Meno male che noi italiani abbiamo questo carattere così ‘ballerino’, che ci contraddistingue da tutti gli altri popoli! Certo che, a dar retta a tutto ciò che viene detto dai nostri media, siamo proprio come la Borsa – un giorno stiamo su e il giorno dopo andiamo giù -. In pratica, non abbiamo proprio coerenza.Fino a venerdì scorso, infatti, sempre a detta dei nostri media, eravamo tutti afflitti e intenti a piangerci addosso. Inoltre, dato il periodo prenatalizio, oltre a riflettere sulla nostra povertà, eravamo tutti alla ricerca di un regalino piccolo piccolo, ma utile, da regalare ai nostri cari. In un telegiornale di Mediaset, tanto per rimanere nel tema del ‘basso profilo’, una giornalista ci aveva consigliato di spendere in quei negozi dove, con un Euro, si riesce a fare anche un regalo simpatico e utile… D’altra parte, che diamine, ma non si è sempre detto che basta il pensiero? Ogni sera, appena ci sintonizziamo su un telegiornale, sembra di assistere alla storia del Giovane Povero o della Piccola Fiammiferaia. Si ha l’impressione di essere tutti così dimessi, con l’aria triste, con la testa reclinata da un lato per l’abbattimento…Ci manca soltanto che ci facciano capire che fra un po’ andremo tutti a raccogliere il cartone per strada, e siamo a posto. Abbiamo proprio chiuso il cerchio!
Ma…per fortuna gli italiani sono sempre imprevedibili, ed ecco che, fra sabato e domenica, dopo aver ‘sfogliato una margherita’ (chiaramente vicino al focolare, in una casa piena di freddo) e ripetuto ad alta voce: “compriamo o non compriamo”, hanno finalmente deciso di dare un calcio alla crisi e spendere quei quattro soldi rimasti in cassa.
Detto fatto e, come d’incanto, buttato alle spalle il pessimismo e la paura del futuro, gli italiani sono scesi in strada ‘affollando’ le principali vie dello shopping cittadino.
Che bello! Finalmente c’è l’atmosfera natalizia! Macchè regalo da 1 Euro! Sembra incredibile ma, da un giorno all’altro, abbiamo deciso che valeva la pena di ricominciare a spendere e l’abbiamo fatto, però solo per 2 telegiornali – gli altri si sono mantenuti un po’ sul vago – sì, c’è tanta gente in giro che pensa di fare gli acquisti natalizi, sì, i negozi sono abbastanza pieni, però…
E’ un però che dice e non dice. E’ come quando ci comunicano che le nostre montagne hanno fatto il pienone di sciatori – e c’è soddisfazione fra gli operatori turistici (sì, ma quali operatori?) – oppure che si metteranno in viaggio tot milioni di persone ogni volta che si parla di vacanze, di Ponti e festività varie (e continuo a ripetere, ma chi li dà questi numeri?). Forse è vero, come ha suggerito un nostro lettore agente di viaggio, i giornalisti vanno all’agenzia che hanno sotto casa e, sulla base di quanto quest’ultima ha venduto in giornata – o negli ultimi 2 giorni – fanno le statistiche.
A giudicare da ciò che viene detto ogni volta, potrebbe essere proprio così!
Certo Liliana, è proprio così, e ti racconto un aneddoto paradigmatico a tal proposito: il 12 settembre 2001 venni intervistato dalla redazione locale del quotidiano più letto dalle mie parti in merito ai tragici fatti del giorno prima, al fine di conoscere le reazioni dei viaggiatori alla cosa…
Ebbene, dissi che era una cosa particolare, che avevamo avuto qualcuno che era venuto a chiedere consigli e che però cercavamo insieme di capirne un pò di più, in quanto era un evento talmente grave che potevo dire tutto e il contrario di tutto e magari avere ragione in entrambi i casi.
Segnalai però che un signore la cui sorella doveva andare a Madrid in Pulmann si era fatto forse prendere un pò dal panico e aveva deciso di annullare il tutto perdendo buona parte del denaro speso.
Il giorno dopo venne pubblicato un articolo nel quale si spiegava che la gente accorreva in agenzia per annullare tutti i viaggi, in particolare si segnalava che presso Picasso Viaggi si era arrivati ad annullare un viaggio di gruppo per la Spagna poichè i partecipanti, terrorizzati, avevano deciso che era meglio rimanere a casa.
Può calzare come paragone?
ciao
L
Calza perfettamente. Non ho proprio parole per commentare ciò che è successo a te…
Purtroppo la stampa ha un grosso potere. E’ quella che crea i mostri, i miti, i personaggi – anche se sono cialtroni senz’arte né parte -. Peccato che non tutti se ne rendono conto!