Le grandi metropoli del Paese offrono l’opportunità di immergersi nel verde per passeggiare, rilassarsi e scoprire bellissime architetture. Che il Brasile fosse terra di grandi parchi, riserve della biosfera e aree di preservazione ambientale, per una superficie totale di circa 8,5 milioni di km2, è cosa nota. Ma le grandi città brasiliane non sono da meno: in alcune di esse sorgono parchi metropolitani dalla bellezza unica, estesi su ampie aree urbane e perfettamente attrezzati per godersi il tempo libero al riparo dai ritmi cittadini.

 

Il Parco Nazionale di Tijuca a Rio de Janeiro

Il Parco è in realtà una complessa Unità di Conservazione composta da quattro nuclei: la Foresta di Tijuca, la Serra da Carioca, Pedra Bonita/Pedra da Gávea e PretosForros/Covanca. Nel Parco si incontrano una flora e una fauna ricchissime, bellezze naturali come grotte e cascate, e opere architettoniche dal grande valore storico-artistico, come il Cristo Redentore. Attualmente il Parco è gestito congiuntamente dall’Istituto Chico Mendes di Conservazione della Biodiversità (ICMBio), dal Governo dello Stato e dalla Prefettura di Rio de Janeiro.

 

Al riparo dal calore carioca – Le alte temperature che nella stagione estiva caratterizzano la capitale carioca invitano turisti e abitanti a cercare ristoro in spazi più freschi. Quale luogo migliore se non il Parco Nazionale di Tijuca, dove tra cascate, torrenti e sentieri all’ombra della verdissima vegetazione si può passeggiare in un ambiente circa 10° C più fresco del resto della città?

La Foresta di Tijuca sorge nel cuore di Rio de Janeiro, a pochi minuti dai più celebri quartieri della città: un’affascinante foresta urbana, che fu parzialmente ripiantata e si è sviluppata nel tempo grazie ai processi naturali di successione ecologica su un’area che copre oggi circa 3.200 ettari, con la caratteristica peculiare di mescolare centinaia di specie di flora e fauna tipiche della Mata Atlantica.

Nella Foresta di Tijuca meritano una visita i numerosi luoghi di interesse storico, come la Cascatinha, la Cappela Mayrink, il Belvedere Excelsior, il Barracão, la Grotta Paulo e Virgínia, il Lago das Fadas, la Vista Chinesa e l’Açude da Solidão – dove molte famiglie carioca si recano durante i fine settimana.

La Foresta di Tijuca fu ripiantata nel secolo XIX dopo anni di deforestazione legata principalmente alle piantagioni di caffè. Il rimboschimento fu un progetto pioniere in tutta l’America Latina: il responsabile, incaricato dall’Imperatore Pedro II nel 1861, fu il Maggiore Gomes Archer, primo amministratore della foresta, che lavorò in principio con 6 schiavi e successivamente con 22 lavoratori retribuiti, piantando in 13 anni 100 mila plantule. La piantumazione fu eseguita con specie in gran parte native dell’ecosistema della Mata Atlântica.

Il secondo amministratore, Barão Gastão d’Escragnolle, proseguì l’operazione di rimboschimento dal 1874 al 1888, introducendo oltre 30 mila piante e realizzando al tempo stesso un lavoro di conversione della foresta in area di svago. Un parco a uso del pubblico che vide, grazie all’opera del paesaggista francese Augusto Glaziou, la creazione di ponti, fonti, laghi e spazi per il relax, insieme all’aggiunta di specie esotiche.

Nel XX secolo, Raymundo Ottoni de Castro Maya, amministratore della foresta dal 1943 al 1946, fece risorgere il parco, che era stato dimenticato nei primi anni della Repubblica, grazie alla collaborazione con l’architetto Vladimir Alves de Souza e il paesaggista Roberto Burle Marx.

Una moderna area per il tempo libero – Nel piano di rivalutazione della Foresta di Tijuca sono state introdotte opere d’arte, edifici, servizi e ristoranti edificati su antiche fazendas di caffè. Grazie a questo e alla presenza di frequentatori illustri, la foresta è ora un luogo dove natura e cultura si intrecciano e si completano in armonia.

Il Parco Ibirapuera a São Paulo

La regione alluvionale Ibirapuera, anticamente parte del territorio abitato dagli Indio all’epoca della colonizzazione, era fino al secolo scorso un’area adibita a coltivazioni e pascoli. Già nel 1920 l’allora prefetto della città, José Pires do Rio, progettò la trasformazione dell’area in un parco simile a quelli esistenti in Europa e negli Stati Uniti, come Hyde Park a Londra e Central Park a New York. Purtroppo l’ostacolo rappresentato dal terreno alluvionale ne impedì la realizzazione.

Fu un modesto funzionario della prefettura, Manuel Lopes de Oliveira, appassionato di botanica, che iniziò nel 1927 la piantumazione di centinaia di eucalipti australiani, con l’obiettivo di drenare il suolo ed eliminare l’eccessiva umidità.

Nel 1951, il Governatore Lucas Nogueira Garcez, istituì una commissione mista pubblico-privata, affinché il Parco di Ibirapuera divenisse simbolo delle celebrazioni commemorative del IV Centenario della città.

Toccò all’architetto Oscar Niemeyer la responsabilità del progetto architettonico mentre a Roberto Burle Marx quello paesaggistico (sebbene quest’ultimo non sia mai stato realizzato), mentre veniva realizzato, nel frattempo, il progetto dell’ingegnere agronomo Otávio Augusto Teixeira Mendes.

Il progetto del Parco fu inaugurato nell’agosto del 1954 appena sette mesi dopo l’anniversario stesso della città di San Paolo.

Alla cerimonia di inaugurazione parteciparono 13 Stati e 19 Paesi tra cui il Giappone, che realizzò per l’occasione una replica del Palazzo Katura, ancora oggi una delle principali attrazioni del parco.

Gli amanti dell’arte saranno inoltre felici di scoprire passeggiando in questo splendido parco che qui si trovano anche il Museo di Arte Contemporaneo e quello di Arte Moderna.

Il Giardino Botanico di Curitiba (Paraná)

Il Giardino Botanico Fanchette Rischbieter è stato inaugurato nel 1991, su un’area di 245.000 mq che include al suo interno un velodromo.

I giardini geometrici, creati sullo stile dei giardini francesi e la serra, una splendida struttura in ferro e vetro a tre arcate, ne fanno una delle icone di Curitiba.

La bellissima serra, in stile art-nouveau ispirata al Palazzo dei Cristalli di Londra, ospita inoltre una collezione delle specie botaniche più caratteristiche della Mata Atlantica brasiliana ed è in tal senso un riferimento a livello mondiale.

La serra è circondata in parte da una galleria semicircolare: lo Spazio Culturale Frans Krajcberg. Si tratta di uno spazio espositivo che ospita sculture, foto e installazioni che mostrano gli effetti dell’aggressione dell’uomo all’ambiente.

All’interno del Giardino Botanico si trovano diversi campi sportivi, un velodromo, alcuni laghi e splendidi sentieri che attraversano boschi di araucarie, specie arboree originarie dell’emisfero meridionale dalle ramificazioni regolari e simmetriche e dalle foglie lanceolate.

Il Giardino ospita inoltre il Museo Botanico, una struttura in legno che possiede un ampio spazio espositivo, una biblioteca, un auditorium e ospita ricercatori da tutto il mondo.