L’88 per cento degli italiani ritiene “importante” che la politica intervenga a tutela degli animali, domestici o selvatici e che il nostro paese debba adeguarsi ad un più evoluto contesto europeo di tutela e rispetto nei loro confronti (77%). In generale la grande maggioranza degli intervistati (83%) è convinta che se in Italia ci fosse più rispetto per gli animali, l’immagine del nostro paese all’estero migliorerebbe.
Lo rileva il sondaggio “Gli italiani, il turismo, gli animali e la caccia” condotto da Ipsos, per conto del Ministero del Turismo, su un campione rappresentativo di mille interviste con il metodo CATI effettuate tra il 23 e il 24 ottobre. La ricerca è stata realizzata per valutare i benefici che un Italia maggiormente “Animal Friendly” potrebbe portare all’immagine nazionale ed al conseguente appeal turistico.
Solo il 9 per cento degli intervistati non ritiene importante che le istituzioni si occupino degli animali, mentre il 2 per cento risponde “non so”.
“Il risultato – osserva il ministro del Turismo, On. Michela Vittoria Brambilla – conferma che certe battaglie sono condivise dalla stragrande maggioranza degli italiani, come ha avuto modo di sottolineare, nella lettera alle associazioni animaliste resa pubblica ieri, lo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. In particolare, difendere la natura e la biodiversità vuol dire tutelare un patrimonio dal valore inestimabile, che il mondo ci ha regalato in milioni e milioni di anni e di cui tutti noi dobbiamo essere custodi. Ecco perché il presidente del Consiglio ha voluto ringraziare, per l’importante lavoro che svolgono, le associazioni Enpa, Lipu, Animalisti italiani, Fare verde, Lav e Lega del Cane e allo stesso tempo ha inteso riaffermare l’impegno del governo per una maggiore tutela del patrimonio naturalistico”.
“E’ dovere delle istituzioni ascoltare la voce dei cittadini e tradurre le loro richieste in politiche concrete” Così il Ministro del Turismo commenta il risultato del sondaggio Ipsos che dimostra come la stragrande maggioranza degli italiani (88%) chieda alla politica di occuparsi della tutela degli animali. “Dall’inizio della mia attività di governo, ho ricevuto un numero oramai incalcolabile di lettere da cittadini che mi chiedono interventi sul fronte del rispetto degli animali e dei loro diritti, sia perché il nostro paese corrisponda maggiormente a questo condiviso sentimento sia per migliorare la nostra immagine all’estero. Tra le richieste più frequenti vi è certamente quella di politiche volte a favorire la convivenza con gli animali domestici. Mentre forti contrarietà e lamentele mi vengono espresse nei confronti degli episodi clamorosi di maltrattamento di cui si è purtroppo reso protagonista il nostro paese, così come nei confronti di manifestazioni ed attività che vedono uno sfruttamento degli animali. Ma certamente le lettere più numerose riguardano la caccia. Gli italiani lamentano disagio ed insicurezza per il fatto che i cacciatori entrano nei loro terreni privati e sparano troppo vicino alle abitazioni, così come privazione di libertà per il non potere godere tranquillamente dei nostri boschi e delle nostre campagne senza il timore di essere impallinati. Del resto, che la caccia sia pericolosa è testimoniato anche dal fatto che questi primi due mesi di stagione venatoria hanno già visto la morte di undici persone e il ferimento di altre dodici, non tutti cacciatori”.
Evidenziando come il sondaggio realizzato da Ipsos confermi quanto gli italiani avevano già manifestato con le lettere a lei indirizzate, il Ministro Brambilla conclude rinnovando il proprio impegno volto a rendere l’Italia più “animal friendly” : “Intendo farmi interprete con sempre maggiore vigore di questo sentimento di amore e rispetto degli animali e dei loro diritti, con la consapevolezza che ne trarranno grande beneficio anche l’immagine dell’Italia ed il suo conseguente appeal turistico oltre che la conservazione del nostro meraviglioso patrimonio naturalistico e della biodiversità ”.