Anche Rallo ha presentato istanza di fallimento al tribunale di Milano e anche questo T.O. – dal marchio prestigioso – ha lasciato sul campo morti e feriti. L’anno tragico per eccellenza del turismo, il 2009, continua a registrare decessi di operatori dal nome storico o altisonante. Non sono bastati i recenti fallimenti di Teorema, Todomondo ed Eurotravel (ma chissà quanti altri stanno per fare la stessa fine), che hanno lasciato nei guai tante agenzie e, soprattutto, tante persone senza lavoro.

Ora è toccato a Rallo, e ancora una volta si ripete la brutta storia di agenzie, che hanno già pagato i viaggi dei propri clienti e si ritroveranno a dover combattere con questi ultimi che richiederanno i soldi indietro, e dei dipendenti i quali, oltre a non ricevere lo stipendio da un bel po’ di tempo (alcuni anche da 4 mesi), si trovano senza lavoro in un momento in cui di lavoro ce n’è veramente pochissimo nelle ADV.

Quali saranno gli scenari futuri non è facile prevederli. Albatour si era fatto avanti per acquistare il marchio di Pianeta Terra, mentre si vociferava di un possibile interesse di Oltremare nei confronti del marchio Rallo. Alla luce del fallimento, però, potrà esserci ancora un seguito all’interesse mostrato in precedenza dai 2 operatori italiani, oppure abbandoneranno al loro destino sia l’azienda che i dipendenti?

E chi tutelerà anche le agenzie coinvolte per aver venduto e pagato i pacchetti programmati da Rallo?

Ancora un’altra brutta storia che avviene in un settore sempre più allo sbando e sempre più senza tutela e interesse da parte delle istituzioni?

A quale santo bisogna votarsi per sopravvivere in questa landa desolata, chiamata turismo?

Liliana Comandè