Per il settimo mese consecutivo il monitoraggio continuo settoriale, realizzato dalla Federalberghi-Confturismo (l’indagine è stata svolta dal 1° al 4 agosto, intervistando con metodologia internet 916 imprese ricettive, equamente distribuite sull’intero territorio nazionale e rappresentative per classificazione di stelle) evidenzia un segno meno, che a luglio fa registrare un -3,4% nei pernottamenti alberghieri (tra italiani e stranieri).

A questi dati va aggiunto, sempre a luglio, il -5,2% di lavoratori occupati (nel dettaglio dei quali il -5,9% a tempo indeterminato ed il -4,6% a tempo determinato).

Queste cifre fanno seguito ai risultati dei mesi precedenti che hanno inanellato nell’ordine:

 

–          GENNAIO: -7% di presenze (ed il -4,5% di lavoratori occupati)

–          FEBBRAIO: -10% di presenze (ed il -6% di lavoratori occupati)

–          MARZO: -14,6% di presenze (ed il -8,6% di lavoratori occupati)

–          APRILE: -3% di presenze (ed il -6,5% di lavoratori occupati)

–          MAGGIO: -7% di presenze (ed il -2% di lavoratori occupati)

–          GIUGNO: -10,6% di presenze (ed il -5,8% di lavoratori occupati)

 

In ragione di tali ultimi dati, le percentuali consolidate dall’inizio dell’anno indicano per le presenze alberghiere (italiani e stranieri) un calo da gennaio a luglio del 7,1% ed un calo dell’occupazione sempre da gennaio a luglio del 5,6% (di cui -4,8% lavoratori a tempo indeterminato e -7% lavoratori a tempo determinato).

 

“A questo punto e con questi risultati -si sostiene in una nota della Federalberghi-Confturismo- l’annata turistica degli alberghi italiani è ormai compromessa, anche se agosto dovrebbe far registrare il primo timido segnale di recupero dei flussi turistici.

 

“Una eventualità -concludono dalla Federalberghi-Confturismo- che tuttavia non potrà invertire un trend fortemente negativo, aggravato dalla robusta diminuzione della capacità di spesa dei turisti italiani e stranieri e dal drastico ridimensionamento della durata delle vacanze estive degli italiani, che nel volgere di un solo biennio è calata dalle 15 notti in media nel 2007 alle 10 notti di quest’anno”.