Nel settore turistico continua a persistere il periodo di grande incertezza e di grande crisi. E’ sempre più palpabile la precarietà delle attività legate al turismo e anche gli operatori non si mostrano ottimisti su una ripresa che, per nostra grande sfortuna, tarda ad arrivare. Nelle agenzie di viaggio il lavoro è veramente poco e quel poco viene conteso – in maniera sbagliata – a suon di riduzioni della propria commissione. Le chiusure silenziose di agenzie e piccoli T.O. continuano inesorabilmente in ogni regione italiana, chiaro sintomo di una situazione che si trascina da troppo tempo e non consente scampo a chi non ha le spalle coperte. Eppure…c’è ancora chi pensa che in questo settore si guadagnino milioni di euro. Magari! Sono finiti i tempi d’oro del turismo! Gli anni ’70, ’80 e ’90 difficilmente si ripeteranno se la situazione non evolve in maniera diversa!

Tutti si fanno la guerra ma il nemico comune sembra essere uno solo: l’agente di viaggio. Le ADV sono contro le ADV per spartirsi una misera torta; i T.O. sono contro le ADV perché fanno loro concorrenza trattando direttamente con i clienti; gli alberghi sono contro le ADV perché applicano ai clienti le stesse tariffe – anzi, qualche volta sono più basse quelle offerte ai clienti piuttosto che agli ADV. Infine, dulcis in fundo, ci sono le compagnie aeree che sono proprio contro tutti. Punto primo: non danno più commissioni a nessuno, punto secondo: sui loro siti permettono agli utenti di prenotarsi on-line, oltre al volo, anche gli alberghi e le auto a noleggio…peggio di così!

Siamo ancora in piena emergenza e la situazione dei dettaglianti sembra andare sempre più verso un “precipizio” dal quale sarà veramente difficile risalire.

Qualcuno dirà che tutto procede come al solito, dunque, e non c’è nulla di nuovo. Giustissimo, non c’è nulla di nuovo tranne il fatto che qui le cose vanno male per tutti. Soffre chi fa incoming e chi fa outgoing, ma anche chi si occupa di turismo scolastico, religioso e d’affari. Soffre anche il congressuale, che pure era una delle voci attive del turismo. Gli unici a cantare vittoria, a quanto pare, sono le realtà che hanno fagocitato quasi tutto: i portali, gli “asso pigliatutto” che, grazie alla loro grande disponibilità economica, hanno – e continuano a farlo – “martellato”

gli italiani con le magiche frasi “con noi costa tutto meno” ; “con noi basta un click, non esci di casa, ti guardi gli orari dei voli e le strutture alberghiere, prenoti facilmente e ti stampi i documenti”…

Ma allora, come si può pretendere di competere con certi “colossi”? La professionalità ormai non basta più da sola, e questo è un dato di fatto. Ciò che conta maggiormente è il prezzo e chi fa pagare di meno vince…lo dimostra il fatto che i clienti, da tanti anni ormai, nelle agenzie di viaggio ‘fanno la spesa’ come al mercato delle pulci. Ma questa situazione si è creata esclusivamente perché i dettaglianti hanno sbagliato ad applicare sconti quando non era affatto il caso di togliersi una parte di guadagno. E se si da un’abitudine, soprattutto se a favore di qualcuno, è difficile tornare indietro. Ci vorrebbe una volontà comune per ripristinare le regole, che pure esistevano. Ma il settore agenziale è troppo frammentato, troppo individualista e troppo ’anarchico’ per sottostare alle leggi, anche se sono a suo favore.

Il futuro è…tanto vicino e se gli ADV non sono più protagonisti attivi nella difesa dei propri diritti, la vedo proprio brutta, e non sono la sola a pensarla così!

Liliana Comandè