DIGNITÀ AUTONOME DI PROSTITUZIONE: uno spettacolo di Luciano Melchionna . dal format Cianchini/Melchionna luci Camilla Piccioni- costumi Michela Marino. assistenti alla regia Roberta Calderoni, Roberto Saura, Renata Malinconico. Dopo il successo delle due serate-evento nell’ambito della rassegna Autogestito a cura di Marianella Bargilli, torna a grande richiesta al Teatro Quirino Vittorio Gassman di Roma dal 27 al 30 aprile 2010 lo spettacolo di Luciano Melchionna, premio speciale Golden Graal 2008 per l’idea e la regia e Premio Golden Graal miglior attrice ad Elisabetta Cianchini e Nomination per la Categoria Teatro d’Innovazione al Premio ETI-Olimpici del teatro 2009.

Dignità Autonome di Prostituzione è la Casa Chiusa dell’Arte. Attori come prostitute, protetti ma alla mercè dell’avventore/spettatore di turno, si lasciano scegliere, esaminare e soppesare in cambio della propria Arte e del proprio Cuore. Rigorosamente in vestaglia o giacca da camera, adescano o si lasciano abbordare dai clienti mentre una “strana famiglia”, tenutaria del Bordello, ha l’arduo compito di stimolare le contrattazioni con i clienti per stabilire il prezzo di ciascuna prestazione. Conclusa la trattativa, il cliente – uno, due o piccoli e grandi gruppi, a seconda delle “perversioni” – si apparta con la prostituta di turno in un luogo deputato – una stanza, una macchina, una toilette… – dove fruirà di una o più Pillole del Piacere Teatrale: monologhi o performance di quindici minuti circa, tratti dai classici del teatro o da testi contemporanei, perlopiù del Melchionna stesso.

Ogni pillola dovrà in qualche modo emozionare, far riflettere e divertire lo spettatore, laddove per divertimento si intenda “uno stupore nuovamente sollecitato” da un teatro che non è auto-celebrativo, ermetico o fine a se stesso ma prima di tutto magia e sogno.

Un nuovo approccio allo Spettacolo, un modo per ridare “Dignità” al lavoro dell’Attore e al contempo una provocazione giocosa e sorprendente per riavvicinare il pubblico al mestiere più antico del mondo: il Teatro.

“Mi paghi prima e dopo… se e quanto ti è piaciuto.”