Un itinerario nell’Italia di provincia. Ecco il fascino dei 21 manieri dell’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza: sogni che vantano cinquecento anni di storia. Ad un’ora d’auto da Milano e a mezz’ora d’aereo da Roma, sorgono antichi gioielli tutti da scoprire. Sono i 21 manieri raccolti oggi nell’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza: un patrimonio d’arte, cultura e piaceri senza tempo custoditi nel cuore dell’Emilia Romagna.
Da Nord verso Sud il primo territorio che si incontra è la provincia di Piacenza. Lungo la strada che sale le colline, tra i torrenti Stirone ed Arda, le fortificazioni di Vigoleno e la sua antica contrada perfettamente conservata, accolgono i visitatori con un truffo al cuore. A ciò risponde il trecentesco borgo di Castell’Arquato, con la Rocca Viscontea che si staglia sui colli attorno con la sua teoria di merli e torri medioevali. La Rocca e il Castello di Agazzano, di chiare influenze rinascimentali, presentano invece una corte con loggiato. Più avanti, isolato su uno sperone di serpentino verde, ecco il Castello di Gropparello: tra le sue antiche fortificazioni, custodisce una sorpresa, un “parco emotivo”, il primo in Italia, dove i bambini possono rivivere le fiabe di un tempo in costume. Risalendo la Val Tidone è possibile ammirare le sei cinta di mura che avvolgono la Rocca d’Olgisio, mirabilmente restaurata dai suoi proprietari. Doppio ponte levatoio, torre quadrata e vasta corte interna, sono invece le caratteristiche del castello di Paderna, che fa coincidere l’arte delle fortificazioni con la cultura agricola, sino ad essere diventata azienda di bioagricoltura. Sulla Val Trebbia esercita il suo dominio il Castello di Rivalta, dove sono ospiti abituali i reali inglesi. All’interno delle mura sorge un parco bellissimo, riccamente adornato. Spostandosi in Val Nure ecco il parco del Castello di Grazzano Visconti, realizzato all’inizio del ‘900 su progetto del Duca Giuseppe Visconti di Modrone, che accoglie elementi del giardino all’italiana, dei parchi alla francese e all’inglese, rispondendo alle esigenze di decoro in voga tra XIX e XX secolo. Parterres, ponticelli, fontane e statue decorano un paesaggio romantico, arricchito da un divertente labirinto. Il piacentino saluta gli ospiti col castello di San Pietro in Cerro, risalente a fine ‘400, degno di nota per gli elementi rinascimentali della dimora gentilizia di un ambasciatore papale.
La provincia di Parma ci accoglie con la Fortezza di Bardi. Qui si apprezza il fascino dei camminamenti di ronda, della piazza d’armi e del Museo degli strumenti di tortura. La Reggia di Colorno a 12 km dalla “petite capitale”, si staglia grandiosa a testimonianza dell’antica gloria dei Farnese, dei Borbone e dei napoleonici: una “magnifica” Versailles in miniatura. Sulla direttrice per la terra ligure s’incontra invece il Castello di Compiano con adiacente l’antico borgo e dagli oltre mille anni di storia. Di recente alcuni recuperi strutturali, hanno creato nuove forti suggestioni. A 18 km da Parma sorge la rocca di Felino con l’eccezionale cortile interno, il fossato e i quattro torrioni angolari; ma come non citare i famosi insaccati della zona, simbolo stesso dell’arte millenaria del fare i salumi.
Nel centro di Fontanellato, al limitare della fascia appenninica ma ancora in pianura, sorge l’inconfondibile Rocca dei Sanvitale con tanto di fossato. In essa spiccano i preziosi affreschi del Parmigianino (datati 1524) ed una curiosità: la Camera Ottica, una sorta di osservatorio segreto puntato sulla città. A dominare il parco dello Stirone, appena fuori dalla cittadina termale di Salsomaggiore, si incontra il Castello di Scipione, eretto nel XI secolo dalla famiglia dei marchesi Pallavicino, dall’imponente struttura difensiva. Opere degne di nota anche nel Castello di Montechiarugolo firmate dal Baglione, ma non possono passare inosservati anche il ponte levatoio e le mura merlate, che narrano le leggende di antiche contese medioevali. Una storia d’amore sta invece all’origine del Castello di Roccabianca, realizzato a metà del ‘400 a spese del nobile Pier Maria Rossi per la sua bella Bianca Pellegrini. Si tratta di una struttura imponente con soffitti originali dipinti. Le mura della Rocca di Sala Baganza dominano sulle prime alture dell’Appennino. All’interno un notevole lascito di affreschi e decorazioni fa di questo antico maniero una meta imperdibile. Il lavoro degli artisti del passato rende unica anche la Rocca dei Rossi di San Secondo, dove alcuni dipinti realizzati su una superficie di tremila metri quadrati riportano due grandiosi cicli sulle gesta Rossiane e sulle favole di Esopo. La Rocca di Soragna è ancora oggi residenza nobiliare: il Principe Diofebo Meli Lupi, infatti, vive tutt’ora in quella che fu la dimora dei suoi avi sin dal 1385. All’interno gli arredi ed i mobili, come all’esterno le linee architettoniche, ricordano che ci troviamo di fronte ad un raro esempio del primo barocco. La fiera ed imponente fortificazione turrita del Castello di Torrechiara, risalente al ‘400, accompagna nell’ultima visita tra i manieri del Ducato; senza dimenticarci, però, di passare per la Camera d’oro, dove fu ambientata la romantica storia d’amore tra Pier Maria Rossi e Bianca Pellegrini.
Le antiche vestigia dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza oggi sono più a portata di mano. Anzi di tessera. Con la speciale card, infatti, portoni e ponti levatoi si apriranno al visitatore con estrema facilità, senza trascurare la convenienza. La card dà diritto allo sconto di 1 euro sul biglietto di ingresso di tutti i castelli, nonché alla riduzione del 10% sul pernottamento o sul conto del ristorante in alcune strutture situate nelle vicinanze dei manieri e sullo shopping al Fidenza Village Outlet Shopping. La Card del Ducato è in vendita, a 2 euro, nelle biglietterie dei castelli ed è valida un anno a partire dalla data di emissione.
Per informazioni: Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza – Club di Prodotto.
Tel. 0521.829055/823221
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