Perdurano le incertezze sul quadro regolatorio e tariffario, ADR costretta a rallentare gli investimenti programmati. Pesa la mancata attuazione della legge sull’anticipazione tariffaria di 3 euro. Il Consiglio d’Amministrazione di Aeroporti di Roma S.p.A., presieduto da Fabrizio Palenzona, ha esaminato i risultati consolidati del Gruppo ADR del primo semestre 2010.
Il Consiglio ha innanzitutto preso atto dei positivi risultati ottenuti dalla gestione negli ultimi tre anni, fra cui: il ritorno all’utile nel 2009 (+5,1 milioni di euro) pur in presenza di una crisi congiunturale mondiale; performance di traffico del sistema aeroportuale romano superiori alla media a livello europeo; le opere infrastrutturali realizzate (avvio dei lavori del nuovo Molo C, realizzazione del terminal 5, rifacimento del sistema piste, nuova torre uffici, nuova segnaletica di indirizzo ai passeggeri, ecc.), la più recente delle quali è il nuovo sistema di smistamento automatico dei bagagli in transito (20 milioni l’investimento).
Con 18,9 milioni di passeggeri ed un +4,3% rispetto al 2009, l’andamento del traffico nel primo semestre 2010 ha confermato valori di crescita superiori all’andamento dei principali aeroporti europei. Di particolare rilievo il trend positivo della componente internazionale (+5,3%) mentre risulta diminuita l’attività sull’aeroporto di Ciampino (-6,7%) penalizzato dalle restrizioni operative vigenti.
Positivo l’andamento di tutti i margini economici, ed in particolare del margine operativo lordo che ha potuto beneficiare delle politiche di contenimento dei costi operativi poste in atto dal Gruppo. I costi operativi sono infatti cresciuti in misura inferiore (+3,3%) rispetto all’aumento del valore della produzione (+7,9%) grazie a ricavi attestatisi a 281,6 milioni alla fine del primo semestre.
Si sottolinea che i risultati economici del Gruppo sono stati impattati da ulteriori accantonamenti di 14 milioni di euro, registrati tra le partite straordinarie, in quanto riferiti a situazioni emerse e relative ad anni precedenti.
Il Gruppo ha proseguito il programma di investimenti. Nel primo semestre sono stati eseguiti circa 61 milioni di euro contro i 23,6 del primo semestre del 2009. Il significativo incremento dimostra che non è venuto meno l’impegno, da parte del Gruppo, di garantire gli interventi urgenti e indifferibili per il sistema aeroportuale romano, nonostante l’incertezza degli incrementi tariffari.
L’indebitamento finanziario netto si è ridotto rispetto al 31 dicembre 2009 passando da 1.320,2 milioni di euro a 1278,1 milioni di euro mentre gli oneri finanziari netti sono risultati sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente.
Il perdurare, tuttavia, di una intercertezza sul quadro tariffario (il contratto di programma non viene aggiornato da ormai dieci anni), aggiunta alla mancata attuazione della legge che prevede un’anticipazione tariffaria di tre euro, è causa del drastico ridimensionamento degli investimenti che il Consiglio d’Amministrazione ha deciso in data odierna, pur nel rispetto degli investimenti di manutenzione atti a garantire la massima funzionalità delle infrastrutture aeroportuali.
Ciò si rende indispensabile anche per salvaguardare gli equilibri finanziari dell’Azienda stessa, cui recentemente agenzie internazionali hanno modificato l’outlook da “stable” a “negative” proprio in relazione alla perdurante incertezza sul quadro tariffario ed alla situazione debitoria.
Va sottolineato come, a fronte di impegni da parte istituzionale di una sicura ridefinizione del sistema tariffario, fino ad oggi Aeroporti di Roma aveva investito massicciamente ed esclusivamente con risorse proprie in quelle infrastrutture indispensabili a sostenere la crescita del traffico passeggeri e per allineare i servizi ai più elevati standard internazionali di qualità.
ADR peraltro continua a lavorare intensamente al piano per il consolidamento infrastrutturale di Fiumicino entro il 2020 e per il grande progetto di sviluppo nelle aree a nord dell’attuale sedime aeroportuale entro il 2040, progetto che fino ad ora ha trovato l’unanime consenso di tutte le parti istituzionali, a partire dal Governo cui è stato ufficialmente presentato il 14 ottobre u.s..
Contemporaneamente, ADR si è confrontata e continua a confrontarsi con l’ente concedente (ENAC), in spirito di forte collaborazione e di intesa, per la stipula di un accordo di programma che consenta finalmente di avviare e sostenere gli indispensabili investimenti.