Verranno stanziati 118 milioni di euro per i progetti di eccellenza e sarà, a breve, definito un disegno di legge apposito per dare sviluppo al turismo golfistico. Alla Bit 2010 si è parlato di golf e non solo perchè quest’anno all’interno della Borsa Internazionale del Turismo, c’era un’area dedicata completamente allo sport di 5.000 mq denominata Bit Sportland, presenti tre grandi discipline dell’outdoor come il golf, il ciclismo e il trekking.
Ma soprattutto perchè sia il Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla che Matteo Marzotto, presidente dell’Enit, vedono nel golf lo strumento per destagionalizzare il turismo in Italia.
“E’ il primo anno che l’Italia è al Bit con un proprio stand. All’estero rappresentiamo stile, eleganza e raffinatezza e soprattutto cultura dell’ospitalità. Bisogna che il Brand Italia – ha spiegato il Ministro Brambilla – sia diffuso in maniera unitaria. Il turismo muove il 10% del Pil.
E’ un’attività che necessita di sinergie con una complessa governance e occorre promuoverlo tutti insieme senza frammentazioni.
Offriamo quello che altri non possono dare e abbiamo tenuto bene la nostra posizione a livello europeo con 77 milioni di turisti.
Siamo la seconda destinazione continentale”.
“Rispetto al 2008 – ha continuato il Ministro Brambilla – abbiamo avuto un 3,1% in meno di camere occupate, ma in relazione ad altri comparti abbiamo tenuto e ora vogliamo fare in modo che il turismo non sia solo stagionale.
Il turismo deve essere un asset strategico.
E’ un’attività produttiva che non può essere delocalizzata, quindi abbiamo destinato 118 milioni di euro per progetti di eccellenza soprattutto quelli per destagionalizzare come il termale, il religioso e lo sportivo con molta attenzione ai campi da golf.
Infatti a breve definiremo un disegno di legge apposito per dare sviluppo a questo specifico settore”.
Sulla stessa linea Matteo Marzotto: “Il golf è uno strumento eccezionale per destagionalizzare, perché il favore del nostro clima permette di giocare tutto l’anno.
Al nord è già una realtà importante con tante strutture che possono far affluire i turisti interessati, che nel mondo sono tanti.
Ma può essere anche una grande opportunità per il Sud”.
La visione del golf è molto diversa rispetto al passato: “Non è più considerato come sport di nicchia o d’elite, ma si sta diffondendo anche su altre categorie e per sviluppare il turismo in stagioni diverse il target ideale è quello della terza età.
Inoltre, in un momento in cui c’è una sensibilizzazione sempre maggiore verso l’ambiente e la salute, il golf è vincente perchè si gioca in mezzo alla natura”.
Un mercato, quello del turismo all’aria aperta, che muove 15 milioni di italiani.
In complesso nel nostro paese il 59% della popolazione è attivo dal punto di vista sportivo, in particolare nel Nord Italia, e crea un business da 51 miliardi di euro, il 2,7-3% del Pil (fonte Censis).
Nel 2009 in Italia l’incidenza del turismo sportivo è stata del 19,4%.
Di questa percentuale il 59,1% è dovuto alla domanda italiana.
Destinazione leader il Trentino Alto Adige (52%).
Gli stranieri hanno inciso per il rimanente 40,9% (38,8% europei e 2,1% extraeuropei).
La Germania (28,4%) e l’ Austria (25,9%) sono i mercati con la maggiore incidenza di turismo sportivo, seguiti da Olanda (17,8%), Svizzera (15,3%) e Stati Uniti (15,2%).
All’interno del turismo sportivo il golf (stagione primavera-estate) ha una percentuale del 6,8% sul totale e segue il tennis con l’8,3%.
In testa il nuoto con il 55,2% e il surf/windsurf con il 39,02%.
Durante l’inverno lo sport più praticato è lo sci (45,9%), quindi trekking (15,6%), ciclismo (9,5%), equitazione( 4,6%), tennis (3,5%) con il golf all’1%.
Il canale che più riesce ad orientare le decisioni dei turisti è internet: nel 24,8% dei casi attraverso le informazioni disponibili e nel 18,2% grazie alla presenza di offerte in rete.
I consigli delle agenzie di viaggi per lo sport sono decisivi per il 14,8% della domanda straniera e per il 6,6% di quella italiana.
Da tenere d’occhio le guide turistiche che all’estero danno un’indicazione della destinazione turistica per il 16,4% delle volte.
In media la spesa pro-capite per vacanze sportive si attesta su 124 euro per il viaggio (79 euro per gli italiani e 195 euro per gli stranieri), 54 euro per l’alloggio, 106 euro per chi acquista un pacchetto turistico (109 euro per gli stranieri, 100 per gli italiani). Ulteriori 55 euro per servizi in loco.
Gli stranieri acquistano articoli di abbigliamento (21,2%), souvenir ( 16,4%), e prodotti dell’enogastronomia locale per il 15,1%.
Nella foto: Alberto Maria Giuliano – AG Vacanze T.O. specializzato nel settore Golf, con il Ministro Brambilla
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