Oltre a Giacomo Marramao, altre personalità parteciperanno nel corso della serata. «E io chiedo agli economisti politici, ai moralisti, se hanno già calcolato il numero di individui che è giocoforza condannare alla miseria, al lavoro eccessivo, alla demoralizzazione, all’infanzia perenne, alla più abietta ignoranza, alla disgrazia ineluttabile, alla penuria assoluta, per produrre un ricco?» Almeida Garrett (1799-1854).
Josè Saramago,in occasione dell’uscita del suo nuovo libro Il Quaderno edito dalla Bollati Boringhieri, incontra i suoi lettori. L’ultima tappa di questo viaggio – incontro in giro per l’Italia è il Teatro Quirino di Roma.
Il libro raccoglie gli interventi pubblicati da Saramago sul suo blog tra il settembre 2008 e il marzo 2009, contributi fulminei e taglienti – al centro di polemiche tutte italiane – capaci di stilare una lucida, ironica e appassionata cartella diagnostica del nostro presente: dagli ultimi atti del mandato di George W. Bush alle intemperanze del nostro presidente del consiglio, dalla crisi finanziaria che ha sconvolto i mercati occidentali alle polemiche su Guantánamo, dalla libertà limitata di Roberto Saviano ai recenti bombardamenti sulla Striscia di Gaza. E se a scandire il tempo e a dettare l’urgenza di queste cronache sono gli accadimenti del mondo, è la poesia più vera a ispirare le pagine dedicate alla notte in cui Obama ha vinto le elezioni americane, al ricordo di Fernando Pessoa o di Rosa Parks – la sarta di Montgomery, Alabama, che viaggiando in autobus si rifiutò di cedere il posto a una persona di razza bianca –, come pure l’omaggio alla città di Lisbona o l’episodio del ritorno alla Torre di Belém della statua dell’elefante che dà il titolo al suo ultimo romanzo. Contributi vibranti, densi di acume e fervida immaginazione, che ci rivelano un Saramago, come scrive Umberto Eco nella prefazione, «impenitentemente irritato, e tenero».
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.