieranno l’estero nell’inverno 2008-09, la maggior parte opterà, secondo gli operatori intervistati, per l’Africa mediterranea (con in testa il Mar Rosso), il Sud Europa (in particolare, Spagna e isole e Francia con Parigi), l’Est Europa ed il Centro-Sud America. Stabile l’Europa centrale (Austria, Svizzera, ecc.), così come il Nord America, mentre è in diminuzione l’area asiatica, sia nord-orientale (Cina, Giappone, Thailandia, ecc.) che meridionale (India, Maldive, Sri Lanka, ecc.), il Nord Europa (per questioni stagionali), l’Oceania e le isole e soprattutto il Medio Oriente.

L’indagine congiunturale sull’attività turistica in Italia, giunta ormai alla XXXIV edizione, viene condotta due volte l’anno (maggio e ottobre) dal CISET ora in collaborazione con la società di ricerche di mercato SWG-PublicaRes, sulla base di un questionario appositamente predisposto. L’indagine, che coinvolge un campione di 500 operatori turistici italiani appartenenti a vari settori (catene e gruppi alberghieri; alberghi singoli e altre strutture ricettive; aziende termali; tour operator e agenzie di viaggio; trasporto aereo; trasporto su strada, privato e collettivo; trasporto via mare; settore pubblico; associazioni private, ecc.), ha come obiettivo quello di misurare le loro aspettative circa l’andamento della stagione turistica in avvio (estiva: maggio-ottobre, invernale: novembre-aprile). Nel corso delle ultime edizioni, l’analisi si è arricchita di nuovi contenuti, che ne fanno un Osservatorio ampio e completo per quanto riguarda il turismo in Italia (incoming e domestico) e una finestra interessante sul turismo degli Italiani all’estero. In particolare, essa fornisce, in ciascuna stagione, indicazioni su: 1. andamento degli arrivi e delle presenze di Italiani e stranieri in Italia e propensione degli italiani verso l’estero 2. fattori che influiscono su tale andamento nelle opinioni degli operatori 3. dinamica dei principali mercati di origine 4. dinamica delle principali tipologie di turismo (culturale, balneare, montano, affari, crociere, ecc.) 5. andamento della spesa dei turisti e dei prezzi dei beni e servizi turistici 6. con riferimento al turismo degli italiani all’estero, le aree e i paesi di destinazione più gettonati Dall’edizione invernale 2008-09, l’indagine comprende anche un focus delle imprese aderenti alle associazioni di categoria di Federturismo Confindustria (Assotravel, ASTOI, ANEF, Assobalneari Italia, Confindustria Alberghi, Federterme, Italcongressi, Unionparchi).