Ottobre 2006, su Travelling Interline, cartaceo, appariva il nostro articolo dal titolo “Le compagnie aeree degli aeroporti” nel quale fra l’altro annotavamo quanto segue. “Non bastavano gli accordi di code sharing agreement, quegli accordi cioè che trasformano in più voli un unico collegamento, ognuno dei quali viene però pubblicizzato dai singoli vettori come un proprio servizio….ora si va sempre più diffondendo una nuova moda e il fenomeno è talmente particolare che bisognerà pure parlarne e renderne edotti gli utenti del trasporto aereo…alla base del nuovo fenomeno troviamo aeroporti “alla caccia” di vettori.”

Precisavamo inoltre che “la caratteristica più peculiare del fenomeno in esame è quella relativa

alla figura di chi promuove l’iniziativa in quanto essa è riconducibile non ai vettori ma ai gestori degli scali.”

L’articolo proseguiva riportando i dettagli di quattro aeroporti nazionali che si erano rivolti a quattro compagnie aeree per attivare servizi aerei annotando come “il particolare che ci ha colpito nell’analizzare il fenomeno è che tutta questa operazione avviene in molti casi attraverso l’utilizzo di una società la quale potrebbe venir confusa con la linea aerea che svolge il servizio mentre la realtà è completamente differente”.

Quindi già nell’ottobre 2006, circa quattro anni orsono, facevamo presente che vi erano aeroporti i quali non si limitavano ad annunciare all’utenza che erano stati aperti i collegamenti di un certo vettore aereo per un determinata destinazione, cosa questa del tutto logica e fattibile, bensì si spingevano a citare il nome di una compagnia aerea… che in realtà non era un vettore. Si tratta di compagnie virtuali le quali assumono il ruolo di intermediari fra la società che gestisce lo scalo e il vettore aereo che opera materialmente i servizi.

Il 23 giugno scorso la stampa nazionale riprendeva la notizia che l’Ente nazionale dell’Aviazione Civile, Enac, aveva inviato una diffida alla società di gestione dell’aeroporto di Oristano per la Fly Oristano che attraverso il sito www.flyoristano.com (di proprietà della stessa SoGeAOr) pubblicizza, vende e fornisce notizie su biglietti per collegamenti di linea tra l’aeroporto di Oristano e quelli di Roma Fiumcino, Brescia, Rimini e Pisa”.

La decisione dell’Enac era stata presa in quanto la “Fly Oristano” -per l’appunto- non è un vettore aereo infatti la stessa non possiede la licenza di esercizio all’attività di trasporto aereo, ma i passeggeri che entravano nel sito alla ricerca dei voli potevano aver l’errata impressione che questa società esercitasse collegamenti.

Il caso in oggetto è in pratica un ulteriore esempio di quanto da noi evidenziato fin dall’ottobre del 2006.

Prosegue la nota dell’Enac: “A causa di tale irregolarità le informazioni contenute nel sito relative alla compagnia stessa, alla flotta, ai collegamenti effettuati e le immagini riprodotte di un aereo Fokker 50 con livrea che riporta il logo Fly Oristano, possono essere ingannevoli per l’utente. Infatti, solo nella pagina del sito dedicata alle prenotazioni del viaggio, o alla consultazione dell’orario dei voli, appare l’informazione, peraltro essenziale, che i voli pubblicizzati sono operati in realtà dal vettore Denim Air.”

Appena due giorni dopo l’Enac avvertiva, con un nuovo comunicato stampa, che il sito in questione era stato aggiornato “rendendo chiaro che i voli commercializzati sono operati dal vettore Denim Air, di nazionalità olandese”.

Rimane aperta la questione di una eventuale ingannevolezza del messaggio pubblicitario per il quale l’Enac lascia ogni valutazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

In merito a questa vicenda e a tutte le altre similari che le hanno precedute, vi è da osservare come in tempi in cui ci si sforza di rendere trasparenti le condizioni di viaggio attraverso la carta dei diritti dei passeggeri, il fatto di diffondere notizie  creando vettori virtuali dietro ai quali operano altre compagnie,  è una pratica da evitare.

Ben venga quindi l’iniziativa dell’Enac con la tempestiva diffida adottata; una presa di posizione necessaria specialmente in un Paese come il nostro dove tutti vogliono l’aeroporto sotto casa  ed è facile che sorgano iniziative come quella ultima descritta.

Antonio Bordoni