L’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile, Enac, ha diramato le statistiche relative al traffico aereo dell’anno 2008. Da esse traspare una situazione per molti versi sorprendente che conferma il ruolo di terra da conquista cui è ormai assurto il nostro Paese. Significativo il particolare che, nella graduatoria dei vettori per passeggeri trasportati sui collegamenti internazionali, al primo posto non troviamo, come sarebbe logico aspettarsi, un vettore italiano bensì Ryanair.
Quindi la compagnia irlandese ha trasportato più passeggeri di Alitalia sui settori internazionali. A parziale consolazione ricordiamo che il 2008 è stato un annus orribilis per la nostra ex compagnia di bandiera e che comunque i settori internazionali di Ryanair sono solo di carattere continentale, mentre quelli di Alitalia invece sono un mix di intercontinentali e internazionali.
La tabella dell’Enac non mostra il numero passeggeri, ma si limita a riportare la graduatoria la quale nei primi 10 posti è così formata:
1)Ryanair
2)Alitalia
3)EasyJet
4)Deutsche Lufthansa
5)Air France
6)British Airways
7)Tuifly-Hlx
8)Iberia
9)Vueling
10)Eurofly
Se per un momento passiamo alle cifre diramate dall’AEA, l’associazione che raggruppa i maggiori vettori europei, troveremo che nei primi sette mesi del 2009, da gennaio a luglio, la nuova Alitalia ha trasportato 11.928.800 passeggeri (domestici+internazionali). Questa cifra pone l’Alitalia alle spalle di Lufthansa (30485,5) ; di Air France (27850,9) ; di British Airways (18723,4) ; di Turkish Airlines (13507,8) , di KLM (12803,2) ; di SAS (12532,9) e infine di Iberia (12181,2)
Quindi Alitalia si pone all’ottavo posto fra i vettori europei aderenti all’Associazione.
E’ paradossale ciò che risulta mettendo a confronto la situazione riferita all’anno 2008, sempre considerando gennaio-luglio: Alitalia aveva trasportato 11.810.000 passeggeri, e Air One ne dichiarava 4.335.600 quindi insieme avevano portato più passeggeri di quelli trasportati dalla nuova Alitalia nel corrente anno! Come si può osservare dalla graduatoria Enac, al terzo posto vi è ancora un altro vettore low cost straniero e poi seguono in quarta, quinta, e sesta posizione le tre aerolinee leader delle tre alleanze che attualmente si spartiscono il mondo aereo: la Lufthansa (Star Alliance), la Air France (SkyTeam), la British Airways (Oneworld).
Ciò significa, come d’altra parte viene anche confermato dagli indicatori di accessibilità aerea periodicamente emessi, che gli italiani che debbono recarsi oltremare vengono instradati via Francoforte-Monaco, via Parigi o via Londra.
Questo era un particolare ben noto sul quale ci siamo più volte intrattenuti allorché avvertivamo come la politica del taglia-rotte adottata da Alitalia negli ultimi decenni, ha fatto dell’Italia una terra di conquista per i vettori stranieri.
Ora in Europa dopo l’avvenuta privatizzazione di Olympic, tutte le grandi ex compagnie europee di bandiera sono state privatizzate. Si può dire che i giochi si sono conclusi, ed è giunto il momento in cui ogni vettore deve assumere un suo preciso ruolo e soprattutto deve sapere a quali segmenti di mercato puntare. Auguriamoci che la nuova Alitalia abbia idee precise in merito, anche se la recente battuta su una AirOne low cost, faccia pensare esattamente il contrario.
Antonio Bordoni