Se tutte le (auto)strade portano a Roma – ma anche a Firenze, a Venezia e a Rimini – le statali, forse meno comode, sicuramente più slow, portano alle terre vissute. Per quattro giorni, dal 29 aprile al 2 maggio, un folto gruppo di motociclisti ha percorso le strade statali del Molise, addentrandosi nell’entroterra attraverso i tratturi, su e giù dall’Appennino.
Il gruppo, guidato dal giornalista e tour leader Giovanni Lamonica (www.landsails.com), ha raccolto la proposta del tour operator www.unaltracosatravel.it .
Il benvenuto è stato dato sul “trabucco”, a Termoli, sospesi sull’acqua di fronte al tramonto. Poi via a S.Martino in Pensilis per l’entusiasmante Carrese, tradizionale manifestazione tra sacro e profano che vede competere carri trainati da buoi, e che da 200 anni appassiona molisani e visitatori. Dopo la corsa, ai centauri è stato riservato il permesso di ripercorrere con le loro moto il percorso dei carri.
Tra chilometri di strade secondarie che regalano magnifiche viste, e soste a borghi di sannitica memoria, non sono mancate le degustazioni di specialità e vini locali presso masserie e aziende zootecniche, e una visita ad un’eccellenza storica di questo territorio, le Fonderie Pontificie Marinelli ad Agnone.
L’itinerario è stato pianificato in nome dell’esperienza del territorio, perché questo è il bello delle terre vissute: non ci si ferma a guardarle ma si partecipa, ci si fa coinvolgere. Non se ne rimane ai margini, le si vive.