La recente crisi economica mondiale fa sentire i suoi effetti in modo più accentuato su mercati come Regno Unito, Francia e Germania fondamentali per il comparto turistico Campano e della Costiera Amalfitana in particolare. Soprattutto quello inglese attraversa una crisi che, se confrontata a quella Italiana, rende quest’ultima un’oasi felice laddove da sempre il primo bacino di domanda per località come Amalfi, Positano e Ravello è proprio il mercato anglosassone.La situazione risulta quindi particolarmente grave e Assotravel Campania, l’associazione regionale degli agenti di viaggio e tour operator aderenti a Confindustria, lamenta una scarsa attenzione da parte dele autorità competenti che stanno sì intervenendo per cercare di limitare i danni, ma in modo poco mirato e assolutamente parziale tralasciando proprio le destinazioni citate e quelle che in ogni caso rappresentano la Campania nel mondo. La Costiera Amalfitana rappresenta infatti un vero e proprio volano turistico per la regione Campania. Difatti è pur vero che esistono anche altri poli di grande interesse e notorietà come Capri e Ischia, ma la costiera con circa 7.900 posti letto e un potenziale di 1.400.000 bed nights si colocca in una posizione di traino per tutta la regione. Inoltre il turista che sceglie di recarsi in questa destinazione è di un target medio e medio alto.
La Costiera Amalfitana rappresenta quindi una ricchezza: le 5 le strutture Lusso presenti nella zona per 72.000 bednights producono ad una una media di euro 300 p.p.p.n. per un fatturato annuo siamo di fronte ad un fatturato di oltre 21.000.000 euro annui, mentre le 6 strutture a 5 stelle per 64.000 bednights producono alla media di Euro 220 p.p.p.n. per un fatturato annuo di euro 14.000.000. Per le restanti strutture di 4,3 e 2 stelle  possiamo parlare di oltre 850.000 bednights alla Media di Euro 60 p.p.p.n. ed un fatturato annuo di euro 51.000.000.
Le stime di Assotravel segnalano quindi un fatturato annuo complessivo della zona di oltre 86 milioni di euro per un indotto stimato in altri 86 milioni di euro. Se si tiene poi conto dell’effetto turismo su bar, ristorazione etc il fatturato complessivo in gioco è di circa 250 milioni di euro.

Allo stesso modo la recente entrata in crisi del sistema di collegamento marittimo con Capri ed Ischia rende la situazione ancora più drammatica e sintomatica di una considerazione non adeguata agli interessi in gioco. 
Tutto questo merita non solo l’attenzione delle Autorità, ma anche interventi concreti che invece sino ad ora non ci sono stati per sostenere la domanda sui mercati in crisi o su nuovi mercati. Si concede attenzione ad altre aree della regione senza comprendere che affidarsi a destinazione già affermate, e soprattutto apprezzate a livello mondiale, significa afferma anche l’immagine di tutta la regione mentre trascurarle significa dare un colpire  un’industria estremamente produttiva che impiega un numero elevato di addetti dando reddito a tante famiglie.