Ieri crocevia di popoli, linea di confine e decumano massimo della città-regione, oggi occasione di valorizzazione anche in chiave turistica dell’intero territorio, la Via Emilia è la Mater regionis che ha segnato la storia e l’identità dell’Emilia Romagna, territorio che oggi attrae oltre 4 milioni di visitatori nei musei statali e non.
Lungo il suo asse – il rettilineo di duecentosettanta chilometri che corre tra Rimini e Piacenza – si sono sviluppati i principali capoluoghi regionali, città di antiche origini oggi moderni centri economici e culturali, ma anche i molti piccoli centri, disseminati ai margini del suo percorso, verso l’Appennino o verso il Po.
E la sua storia è viva nelle numerose testimonianze archeologiche che affiorano lungo il suo tracciato; un patrimonio che, sebbene meno conosciuto rispetto ad altre attrattive regionali, offre un panorama delle vicende storiche emiliano-romagnole, dalla preistoria sino alle soglie dell’età moderna e rappresenta lo spunto per itinerari di viaggio sulle tracce del passato e del lungo filo che lo lega la presente.
Se ne discute a Rimini, punto di partenza dell’antica consolare, martedì 24 novembre in un Convegno promosso dall’Associazione Civita con il sostegno di otto Fondazioni bancarie dell’Emilia Romagna (Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e Monte di Credito su Pegno di Busseto, Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori, Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione di Piacenza e Vigevano), con l’intento di offrire un’occasione di approfondimento e confronto e favorire la diffusione di nuovi itinerari culturali, ponendo le basi per la creazione di una vera e propria “rete archeologica del territorio”.
Nell’ambito del Convegno Jacopo Ortalli e Franco Farinelli racconteranno l’evoluzione storica e del paesaggio dell’antica Via attraverso una suggestiva narrazione per immagini, mentre la tavola rotonda vedrà coinvolti a dibattere diversi interlocutori istituzionali e imprenditoriali sul tema della valorizzazione in chiave turistica del patrimonio archeologico.
Il Convegno è parte di un progetto più ampio, che attraverso la definizione di veri e propri itinerari turistici “a tema” sulle tracce della via Emilia, affida all’antica consolare una nuova centralità e nuove valenze economiche, sociali e culturali che presuppongono la partecipazione di tutti gli attori del territorio.
Se “la storia è maestra di vita” – afferma Fabio Roversi Monaco, Presidente dell’Associazione Federativa tra Casse e Monti dell’Emilia Romagna – dalla via Emilia dobbiamo imparare che il futuro della nostra civiltà è strettamente connesso alla definizione e all’attivazione di politiche economiche, sociali e culturali di alto livello per le quali è indispensabile il coinvolgimento di tutte le forze in gioco, pubbliche e private: solo così si possono realizzare iniziative di ampio respiro, destinate a svolgere un ruolo di primo piano all’interno della comunità cittadina e non solo».
Da queste premesse hanno visto la luce anche il volume “Via Emilia e dintorni. Percorsi archeologici lungo l’antica consolare romana” e il sito Internet www.viaemiliaedintorni.it
La pubblicazione “Via Emilia e dintorni. Percorsi archeologici lungo l’antica consolare romana” è suddivisa in due principali sezioni tematiche. Dopo le premesse istituzionali e un’introduzione generale di Franco Cardini sul concetto di “strada”, la prima sezione è dedicata ad approfondire l’evoluzione storica e del paesaggio e il valore archeologico del territorio attraverso i contributi di Giovanni Brizzi, Franco Farinelli e Jacopo Ortalli, studiosi che da anni dedicano la loro attività di ricerca al territorio lungo l’antica consolare.
La seconda sezione entra nel vivo dell’opportunità di promozione in chiave turistica del patrimonio archeologico e, partendo dalle riflessioni del Soprintendente Luigi Malnati sui temi della ricerca, tutela e valorizzazione, attraverso un approfondimento sulle modalità di progettazione di una “rete archeologica” e un’attività di ricerca, studio e sopralluoghi per individuare precisi percorsi archeologici, presenta sette proposte di itinerari realizzati da Civita in collaborazione con Fabrizio Ardito, scrittore, giornalista e fotografo.
Partendo dalla via Emilia, i 7 itinerari attraversano le province del territorio percorrendo pianure costiere e colline segnate da rocche e castelli, ripidi torrenti appenninici e dolci città pianeggianti, crinali di montagna e la grande pianura, segnata da mille tracce del passato: da Rimini e le colline dell’Adriatico, alle valli romagnole e Ravenna, a Bologna, al Modenese, a Reggio Emilia e i dintorni del Po, a Parma fino a Piacenza e le sue valli.
Essi rappresentano spunti e suggerimenti per passeggiate di un giorno o soggiorni di un intero weekend nel corso dei quali conoscere non solo il patrimonio archeologico ma anche i cento musei grandi e piccoli, le pievi e i castelli, e i monumenti superstiti delle città romane che alla nascita della via Emilia devono la loro fondazione o la loro crescita.
A questi itinerari e al patrimonio archeologico lungo l’antica Via è dedicato inoltre il sito internet www.viaemiliaedintorni.it, un sito che, a partire dalle nuove filosofie del web2, si propone non solo di informare, ma di far vivere una comunità attorno al tema dell’archeologia.
Uno strumento di comunicazione e collaborazione per tutti gli operatori dei beni culturali, soprintendenze, musei, università, ma anche amministrazioni locali e soggetti privati che potranno condividere informazioni testuali e multimediali, notizie ed eventi sul territorio.
Mostrare un volto nuovo della via Emilia: questo il senso del progetto. Per riprendersi quei luoghi che caratterizzano la nostra storia, per indicarli ad un turismo che spesso li ignora e per diffondere la conoscenza del passato e del lungo filo che lo lega la presente.
PROGRAMMA DEL CONVEGNO
9.30 Caffè di benvenuto
10.00 Saluti
Saluto della Città
Alfredo Aureli, Presidente Fondazione Carim
10.15 Apertura dei lavori
Fabio Roversi Monaco, Presidente Associazione tra Casse e Monti dell’Emilia-Romagna
Albino Ruberti, Segretario Generale Associazione Civita
10.30 Via Emilia e dintorni (alcune immagini del percorso della Via Emilia raccontate dagli esperti, a seconda della loro specializzazione – 2/3 immagini ciascuno)
Jacopo Ortalli,
Professore di Archeologia classica e di Archeologia della città e del territorio, Università di Ferrara
Franco Farinelli, Professore di Geografia della Comunicazione, Università di Bologna
11.15 Tavola rotonda: il patrimonio archeologico per la valorizzazione del territorio
Marco Cammelli, Presidente Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Renata Curina, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna
Guido Candela, Professore di Politica Economica Università di Bologna
Valeria Sandei, Amministratore Delegato Almaviva Consulting
Alessandro Zucchini, Direttore Ibc
Modera: Aldo Balzanelli, La Repubblica capo della redazione di Bologna
12.15 Chiusura dei lavori
Alberto Ronchi, Assessore alla Cultura, Regione Emilia Romagna
Alla conclusione del convegno, gli ospiti sono invitati ad una visita guidata alla mostra Da Rembrandt a Gauguin a Picasso. L’incanto della pittura, presso Castel Sismondo.
Segue cocktail.
LUOGHI E PERCORSI LUNGO LA VIA EMILIA
1. Rimini: le colline dell’Adriatico
Percorso: da Cesenatico a Santarcangelo di Romagna
CESENATICO-RIMINI-RICCIONE-CATTOLICA VERUCCHIO-SANTARCANGELO DI ROMAGNA
2. Le valli romagnole e Ravenna
Percorso A: da Cesena a Forlimpopoli
CESENA-SARSINA-FORLIMPOPOLI
Percorso B: da Forlimpopoli a Forlì
FORLIMPOPOLI-GALEATA-FORLÌ
Percorso C: da Forlì a Faenza
FORLÌ-RAVENNA-RUSSI-FAENZA
3. Gli Etruschi e Bologna
Percorso A: da Imola a Bologna
IMOLA-CLATERNA (OZZANO DELL’EMILIA) -SAN LAZZARO DI SAVENA-BOLOGNA
Percorso B: da Bologna a Marzabotto
BOLOGNA-MARZABOTTO
4. Pianura e colli del Modenese
Percorso A: da Bologna a Modena
BOLOGNA-BAZZANO-SAVIGNANO SUL PANARO-SPILAMBERTO-MONTALE (CASTELNUOVO RANGONE)-MODENA
Percorso B: da Modena a Modena
MODENA-CASTELFRANCO EMILIA-NONANTOLA-SAN FELICE SUL PANARO-CARPI-MODENA
5. Tra la via Emilia e il Po
Percorso: da Reggio nell’Emilia a Parma
REGGIO NELL’EMILIA-POVIGLIO-BRESCELLO-PARMA
6. Le vie tra Parma e Piacenza
Percorso: da Parma a Fiorenzuola d’Arda
PARMA-FIDENZA-CASTELL’ARQUATO-VELEIA (LUGAGNANO VAL D’ARDA)-FIORENZUOLA D’ARDA
7. Piacenza e le valli
Percorso: Piacenza-Travo- Bobbio- Pianello Val Tidone
PIACENZA-TRAVO-BOBBIO-PIANELLO VAL TIDONE