Avioportolano Italia, la diffusa e più autorevole guida nazionale al volo da diporto, lancia il “Progetto Avioturismo Italia” per unire in rete aviosuperfici private e aeroporti minori. gli scali avioturistici e giungere a una normativa che sostenga questo settore oggi di forte potenzialità, come è avvenuto per l’agriturismo. L’aviazione da diporto in Italia è disciplinata della legge 106 del 1985; legge che ha sancito la specificità e l’autonomia di questo comparto dell’aviazione italiana rispetto alla normativa che regola l’aviazione generale. Dalla data di emanazione della legge 106 il volo da diporto turistico e sportivo ha avuto un rapidissimo sviluppo con una vera e propria impennata negli ultimi 10 anni: sono nati 57.000 nuovi piloti, i velivoli da diporto superano ormai le 15.000 unità e le piste private aperte al traffico turistico sono oltre 600, aumentate del 57% negli ultimi 10 anni, sempre più spesso annesse a efficienti strutture ricettive quali alberghi, ristoranti e agriturismo, ma anche a campi di golf e centri di benessere. Ci sono poi 30 strutture aeroportuali minori sotto utilizzate che, qualora rivalutate, potrebbero svolgere un ruolo importante per lo sviluppo del territorio in generale e delle aree deboli in particolare. L’importante evoluzione in prestazioni e comfort dei moderni velivoli unitamente al sensibile abbassamento dei prezzi di acquisto e gestione rendono questi approdi appetibili per il trasporto e il turismo aereo sulle medie-lunghe distanze.
Avioportolano Italia opera nel settore editoriale del turismo aereo da oltre 20 anni svolgendo l’attività di monitoraggio e di censimento della rete nazionali degli approdi aerei con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’Aero Club d’Italia. Dispone, dal 1987, di un database proprietario costituito da dati, fotografie e informazioni dettagliate su tutti gli aeroporti e le piste di volo; informazioni pubblicate ogni biennio sul volume “Avioportolano Italia – Guida al volo turistico e sportivo” – giunto alla 8° edizione – e sulla Cartografia Aeronautica Nazionale in collaborazione con l’Istituto Geografico De Agostini di Novara. Nel 2008, il volume principale è stato arricchito con la nuova guida turistica per i piloti “Italia in volo – Aeroguida turistica e gastronomica” che non ha eguali nel panorama editoriale europeo. Riporta, oltre che una dettagliata descrizione dell’Italia vista dall’alto, anche itinerari aerei, ristoranti, alberghi, agriturismo e strutture turistico ricettive annesse alle piste o da queste facilmente raggiungibili.
Forte di questa esperienza, l’autore ed editore Guido Medici ritiene sia maturo il momento di fornire un’ulteriore spinta allo sviluppo del turismo aereo stimolando un processo di ottimizzazione della rete degli scali italiani che può qualificare il nostro paese come polo di attrazione avioturistica su scala europea. Per questo ha lanciato il “Progetto Avioturismo Italia” il cui obbiettivo è quello di costruire una rete di collegamenti tra campi di volo, aviosuperfici, aeroporti minori e strutture turistico ricettive e giungere a un inquadramento legislativo che disponga adeguate agevolazioni per lo sviluppo dell’attività così com’è avvenuto ed avviene nel settore agrituristico. Del progetto sono stati messi a conoscenza i Ministeri competenti e i Presidenti delle Regioni ed è in preparazione un convegno nazionale a Roma per presentare il PAI agli operatori dei settori aeronautico, turistico, alberghiero e della ristorazione.
Il “Progetto Avioturismo Italia” è articolato in 5 punti:
– creazione dei marchi (già in fase di realizzazione) e delle qualifiche di “Scalo Avioturistico”, “Azienda Avioturistica” e “Comune Avioturistico”: denominazione controllata da attribuire alle strutture (aeroporti, piste private, aviosuperfici, agriturismo, ristoranti e alberghi) e ai territori comunali dotati di servizi a supporto del turismo aereo.
– comunicazione alle amministrazioni pubbliche provinciali e regionali da parte di Avioportolano Italia degli elenchi degli scali, delle aziende e dei Comuni aderenti al PAI.
– coinvolgimento di interlocutori pubblici, privati, enti per il turismo, tour operator, testate specializzate e associazioni di categoria che condividano il progetto e intendano contribuire per portarlo a compimento;
– definizione di una normativa nazionale specifica che, come già avvenuto per le strutture agrituristiche, incentivi lo sviluppo di nuove aviosuperfici, la qualità di quelle esistenti e degli aeroporti minori e le opportunità di convenzionamento tra le strutture di approdo aereo, le amministrazioni comunali e i sistemi turistico-ricettivi presenti sul territorio;
– potenziamento dell’informazione relativa agli itinerari aeroturistici e di tutti gli strumenti necessari per l’esercizio del turismo aereo (tra cui la pubblicazione nel 2010 del nuovo volume “Italia In Volo 2010/2011” con particolare attenzione alle aree caratterizzate da specialità produttive e a quelle in via di sviluppo turistico).
Il Progetto Avioturismo Italia si focalizza, quindi, su un obbiettivo che può accomunare aeroporti minori, aviosuperfici e campi di volo, i comuni dove questi sono collocati e le strutture di ristorazione, alberghiere e ricettive collegate: quello di diventare punti di riferimento di un’efficiente rete per il volo turistico da diporto. Quello ricreativo, sportivo, di piacere dei piccoli aerei certificati, dei moderni ultraleggeri, di deltaplani e autogiro e di tutti i mezzi usati per il diporto aereo così come entrobordo, barche a vela e gommoni lo sono per il diporto nautico.
L’obiettivo finale è quindi quello di pervenire alla realizzazione di una legge nazionale che, analogamente a quanto avvenuto per il settore dell’agriturismo, sostenga lo sviluppo quantitativo e qualitativo degli scali avioturistici, incentivi la nascita di nuove realtà e stimoli le opportunità di interazione tra le strutture di approdo aereo, le amministrazioni comunali e i sistemi turistico-ricettivi.