In un momento che vede tutto il settore turismo in grande difficoltà c’è qualcuno che difende bene la propria posizione. Anzi, guadagna anche un po’ di terreno…
Buone notizie da Swantour, tour operator dall’esperienza ormai ventennale che ci parla dell’andamento del suo 2010, a quanto pare piuttosto soddisfacente. A rivelare dati e strategie di marketing è Elisabetta Pavanello, Responsabile Commerciale Italia, alla quale facciamo subito quella che è, visto il periodo, una domanda d’obbligo: come è andato il TTG?
Se avevamo raccolto grandi perplessità da parte dei T.O e degli agenti sull’utilità degli eventi di settore, TTG in primis, nel caso di Swantour registriamo invece una certa soddisfazione. “Abbiamo trovato il Globe poco efficace”-ci ha detto Pavanello– “ma alla Bmt ed al TTG non manchiamo mai. Anzi, TTG si distingue per essere una manifestazione incentrata sulla concretezza, dove davvero ci si confronta con le agenzie e con il prodotto. Non è solo una vetrina, ma un luogo che definirei realmente “di lavoro”, perfettamente in linea con il nostro modo di procedere che è altrettanto serio e pragmatico”.
Qualche critica invece Swantour la riserva alla Bit, alla quale non ha partecipato per ben 10 anni perché costosa e tutto sommato poco utile. Il cambiamento c’è stato quest’anno, con l’adesione all’iniziativa dell’ASTOI che ha accorpato diversi T.O. in un unico stand. Insomma gli eventi di settore devono essere, secondo la Responsabile Commerciale di Swantour, delle occasioni di reale scambio per servire a qualcosa e per meritare l’investimento economico della partecipazione. In quest’ottica allora, ma solo in quest’ottica, vale la pena di esserci.
Annunciando la presenza di Swantour al prossimo “No Frills” di Bergamo, Pavanello ci racconta qualcosa anche della programmazione: “La nostra destinazione di punta resta sempre il Mar Rosso, che so essere invece per altri in calo vertiginoso”. Effettivamente il Mar Rosso in crescita è un dato in controtendenza nazionale, ma Swantour lo conferma non solo aumentando i numeri di presenze nelle sue vecchie strutture, ma anche acquisendone di nuove, come i due Melià a Sharm. Resta buona la domanda delle crociere sul Nilo, che altri T.O ci avevano detto invece in crisi, e ad un novembre tutto sommato positivo si aggiunge un dicembre che si prospetta interessante, soprattutto per il ponte dell’Immacolata.
Ci viene il dubbio, visto il contrasto stridente con altre realtà, che la situazione privilegiata di Swantour possa dipendere da una clientela particolare, che non risente della diminuzione sostanziale del potere d’acquisto. Ma non è così. Swantour si rivolge a un target ampio, che delle oscillazioni del mercato si accorge eccome. “La nostra è una clientela variegata, e anche noi abbiamo dovuto prendere qualche provvedimento anti-crisi”-ha continuato Pavanello-“Abbiamo eliminato le Maldive, ad esempio, meta troppo costosa, e abbiamo lanciato la Turchia anche d‘inverno, con un intero catalogo dedicato ed ottimi risultati”.
La discriminante, tuttavia, non sembra essere il prezzo: -“Credo che al settore faccia male tanto l’improvvisazione di molti nuovi T.O. che alimentano un’offerta poco controllata e in qualche caso scadente, quanto il gioco al ribasso che diventa spesso gioco al massacro”. Se la politica vincente non è quella dei costi ridotti, allora qual è? -“Noi cerchiamo di non abbassare indiscriminatamente i prezzi”-ha concluso Pavanello-“ma di essere molto, molto concreti. Evitiamo gli sprechi, non puntiamo sull’immagine ma sulla solidità e sui servizi, tanto che qualcuno in passato ci ha fatto notare la nostra scarsa attività, per così dire, promozionale. Ma alle cene preferiamo altri investimenti…ed evidentemente paga”.