La mostra “Materia e Forma. Ceramiche di Franco Giorgi”, ospitata al Complesso del Vittoriano dal 19 febbraio al 16 marzo 2010, vuole far conoscere l’universo creativo di Franco Giorgi attraverso una settantina di opere tra ceramiche e disegni suddivisi in diverse tipologie, pannelli, installazioni, sculture, contenitori, piatti, dipinti, legati tra loro da un filo unitario: forme animate da una prorompente energia plastica, nelle quali alla sensibilità esecutiva corrisponde una volontà strutturante, volta a soddisfare esigenze di natura plastica, alimentate dall’adesione a valori fondanti della contemporaneità. Suggestioni informali, echi cubisti e futuristi, soluzioni astratte autonomamente rivissute, costituiscono interessanti testimonianze di un dialogo serrato con i linguaggi del nostro tempo.
La mostra, che si avvale del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione –, della Provincia di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali -, della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura, allo Spettacolo e allo Sport -, organizzata e realizzata da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia e a cura di Maria Teresa Benedetti, sarà inaugurata venerdì 18 febbraio alle ore 18.30 presso il Complesso del Vittoriano.
Classe 1934, intriso di arte e in essa immerso per vicende di vita, prima con un’esperienza che gli deriva dal contatto con uno dei maestri delle arti figurative del XX secolo – Renato Guttuso – e poi per le sue attività di docente, operatore, designer, Giorgi individua nella ceramica, nella sua manipolazione, un microcosmo nel quale varie esperienze si fondono, si amalgamano insieme fino a trovare corrispondenza e completamento nell’opera finale.
La ceramica è l’elemento in cui l’artista individua la massima potenzialità espressiva, traendo da materie primarie – come acqua, terra e fuoco – forme di alto valore e contenuto estetico. E il titolo della mostra, come scrive Maria Teresa Benedetti, nasce da questo: “nulla di più suggestivo che far emergere dalle proprie mani una forma, essenza simbolica del proprio esistere nel mondo, dove il plasmare, -sinonimo di pulsare- riesce a trasmettere un’energia viva.”
La scelta delle opere esposte nella mostra del Vittoriano, secondo la volontà dell’autore, rappresenta non solo la somma del suo impegno artistico nel corso di una lunga attività costellata di premi e riconoscimenti provenienti dalle più importanti istituzioni del settore ceramico italiano, ma anche il suo più recente lavoro di ricerca che si espande da strutture architettoniche modulari a rivisitazioni in chiave contemporanea di forme della tradizione.
Giorgi tuttora opera in un’area – quella di Civita Castellana – in cui la ceramica ha un forte legame con la storia, sin dall’epoca etrusca, e rappresenta ancora oggi un importante elemento costitutivo della tradizione culturale e dell’economia legata al territorio.
“Una costante attitudine sperimentale connota la ormai lunga attività artistica di Franco Giorgi, personalità poliedrica di ceramista, pittore, designer, docente, consulente industriale. Come il primo Lucio Fontana, come Leoncillo, egli ha eletto la ceramica a mezzo espressivo privilegiato, ora utilizzando i probi procedimenti della tradizione artigiana, ora cimentandosi nella ricerca di geniali soluzioni artistiche, ricche di impeto fantastico, forza ed eleganza.” (M. T. Benedetti).
Franco Giorgi ha al suo attivo una solida esperienza tecnica, realizzata nel contatto diretto con il mondo della produzione industriale, che gli ha consentito di appropriarsi di complessi segreti, base sicura di ogni stringente valenza espressiva. Una fantasia astraente si mescola all’idea di un pratico utilizzo, spesso presente in un artista che ha sperimentato attivamente l’immissione dell’opera nel contesto della quotidianità.
Le sculture si ergono nello spazio simili a bianchi gabbiani, si impennano astate, si sviluppano manieristicamente in cilindrici asteroidi, o diventano vasi, caraffe, nella linea di un raffinato design.
“I bellissimi piatti assolvono a una netta destinazione decorativa e costituiscono una summa delle più svariate esperienze praticate dall’artista, con risultati di smagliante espressività. Vi si conferma la ricchezza di una immaginazione che inventa raggiere di forze centripete, esaltate dalla circolarità di forme dense di segni misteriosi, che corruga le superfici in cosmogonie stellari, ribadisce la varietà delle soluzioni tecniche in incontri -scontri di zone ruvide e lucide, granulose e specchianti. Infine brillano i dipinti, eseguiti su superfici ceramiche investite da fluidi colori, a costituire un preciso segnale della circolarità delle arti, ben al di là di gerarchie di generi… La migliore tradizione dell’astrattismo lirico trova in immagini coloratissime, permeate di luce, una espressione assolutamente felice.” (M. T. Benedetti).
Organizzazione generale e realizzazione: COMUNICARE ORGANIZZANDO
Catalogo: Gangemi
Orario: tutti i giorni 9.30 –19.30
INGRESSO GRATUITO
Per informazioni: tel. 06/6780664