Scusate se ho preso in prestito una strofa di una vecchia canzone di Giorgio Gaber, ma mi sembrava adatta all’argomento che affronto in questo mio editoriale. Un discorso che vorrei fare con voi riguardo le ‘castronerie’ che vengono scritte sui giornali e quanta gente si spaccia o viene spacciata per quella che non è. Detesto gli ‘sputa sentenze’ quando non sono in grado di poterlo fare e mi piacerebbe che si smettesse di trattare le agenzie turistiche e i tour operator come luoghi dove regna l’incapacità di stare al passo con i tempi, posti da disertare favorendo solo l’uso del web. Bene, a giudicare da quanto sto per scrivere, c’è sempre più la convinzione che il settore del tour operating in Italia è composto da persone che non capiscono nulla di turismo e che non si aggiornano sulle nuove tendenze del mercato.
E meno male che c’è il web a sopperire a questa macroscopica mancanza perché i nostri operatori , pur stando nel campo da tanti anni, non hanno ancora capito cosa richiedono i turisti dei nostri giorni. Per fortuna abbiamo i cosiddetti “esperti”, i tuttologi di tutto e di niente.
Uno di questi, in una intervista della giornalista Valeria Bobbi, pubblicata sul giornale Metro di venerdì 15 aprile a pag. 14, ha spiegato a noi ‘profani’ e ignoranti in materia, quali siano le tendenze odierne dei viaggiatori.
La rubrica si chiamava “Parla l’esperto”, il titolo era “Si viaggia senza limiti” e il conoscitore in questione era un tal Marco Gerosa, autore del manuale “Nuovi Turismi”. Ma per chi non avesse letto questa intervista, la riporto integralmente così come era pubblicata su Metro.
“Si Viaggia senza limiti”
Sul nuovo modo di viaggiare sa tutto. Marco Gerosa è infatti l’autore del manuale “Nuovi turismi”, in cui ha raccolto le forme più stravaganti, originali e curiose del viaggio.
D) Com’è cambiato il turismo negli ultimi anni?
R) una volta le categorie turistiche erano poche e ben definite: c’era la vacanza al mare con la famiglia, la vacanza avventurosa, e il turismo classico. Dal 2000 in poi, invece, le categorie si sono moltiplicate. E’ nato un turismo geneticamente modificato.
D) Le tendenze più particolari degli ultimi anni?
R) Solo 3 o 4 anni fa andava molto di moda il turismo virtuale, ad esempio su Second Life, un universo sintetico immenso e sicuro. Si tratta di luoghi dove si sviluppano comunque culture autoctone e dove si può vedere qualcosa che non si trova nel mondo reale. Oggi invece vanno molto i “reality show tourism”, e il “reality tour”. Nel primo caso si tratta di viaggi verso i luoghi in cui sono ambientati i reality show televisivi, nel secondo le gite emozionali nei luoghi delle disgrazie.
D) Quali sono i viaggi che l’hanno colpita di più?
R) Sono tanti, ad esempio il lancio nello spazio, ma anche la rinascita dei viaggi delle pentole. Quei viaggi in pullman a prezzi stracciati e molto in voga negli anni ’80 durante i quali si assiste a dimostrazioni e presentazioni di pentole, enciclopedie ed elettrodomestici.
D) Le agenzie turistiche sono pronte per queste novità?
R) Assolutamente no. Ma per fortuna esiste il web.
Ecco, questo è quanto hanno potuto leggere i lettori della rivista gratuita che si trova in ogni metropolitana italiana. Ho fatto una piccola ricerca attraverso Google per sapere qualcosa di più di questo “esperto” e non ho trovato niente altro che l’invito alla presentazione del manuale, pubblicato su Facebook, e il nome della persona che l’ha scritto assieme a Marco Gerosa: Sara Magro.
La giornalista, a parte il fatto di averlo definito esperto e affermato che sul nuovo modo di viaggiare sa tutto (quanta presunzione! Nessuno sa mai tutto su un qualsiasi argomento!), ha dimostrato una certa superficialità (ma ormai per molti giornalisti la superficialità è un ‘must’) anche nel rivolgere quelle 4 domande.
L’”esperto”, invece, non riesco a capire a quale fonte abbia attinto per dare quelle risposte che, a chi vive nel turismo, suonano come un’offesa anche perché non rispondono affatto alla realtà di oggi. Innanzitutto non è vero che non c’è più la vacanza al mare con la famiglia (ma allora tutti gli operatori che propongono i soggiorni balneari a chi li vendono, ai single?). La famiglia, semmai, in estate predilige proprio questo genere di vacanza per rilassarsi ma anche per divertirsi nei vari villaggi/club o alberghi vari. Meglio ancora se i bambini hanno un’assistenza giornaliera, così possono godere meglio il soggiorno al mare.
Secondo: la vacanza avventura va ancora bene e ci sono molte categorie di professionisti che si affidano ad organizzazioni – T.O. vedi Avventure nel Mondo – specializzati proprio in questo tipo di viaggi.
Il turismo classico, come sempre, è stato, ed è tuttora, amato dalle persone curiose, desiderose di scoprire nuovi paesi, diverse culture e differenti modi di vivere.
In quanto ai turismi che Gerosa definisce nuovi e molto di moda , quali “i reality show tourism”, sono in realtà veramente vecchi ed andavano molto di moda negli anni ’80 quando incominciarono ad essere trasmesse in televisione le prime e più famose soap opera che si ricordino, quali Dallas e Dinasty. E i Tour erano ben organizzati dagli operatori locali che li vendevano agli italiani attraverso i nostri T.O.
Sono rimasta, invece, piuttosto basita quando Gerosa ha menzionato i “reality tour” e li ha abbinati alle ‘gite emozionali nei luoghi delle disgrazie’. Ma come si fa a pensare ad un turismo in voga quando ci sono poche persone, che evidentemente non hanno niente di meglio da fare, e si recano nei piccoli centri dove sono avvenuti degli omicidi per farsi scattare fotografie davanti alle villette, ai cancelli etc…dove sono avvenute le tragedie?
Ma questi non sono turisti, sono soltanto delle persone con la testa non tanto a posto e senza sensibilità alcuna! Per fortuna sono poche, ma mi meraviglio che un “esperto” possa inserire una cosa così macabra e poco in voga (per fortuna) tra i tipi di turismo molto di moda (ripeto, ma quale fonte glielo ha riferito?).
In quanto ai lanci nello spazio, se si riferisce al Global Flyer della Virgin Atlantic che dovrebbe circumnavigare la terra, l’autore esperto dovrebbe sapere che costano una cifra enorme e che sono pochissimi gli eletti a potersi permettere un viaggio del genere! Come fa ad essere un tipo di turismo tanto in voga anche questo?
E poi giungiamo alla scoperta dell’acqua calda: i viaggi dei cosiddetti ‘pentolari’ – è questa l’espressione usata dai romani per definire questo genere di gite o viaggi anche di 2 o 3 giorni.
E’ dai primi anni ’60 che si pratica questo genere di turismo ‘povero’ rivolto soprattutto a quelle persone che abitano nelle periferie delle città e che non possono permettersi di pagare escursioni o week end a prezzo normale. In questo genere di gite/viaggi gli sponsor sono le ditte che devono presentare e, soprattutto, vendere i loro prodotti: pentole, elettrodomestici, enciclopedie.
Spesso ci riescono perché i partecipanti, quasi sempre persone anziane e non molto acculturate, si fanno ‘infinocchiare’ dalla parlantina dei venditori e così, la gita che costava pochi euro, alla fine diventa niente affatto economica per i partecipanti, ma molto redditizia per le società sponsor che si riprendono i soldi – anche con gli interessi.
Tutte queste gite/week-end, comunque, sono sempre state organizzate da piccoli tour operator e non dalle aziende, non era il loro mestiere! Ora, però, a differenza di ciò che afferma il Signor Gerosa, questo genere di turismo è in decadenza rispetto agli anni d’oro.
Le persone sono diventate più diffidenti – anche grazie alle ‘sgridate’ dei figli quando ritornavano dalle gite con l’acquisto (neanche tanto economico) da pagare a rate, e le aziende hanno scoperto nelle televisioni private un mezzo più potente di vendita.
Ci sono canali televisivi che trasmettono in continuazione vendite di oggetti di qualsiasi genere: dagli elettrodomestici agli attrezzi per la ginnastica, da quelli per il giardinaggio alle pentole, dal corredo all’antiquariato e alla gioielleria.
Anche qui, mi piacerebbe sapere quali e dove sono state effettuate le indagini per riferire quello che era scritto nell’intervista.
Infine, ciliegina sulla torta, l’affermazione che le agenzie turistiche non sono assolutamente pronte per queste novità. Ora, se il Gerosa fosse veramente l’esperto, così come viene definito dalla giornalista, avrebbe dovuto sapere che tutte queste novità in realtà sono tutto fuorché tali, anzi, alcune sono vecchie quanto il ‘cucco’, e inoltre che tutte erano sempre state organizzate dalle ‘agenzie turistiche’ e non per opera di chissà chi.
In quanto al ‘Ma per fortuna ci assiste il web’, sono contenta di sapere che la vecchietta possa trovare le sue gite dei ‘pentolari’ su Internet; che i malati di sadismo possano trovarsi la pensione vicino alle case di quelle disgraziate famiglie che hanno perso le figlie in maniera tragica; che i ricchi che vogliono fare un giretto intorno alla terra possono prenotarselo sul PC e che tutti i seguaci dei vari reality possano sbarcare sull’isoletta – della quale non si conosce mai neppure il nome – e fare un giretto fra i resti di ciò che hanno mangiato e la montagna l’immondizia che di solito lasciano quando se ne vanno via assieme a tutta la troupe, come solitamente avviene.
Signor esperto, le do un consiglio. Quando le dicono di volerla intervistare sul turismo – anche se ha scritto il manuale ‘Nuovi turismi’ – si consulti con chi nel turismo ci vive da tanti anni, ci lavora, ci mangia, ci si arrabbia, ci si appassiona nonostante le avversità. Con chi lo conosce sul serio, insomma!
Si rivolga anche alle varie associazioni di categoria, all’interno c’è gente che ne sa molto più di quanto pensa di saperne lei e di ‘sputare sentenze’ o, come si dice a Roma ‘apri bocca e je dai fiato’ senza neppure averne indovinata una!
Liliana Comandè
Carissima Liliana,innanzitutto ti ringrazio per aver portato alla nostra attenzione le parole di questo nuovo esperto,che va ad aggiungersi alla lunga lista dei tuttologi che negli ultimi anni si aggirano nel mondo del turismo,anche se associarli alla parola turismo mi pare,francamente,una bestemmia.Devo dire che le parole di questo tale mi hanno aperto un mondo nuovo:fino ad oggi ero convinto che tutti coloro che entravano in agenzia per prenotare Santo Domingo,Roatan o il Marocco lo facevano animati dalla passione e il desiderio di una indimenticabile vacanza naturalistica sulle splendide spiagge caraibiche o dal desiderio di conoscere la storia affasinante delle città imperiali o di vivere l esperienza unica del deserto marocchino.Non mi era mai passato per l anticamera del cervello che tutte queste persone al momento di prenotare la vacanza erano animate solo dal desiderio di emulare i protagonisti dei Isola dei famosi o della Fattoria…..purtroppo la mia cultura in fatto di reality è molto limitata e si ferma qui(non li guardo e conosco a mala pena i luoghi dove si svolgono)pertanto non mi sento in grado di confrontarmi con si tanto esperto…..di reality.Per non parlare dei viaggi nello spazio…..ma forse io vivo su un altro pianeta…..e non sono in grado di cogliere l immenso desiderio dei viaggiatori di emulare Spazio 1999.Cosa resta?i pellegrinaggi sui luoghi macabri?dopo tutta questa eloquenza su quest ultima meta che apprendo essere tanto in voga non ho più le energie mentali per replicare…….Ma proprio perchè questo esperto nella sua dotta analisi del mondo turistico segue una logica precisa non poteva concludere che la panacea di tutti i mali è il web…..Liliana,aiutami a standere un velo pietoso,dopo tutte queste parole mi mancano le forze,oggi dobbiamo sentirci un pò più ricchi,nella cosapevolezza,però,di quanto danno facciano questi soggetti a un mondo a cui le persone guardano per realizzare un proprio sogno,un proprio desiderio e per cercare,aprendo la mente attraverso il confronto con altri popoli e altre culture,di essere migliori…Un abbraccio
Rino Siconolfi
Anche questa volta mi sento nuovamente di commentare il suo redazionale. Grazie per averci portato a conoscenza che esiste un nuovo “esperto” in fatto di turismo. Certo che dall’intervista tutto sembra meno che un esperto. Concordo con lei: ma chi gliele ha fornite queste informazioni che non rispondono affatto al vero?
Tutto ciò che ha dato per nuovo è vecchissimo, in quanto al reality tour, mi sembra proprio una invenzione stupida. Forse il signor esperto ha visto troppi telegiornali quando è stata uccisa la povera Sara Scazzi, perchè solo in quell’occasione ho visto anch’io in televisione alcuni imbecilli che fotografavano la casa dove era accaduto l’omicidio. Ma da qui a dire che è di gran moda! Macabro, di cattivo gusto e stupido quando ha detto il nuovo esperto. Per il resto, ha reso bene il quadro fra “pentolari”, lanci nello spazio e gente che invece di andarsi a godere una bella vacanza in un’isola tropicale, ci va solo perché ci hanno girato un reality. Sono rimasta esterrefatta anche dalle domande della giornalista. Ma è una che capisce qualcosa di turismo? Qui s’improvvisano tuttologi ad ogni angolo.
Che tristezza sapere che c’è gente che magari ha letto l’articolo e ci avrà anche creduto. Tanti saluti e buon lavoro.
Anche io ho letto quell’articolo! E ho provato esattamente la stessa sua rabbia, ma soprattutto lo stesso … “sgomento” nel sentir chiamato esperto, un tizio che probabilmente sarà esperto di chiacchiere e basta. Incredibile, neppure il sottoscritto, dopo 20 anni di esperienza in agenzia di viaggi, dopo aver visto davvero tutte le evoluzioni o meglio ( come dice lei egregiamente signora Comandè) le involuzioni del nostro settore, mi definisco esperto, arriva questo bel tipo fresco fresco e si regala questo titolo? Ma stiamo scherzando? E soprattutto la stampa che gli da credito e che gli pubblica pure un articolo su un giornale letto davvero da milioni e milioni di persone. Roba da matti, io davvero non riesco piu’ a capire che pesci prendere … Ora perfino gli esperti, come se non bastassero i clienti che già da soli si sentono esperti e pensano di saper fare il nostro lavoro, ora anche la stampa che da credito a questi buffoni. Complimenti signora Comandè per il suo articolo.
Ciao Liliana.
sono rimasto senza parole nel leggere il tuo redazionale.
Sono letteralmente schifato da ciò che è stato scritto nell’intervista. L’esperto! Ma di che cosa? E se si è permesso di dire tante stupidaggini in una piccola intervista, immagino cosa può aver scritto nel suo Manuale. E poi, fra l’ultima domanda e, soprattutto, la risposta del signor Gerosa..è meglio veramente stendere un velo pietoso. Il web, un altro tuttologo per i tuttologi. Ma lavorassero dentro un’agenzia o un tour operator prima di aprire bocca. Almeno saprebbero cosa si fa e come si lavora, oltre a capire cosa chiedono i clienti. Saluti e brava come sempre.
Ciao Liliana, come sempre colpisci diretta e senza peli sulla lingua e ci fai scoprire anche gli “esperti del settore” a noi assolutamente sconosciuti! Purtroppo non solo la stampa è piena zeppa di questi fenomeni da baraccone, ma anche la cara vecchia e ridondante televisione. Basta pensare a tutti i telegiornali che, sotto pasqua, natale e ferragosto, ancora parlano di “partenze last minute assolutamente convenienti verso tutte le destinazioni che si desiderano e prenotabili direttamente da casa proprio con un paio di click” (cito testualmente le parole della giornalista televisiva).
Purtroppo cara Liliana, il problema viene dal principio, il pesce puzza dalla testa. Si vuole educare l’italiano medio a fare tutto da solo e a prenotare nel web e finchè non gli si toglie questa brutta abitudine il nostro settore sarà sempre piu’ a rischio. Un carissimo saluto e continua sempre così!
Stavo mangiando un panino quando ho letto il tuo articolo e mi stava andando di traverso nel leggere le idiozie che l’esperto Gerosa diceva alla giornalista che l’intervistava. Hai ragione tu e Rino Siconolfi quando scrivete che questi soggetti fanno soltanto danni alla categoria. E poi…le stupidagginini su questi turismi nuovi e molto di moda. Ma chi glielo ha detto? Hai fatto bene a ricordare a chi, come me, è giovane e neppure era a conoscenza delle gite dei “pentolari” come li definisci tu e neppure di quanto fossero vecchi i viaggi nei luoghi di Dallas e di Dinasty che sicuramente mia madre ricorda, ma io no perché ho 25 anni. Mi posso complimentare con te per ciò che scrivi? Ti auguro una buona giornata,
Vado al lavoro con lo scooter e, pertanto, mi sono perso queste perle di saggezza!
Ho lavorato nel turismo, nel turismo sul web (con il portale LaTuaVacanza.it dalla sua nascita nel 2000 fino al 2007 o 2008, non ricordo) e ancora ho il “naso” in alcuni siti di turismo, anche se non è più il mio core business.
Non ho letto il libro né, sinceramente, sono particolarmente interessato a farlo; magari è stata solo sfortuna, ma gli esempi portati sono quantomeno infelici: i viaggi delle pentole me li ricordo da quando ero piccolo e ancora oggi, a 35 anni, mi viene da sorridere quando apro la cassetta della posta ed in mezzo a bollette ed avvisi vari trovo i pellegrinaggi da Padre Pio o a Lourdes a prezzi stracciati, pentole in offerta e, nei casi più spassosi, pacchetti di caffè in omaggio!
Cosa ci sia di nuovo in questi viaggi non mi è chiaro.
Il turismo da Reality Show non mi sembra che abbia nulla di nuovo: Cinecittà (dove ieri, grazie al cielo, si è concluso il Grande Flagello) non mi sembra una meta irraggiungibile e lo stesso valga, con qualche ora di volo in più, per Roatan, Costa Rica, Marocco, ecc.
Il turismo da Reality (senza show) mi sembra macabro e, personalmente, di cattivo gusto: se ancora lavorassi nel turismo, mi guarderei bene dall’organizzare tour alla stazione di Viareggio o sui luoghi di qualsiasi altra disgrazia: per questo il turista può far da solo, come qualsiasi persona fa con le proprie perversioni.
Il giro intorno al pianeta mi attrae moltissimo e per questo gioco al SuperEnalotto ogni volta che posso e nel frattempo controllo le quotazioni sul mio sito di prenotazioni preferito!
Che altro c’era? Ah, già! Il turismo su Second Life!! Di gente strana ne conosco un po’ (quasi tutti informatici maniaci) ma nessuno mi ha mai raccontato di viaggi verso qualche meta virtuale in mezzo a tanti simpatici avatar! E anche di questi le agenzie di viaggio non hanno bisogno…
Il web ha sconvolto per bene il sistema turistico ma è uno sconvolgimento figlio della globalizzazione: prima di Internet a moltissime persone non sarebbe venuto in mente di comprare libri da un negozio negli USA mentre oggi comprare su Amazon è all’ordine del giorno.
Ieri per prenotare un volo l’agente di viaggio calcolava a mano le tariffe, oggi con alcuni siti posso confrontare le tariffe proposte da decine di altri siti (http://voli.spuntidiviaggio.com, http://www.kayak.it, http://www.momondo.com, ecc.) e trovare quella più conveniente durante la pausa pranzo, senza muovermi dalla scrivania.
Lo stesso vale per gli hotel: http://www.allaccomodations.com, http://www.kayak.it/hotels, http://it.momondo.com/Alberghi.aspx e così via: usando un solo sito posso avere le quotazioni dei principali fornitori online.
Ma questo non ha portato a nuovi tipi di turismo ma ha aperto le porte ad un mercato più ampio ed ha fornito nuovi strumenti ai “turisti fai da te” oltre che alle agenzie di viaggio che stanno imparando ad utilizzare questi strumenti per semplificare il proprio lavoro di ricerca.
Per il resto, mi sembra che il Mare Italia sia ancora una buona “nicchia” viste le oltre 460 pagine del catalogo Mare Italia di Futura Vacanze o le oltre 350 di Polycastrum, giusto per citarne un paio.
Ciao,
Rob
Grazie a tutti per le osservazioni e per aver completato quanto da me scritto nell’editoriale di oggi. Grazie a Rino Siconolfi, sempre attentissimo a tutto ciò che pubblico e sempre molto preciso nei suoi commenti.
Roberto, anche tu hai dissipato alcuni dubbi riguardo i nuovi tipi di turismo più alla moda del momento, e grazie per le informazioni utili per il loro lavoro che hai dato agli agenti di viaggio. Un caro saluto e grazie ancora per la partecipazione e gli apprezzamenti sui miei articoli di fondo. Liliana Comandè
Che bello,allora anche io posso reputarmi esperta di filosofia, astronomia e quant’altro, se quello è esperto di turismo….Sono senza parole. D’accordo il web, ma come aiuto ad integrare il lavoro umano e la preparazione dell’agente di viaggio, non come “sostituto”, e poi non è vero che la vacanza per famiglie non è più di moda, anzi le allegre famigliole con 2 o 3 bimbi sono ben liete di avere un suggerimento dall’agente (spiaggia di sabbia per i piccolini, miniclub etc.). Che dire, ma l’agente di viaggio di fiducia che organizza i week end ad Avetrana, Erba, Cogne chi è.. Fabrizio Corona?
Cara Liliana.
ho letto il tuo editoriale che condivido nel suo complesso. Mi dispiace condividere il cognome con il citato Marco Gerosa,che non conosco e con il quale non condivido alcuna familiarità.Quello dei Gerosa è un secolare patronìmico lombardo.La Lombardia è una delle più importanti regioni europee,che produce cose importanti,ma anche tanti imbecilli !!!! basta seguire la politica odierna.
Cari saluti,
Giuseppe Nino Gerosa
Ciao Liliana, devo ammettere che i tuoi redazionale mi fanno anche divertire, oltre che arrabbiare per le cose che denunci e che sembrano non avere mai fine. Questa però mi era sfuggita, probabilmente perché il giornale Metro lo sfoglio ogni mattina prima di gettarlo alla fine del mio viaggio in metro ed è sempre talmente piena che a malapena riesco a leggerne i titoli. Hai ragione, il signor Gerosa l’hanno pronabilmente promosso sul campo come esperto del turismo, perchè anche a me non risulta che lo sia. Ma questa è l’ennesima occasione per far piacere a qualche amico o parente della giornalista, oppure il giornalismo è caduto ancora più in basso di quel che pensavo. Ciao
Signora Liliana, è come sempre attenta e non le sfuggono neppure le cose che a noi che viviamo nel turismo a volte sfuggono. Grazie per averci portato a conoscenza di questo nuovo grande esperto del turismo. Chissà che non ci serva per…farci sapere con 30 anni di ritardo quali sono, anzi erano, i tipi di turismo alla moda (tranne quello macabro delle case dei delitti). Le invio un caro saluto da Milano.
carissima Liliana, condivido in pieno il tuo disappunto nel notare che i praticoni imperversano nel settore senza sapere cosa sia veramente il turismo, e quanto impegno,dedizione e professionalità ci voglia per organizzare le vacanze degli altri. Facile dire “per fortuna esiste il web” ma cosa fanno poi i clienti quando si verificano problemi sul posto, chiamano il sig. Web invece del corrispondente? Ancora una volta un grande articolo. Salutoni
Ma chi non vede l’ora, e soprattuto ha le possibilità economiche, di fare un viaggio nello spazio ? Basta con i noiosi week end a Parigi, certo queste vecchie agenzie che propongono sempre gli stessi viaggi si dovrebbero aggiornare…siamo proprio alla frutta.Consiglierei al sig. Gerosa una giornata di training in agenzia, vedrebbe che molti clienti, nonostante il catalogo con tanto di tabella prezzi riporti a caratteri cubitali QUOTE A PERSONA IN PENSIONE COMPLETA, chiedono se i pasti sono inclusi, se il prezzo è per tutta la famiglia e altri dettagli del genere. E se invece nomini ad esempio l’Uzbekistan? Quante belle faccine a PUNTO INTERROGATIVO! Siamo sicuri che tutti sono pronti al “fai da te in internet” e ai viaggi alternativi?
Ho letto, come sempre, molto attentamente il suo editoriale. Lavoro in un’agenzia di viaggi da molti anni e parlando anche con tanti colleghi del settore sinceramente nessuno ha notato che la gente abbia tutta questa esigenza di turismo “alternativo”. Non so quali siano le fonti del nostro esperto ma, mi permetto di affermare che non sono molto attendibili. Un caro saluto da Bergamo.
Ciao Liliana, hai fatto bene a farci conoscere questo esperto dei miei stivali. Le famiglie non vogliono più la vacanza al mare tutti insieme? Se avesse fatto veramente un’indagine, si sarebbe sentito rispondere che le richieste più numerose sono quelle delle famiglie che vogliono il soggiorno balneare con i figli, possibilmente che non paghino fino a 18 anni non compiuti, così come fanno Costa Crociere e Msc con le loro crociere. Cari saluti
Buongiorno, io spero soltanto che i lettori di Metro abbiano avuto qualche dubbio sulle affermazioni dell’esperto che sa tutto sul turismo. Mi demoralizzo sempre di più a leggere certe cose. Non so voi, cari colleghi, ma io sono veramente stanca di questi personaggi che non hanno niente di meglio da fare che raccontare frottole e mettere, come sempre, in cattiva luce il nostro mondo agenziale.
Come sempre leggo con molto piacere i suoi editoriali, e anche in questo case sono pienamente d’accordo con lei.
Da qualche anno lavoro in agenzia e non mi sono mai capitati clienti che richiedevano gite o week-and a Cogne , Avetrana o qualsiasi altro posto dove è accaduta una tragedia. Non si può definire una nuova categoria turistica qualche persona che nella vita non ha meglio da fare che andare a visitare questi luoghi; cosa che personalmente trovo di cattivissimo gusto.
Mi domando con che titolo questa persona si definisce esperto del turismo? Ha mai lavorato in un’agenzia di viaggio per poter dire che non sono pronte per queste novità?
La saluto e la ringrazio ancora per i suoi articoli.
Laura
Ciao Liliana, sono rimasto incuriosito dalle tue spiegazioni ed ho chiesto a mia madre, anche lei nel settore, se confermava o meno quanto da te scritto. Anche lei mi ha detto le stesse cose, ma non mi ha saputo spiegare cosa significhi il turismo Second Life. Ma lei appartiene ad una generazione diversa dalla mia. Per il resto, mi ha detto che certi esperti andrebbero presi a calci nel sedere e portati per una settimana dentro un’agenzia per vedere cosa è di gran moda in un settore in crisi da anni dove è di moda solo la crisi.
Ti salutiamo tutti e due e buona giornata.
Cara Liliana, perchè arrabbiarsi tanto? il quotidiano Metro, è esattamente lo spaccato della vita quotidiana, è ne piu’ ne meno la riproduzione del pensiero e di ciò che vuole sentirsi dire l’italiano medio. Pochissimi (e mi piace trovarne molti almeno su questa piattaforma da te egregiamente gestita) si soffermano nel pensare se ciò che è scritto li, come su altre testate giornalistiche, corrisponde a pura verità oppure se corrisponde a qualcosa di assolutamente inventato o messo li giusto per riempire una paginetta. Ti dirò di piu’, l’italiano medio vuole sentirsi dire che si sta bene, che si, c’è la crisi, ma che tutto alla fine, con un pò di sacrifici (altri?!) si supera, e infatti cosa fa il TG 5 nell’edizione di 2 giorni fa? Dice che per le vacanze di Pasqua, ci sarà movimento di massa, partiranno tutti, esordendo con nonostante la situazione economica instabile, ci sarà esodo di massa, facendo vedere immagini degli aeroporti pieni (risalenti chissà a quando), ed intervistando gente per strada chiedendo dove avessero passato le loro vacanze di Pasqua. le risposte erano le seguenti : “a casa fuori di amici”, “a casa mia al mare”, “a casa dei suoceri”, due ragazze hanno azzardato un Milano Marittima, e tutte altre risposte simili. Nessuno e dico e sottolineo nessuno ha detto “Vado in crociera”, “Vado in Spagna”, “Vado ai Caraibi” o cose simili… E allora, cari miei italiani medi che vedete il telegiornale, vi sembra o no che dalle parole iniziali della giornalista che presenta il video a quelle finali delle persone intervistate ci sia una bella differenza ?!Però, chiaramente, se mettiamo in mezzo gli esperti come il sig. Gerosa, allora cambia tutto !!! un saluto a tutti voi!
Io non riesco a capire a cosa servono i miei 20 anni quasi di esperienza nel settore turistico e di agenzie di viaggio, quando scopro che ogni giorno c’è sempre qualcosa da imparare, quando arriva un picno pallino qualsiasi e la stampa lo incoraggia, lo pubblicizza e lo definisce esperto. Avrei proprio voglia di vedere cosa scrive nel manuale a questo punto. Complimenti comunque signora Comandè per i suoi editoriali e per permetterci del sano dibattito tra di noi. un saluto da Biella
Caro Marco, hai perfettamente ragione e concordi con me sul fatto che c’è poca professionalità anche nel settore giornalistico (a proposito, ci sono tanti cosiddetti professionisti che ancora si rivolgono alle signore dicendo, ad esempo: Cosa “gli” pare …e non “le” pare, come da nostra lingua italiana! La cosa che tu riporti è ancora più grave, se mi permetti, perché c’è una contraddizione all’interno dello stesso servizio televisivo. Da una parte la redazione afferma che c’è un esodo di massa per varie parti del mondo (se fanno vedere gli aeroporti non credo che tutti prendano l’aereo per andare da Roma a MIlano!), dall’altra, nelle interviste, gli italiani dicono esattamente l’opposto. Ed è quello che andiamo ripetendo noi. La gente sta a casa o va dagli amici o dai parenti. Ma c’è chi vuole farci credere che tutto va bene e che la crisi che abbiamo noi non è paragonabile a quella della Grecia, della Spagna etc…Non riesco a capire perché non si prenda come esempio l’economia della Germania. E’ vero che i tedeschi non sono gli italiani: quando mai i sindacati di una grossa azienda avrebbero suggerito una diminuzione di stipendio ai lavoratori (sto parlando della casa automibilistica Wolkswagen) per evitare licenziamenti, riportare la casa automobilistica in attivo e riaumentare – e di tanto, per riavviare i consumi – gli stipendi?) Mi sembra, se non sbaglio, che adesso, ogni mese, i lavoratori prendano uno stipendio di euro 2.500,00 e ti assicuro che la vita in Germania non è affatto più cara di quanto lo sia la nostra! Ma in Germania nessuno si sognerebbe di dire che le cose vanno bene se non vanno affatto così! Basterebbe controllare il PIL tedesco e quello italiano! Eppure la Germania parla ancora di crisi! E’ che siamo quello che ci propina la televisione, quello che ci riportano i giornali. Siamo quelli che sognano un mondo dove per vivere devi fare la put…pardon, la escort, i magn…pardon, gli amici che ti presentano, o ti devi sposare un calciatore o devi fare il calciatore. Per fortuna che l’Italia, paese di Santi, poeti, navigatori etc… sforna anche un mucchio di esperti (Maria de Filippi insegna!) come il signor Gerosa. Ma chissà quanti altri devono ancora uscire allo scoperto, oppure non li conosciamo – noi persone normali.
Davvero un grande esperto, quindi secono lui i nuovi scenari del turismo sono : 1) gente fisicamente dotata e perfetta e miliardaria che spende 20/30mila euro per un viaggio nello spazio; 2) i viaggi dei “pentolari” dove tantissimi vecchiettini che sopravvivono in Italia con la pensione minima di 4/500 euro al mese vanno fino a Lourdes in pullman per acquistare delle pentole assolutamente a prezzi non convenienti condividendo il tutto sulla loro pagina di facebook, “taggando” gli altri loro amici ultrapensionati scrivendo sotto “DAI RAGAZZI… SI PARTE ?!?! ” 3) Il turismo da reality da grande fratello o in Honduras o in Marocco, dove chi parte solitamente vuole assolutamente il villaggio o l’hotel con tutti i comfort; 4)la gita emozionale nei luoghi delle disgrazie come la definisce l’espertone. Questi ultimi saranno dei pervertiti, un pò come quelli che fanno turismo sessuale, a mio avviso e nella mia agenzia non solo non entrano, ma neanche do loro ascolto.
Poi, last but not least…Le famiglie al mare insieme non vanno piu’!? Non lo sapevo, mi dispiacerà quest’estate vedere tanti bambini legati ai pali delle autostrade abbandonati da genitori insensibili che li lasciano li perchè andare al mare con i propri figli non è piu’ trend!!! Ma per favore, facciamoli stare zitti questi tizi, che, secondo me, sono solo esperti di buffonaggine e di chiacchiere al vento! Complimenti Liliana per questo forum che stai creando per noi agenti di viaggio permettendoci di confrontarci e di vedere anche cose che ci sfuggono! Continua così
Non c’è una commedia del grande Eduardo de Filippo dal titolo “Gli esami non finiscono mai”, ecco, a questo servono i suoi 20 anni di esperienza, ad andare avanti imparando sempre qualcosa di nuovo, perchè nessuno di noi è perfetto e non finisce mai di apprendere. Socrate diceva: “Io so di non sapere”, ed era Socrate, oggi il primo imbecille che non sa né aprire bocca né stare zitto, si definisce esperto. Ma questo è il mondo malato e falso in cui viviamo. Un saluto anche a lei
Grazie per aver avuto la curiosità di capire e sapere. Buon lavoro a te e a tua madre.
Come ho già detto, la gente campa di “pallonate” come si dice a Roma per definire le bugie o le stupidaggini che non corrispondono al vero. Grazie a lei per aver commentato l’editoriale.
Cara Valeria, siamo tutti stanchi di essere presi di mira ed essere messi in cattiva luce. Ma fino a quando non ci sarà chi contrasterà queste cose, il nostro futuro (sempre se lo avremo) sarà peggiore di adesso.
Caro Giuseppe, infatti l’indagine non l’ha fatta nelle agenzie, altrimenti non avrebbe detto quello che ha detto, ossia scemenze. Cari saluti
Concordo pienamente!
Caro Franco, la gente che ha voglia di turismi alternativi esiste, ma i turismi alternativi non sono quelli che ha descritto l'”esperto” Gerosa. Saluti alla bella Bergamo!
Brava Ilaria, è vero, fra i clienti c’è una grande ignoranza, ma ci sono anche i “praticoni” del web che sono capaci di prenotarsi tutto da soli ed è con questi che bisogna fare i conti, perché, a meno che non abbiano dei problemi nel corso del viaggio, non torneranno mai più in un’agenzia.
Bravissima Liliana, appoggio pienamente quanto da te scritto! Ma ti faccio un piccolissimo appunto… Siamo quello che la TV ci dice, o Vogliamo essere quello che la TV ci dice? Secondo me, noi sappiamo che così non dobbiamo essere, ma siamo così perchè non ci vogliamo sforzare di essere diversamente. Ovvero, preferiamo trovare la pappa pronta e la via piu’ facile per raggiungere i nostri obiettivi, sia lavorativi che personali, siamo disposti a calpestare tutto e tutti, a volte anche noi stessi pur di realizzarci. Questa oggi è L’Italia, è fatta di finti esperti e di giovani (non tutti per fortuna) che vogliono tutto e subito e si muovono solo con scorciatoie.
Bravo Ivan, hai commentato in maniera molto spiritosa la situazione (i vecchietti che si taggano è divertentissima e i bambini legati ai pali delle autostrade…spassosissima!). Io ringrazio voi perché anche a me date modo di capire come la pensate e come ve la passate in certi momenti in cui c’è chi, come i politici, dice ancora un sacco di bugie sulla nostra situazione:”Va bene, benissimo, abbiamo aumentato il fatturato…). Grazie per i complimenti, anche questi aiutano ad andare avanti in un certo modo.
Non posso che confermare quanto hai appena scritto! Grazie per l’intervento
Sono andato a leggere la presentazione del libro del grande esperto che vorrei portare alla vostra conoscenza commentando i passi piu’ “da esperto”:
Un lancio nello spazio (come da voi già scritto, qualcosa di ancora quasi impossibile da vendere), un giro tra ristoranti e hotel di “Sex & The City” (ovvero? un semplice pacchetto volo+hotel a New York precisamente a Manhattan, cosa c’è di nuovo?) o un Rivombrosa Tour d’antan, un bisturi travel per tornare a casa abbronzati e con una quarta autoreggente o con un fegato nuovo (?!?!?!? Quindi io prenoto un viaggio per farmi impiantare un fegato nuovo o una quarta?! ma non c’è nulla di nuovo, migliaia di persone vanno a Casablanca per cambiare sesso!!!), un soggiorno ad Alcatraz (incluso da secoli in quasi tutti i tour degli States anche come escursione facoltativa) o in un’ex prigione di Stoccolma (dormire in carcere?! Non credo che chi faccia queste cose abbia tutte le rotelle a posto!), un tour letterario nella Roma di “Angeli e Demoni” o una spedizione da brivido nei paesi in guerra del Medio Oriente (COSA?!?! Ma se per far ripartire l’Egitto e la Tunisia, i tour operator non sanno piu’ come incentivarli? Dalle vacanze gratis all’agente di viaggio che prenota 3 pratiche fino al 30 aprile, ai megasconti e overcommission riconosciute) o nelle cittadelle dell’alta tecnologia.
Ma anche una vacanza a tutto shopping (tipo? Mercatini di natale? Shopping a New York? a Dubai? Dov’è la novità?), un break per soli uomini o sole donne (Sig. Gerosa, caro Esperto, si chiamano Viaggi Per Single, esistono da una vita), una luna di miele con la famiglia allargata (ovvero? portarsi dietro anche i figli del precedente matrimonio?!), un viaggio virtuale, un’esperienza da digital nomad o da neo vagabondi col gps nello zaino. Anche il turismo oggi è in via di specializzazione, e se pure le mete sono tutte note o quasi, esistono nuovi modi per viverle da viaggiatori esperti. A loro è dedicato questo vademecum per scoprire e organizzare cento vacanze fuori dagli schemi, all’insegna dell’originalità, del divertimento e dello spirito di avventura. Ventitre capitoli, una ricca web grafi a e una lista di tour operator specializzati (Immagino, specializzatissima… quasi esperti quanto il sig. Gerosa!) sono gli strumenti suggeriti per realizzare viaggi finora solo sognati. È un libro da leggere senza ordine, da consultare per farsi venire qualche idea per sfuggire alla quotidianità, da sfogliare di tanto in tanto come fosse un dossier con cento articoli sul tema vacanze, con cenni di storia del turismo, un’aggiornata ricerca giornalistica di fonti e un’affidabile selezione di strumenti pratici.
Bene, le scritte fra parentesi sono i miei commenti ovvio… Spero di avervi un pò aperto gli occhi chi è questo signore e Grazie alla signora Comandè per averlo portato alla “luce”
Grazie Alfonso per aver “portato alla luce” anche il Manuale del grande esperto. I suoi commenti sono appropriati, così come come ne evidenzia alcuni aspetti posiviti. Ci è stato veramente utile. Questo nostro appuntamento sta diventando quasi un forum…e ne ho un grande piacere. Cordiali saluti
Sono nuovo del settore, è solo 1 anno che lavoro in un’agenzia di viaggi, e per la prima volta ho letto un suo articolo e poi sono andato a leggere anche i suoi reportage che mi sono piaciuti moltissimo. Ha ragione chi la ringrazia, anche io mi sento di farlo perché è una persona competente e scrive con chiarezza in modo da far capire quello che scrive anche chi è giovane come me e senza esperienza di viaggi o di problemi del settore.
Le auguro una Buona Pasqua
Grazie a te caro Giulio, mi fa piacere sapere che anche i giovani come te si incominciano ad interessare delle cose, problemi compresi, che appartengono al suo mondo lavorativo. Grazie anche per i complimenti sui miei reportage. Buona Pasqua anche a te.
salve a tutti, la cosa che mi lascia piu’perplessa non è sapere dell’esistenza di un esperto di cui ignoravo il talento, quanto di sapere che i giornali gli danno spazio e che ci saranno persone che acquisteranno il suo libro.
E magari saranno proprio loro che verranno nelle nostre agenzie con le richieste piu’ improbabili a farci perdere tempo e quindi denaro. Un caro saluto a tutti
Un caro saluto a tutti voi e tantissimi complimenti a Liliana, che, come ogni volta, grazie alla sua sincerità e modo di affrontare discorsi seri nel nostro settore ci da la possibilità di confrontarci su questa piattaforma! Ma perchè non facciamo davvero un bel forum nostro riservato agli agenti di viaggio? Sarebbe veramente bellissimo sentire veramente come va il settore e non continuare ad ascoltare i soliti chiacchieroni ! Un caro saluto a tutti da Torino!
Buongiorno a tutti, Buongiorno Liliana, ho letto con attenzione tutti i vostri commenti che condivido. Mi occupo da tanti anni di web, di marketing e anche di turismo e ritengo che un punto importante da evindenziare non siano tanto i “nuovi turismi” quanto come le cose di sempre vengono e debbano talvolta essere proposte in modo nuovo in funzione di nuove tendenze, mode e sensibilità attuali delle persone. In altro modo è cambiato e deve cambiare il modo di proporre, valorizzare e promuovere i vari turismi e le professionalità che permettono di fare turismo.
In questo contesto di cambiamenti certamente il web ha modificato il modo di informarsi sull’offerta e di accedere/comprare anche un certo tipo di prodotto turistico.
Il web però non deve essere visto come un “nemico” ma come un’opportunità anche per le singole professionalità e le agenzie tutte, ovvero deve essere usato proprio come strumento di marketing. In altro modo deve essere uno strumento per stare nel mercato e andare incontro al mercato cioè alle persone che quotidianamente usano anche il web per informarsi e cercare la giusta soluzione.
La soluzione può chiaramente essere quella di affidarsi ad una agenzia viaggi o meglio all’agente di viaggio che ispira fiducia per quanto consiglia, per quanto propone, per quanto dicono bene i suoi clienti di lui (referenze), per nuove idee che suggerisce interpretando l’esigenza del suo cliente.
Questo significa che non basta avere il proprio sito web per dire che si usa internet… così non funziona… occorre invece interagire con gli utenti, occorre partecipare, parlare di destinazioni, di ciò che di bello c’è da fare e vedere. Non serve a nulla imbucare proposte commerciali su Facebook (alzi la mano quanti di voi vendono sistematicamente attraverso questo sistema). Non è il sistema che è sbagliato è il cosa si dice e come lo si comunica e quando.
Per concludere, capisco la rabbia di qualcuno, ma ritengo che non valga tanto la pena arrabbiarsi con i presunti tuttologi ma sia opportuno concentrare le proprie energie su ciò che realmente può creare valore ovvero cercando di capire come sta cambiando il mercato, il modo di comunicare ed entrare in contatto con i potenziali clienti attraverso le nuove tecnologie, come rendersi più visibili ed interessanti per chi in quel momento vuole andare in vacanza e sta cercando sul web la risposta… etc. etc.
In una parola WEB MARKETING.
Una risposta e uno strumento che stiamo cercando di dare noi altri e mettiamo a disposizione delle agenzie e del mercato in genere è la nostra piattaforma TRAVELPEOPLE.
Lo dico non per farci pubblicità quanto per rispondere per esempio alla proposta del Sig. Fabrizio che mi ha appena preceduto in questi commenti che dice che sarebbe bello avere un bel forum riservato alla agenzie. Guardi che c’è già, nell’area riservata di TravelPeople dedicata agli agenti di viaggio avete a disposizione ben 300 gruppi di discussione…
Spero che il mio modesto contributo possa essere d’aiuto a qualcuno di voi. Auguro a tutti Buon Lavoro.
Grazie per il suo contributo. Probabilmente il Web è visto quasi sempre come nemico perché è da a llora che il lavoro nelle agenzie è diminuito, e di tanto. In quanto al forum, ne esistono tanti, ma forse Fabrizio si riferisce ad un Forum Travelling perché io sono nel settore da ben 36 anni e, senza falsa modestia, godo di una buona reputazione – non solo fra gli agenti di viaggio – e sono piuttosto conosciuta nel settore proprio per il mio parlare schietto e senza fronzoli. E’ una questione di fiducia…che è sempre essenziale in ogni settore. Comunque, la ringrazio nuovamente per aver dato consigli utili ai miei lettori. Buon lavoro anche a lei e auguri di Buona Pasqua.
Buongiorno a tutti, il problema del web, a mio avviso, non è quello di spaventare noi agenti perchè ci toglie clientela, ma è tutta la pubblicità, il sostegno che i mass media gli danno, i cartelloni pubblicitari, lo spazio che viene loro dedicato nei telegiornali quando si parla di vacanze, o sui giornali e riviste cartacee con gli “espertissimi” di turno. Se venisse dato lo stesso spazio anche a noi agenzie di viaggio, educando e cercando di indicare al cliente di comprare o in agenzia o sul web (sarebbe poi una sua scelta), la battaglia sarebbe quasi alla pari. Così è una guerra persa in partenza. Complimenti a Liliana e tanti auguri di buona Pasqua a tutti.
Complimenti Liliana, oggi nel settore turistico tutti sembrano essere diventati esperti di turismo. Gli agenti di viaggio sono professionisti e devono essere rispetatti perché quello che a cui assistiamo oggi sono persone amatoriale che pensano di sapere pianificare un viaggio… ma per fortuna che non tutti si fidano di questi finti esperti.
Cara Marianna, le pagine dei giornali devono essere riempite e, qualche volta, capita di riempirle con notizie inesatte o con personaggi che non corrispondono alla qualifica che viene loro data. In quanto a far perdere tempo nelle agenzie con richieste più improbabili, non ho dubbi che possa accadere. Succede già con le richieste probabili (ti chiedono la Polinesia avendo in tasca i soldi per Palma di Mallorca!), ma questo fa parte del gioco, del mestiere che si è scelto di fare: l’ADV!
Il web deve essere utilizzato come fonte di informazioni, non come alternativa unica e migliore delle agenzie di viaggi. Se hanno un problema noi ci siamo sempre, prima, durante e dopo il viaggio, sul web con chi se la prendono? E poi, il tanto pubblicizzato grande risparmio, esiste davvero? Io a volte stento a trovarlo, sinceramente!
gentile signora Comandè e seguaci, sono Sara Magro, coautrice insieme a Mario (e non Marco) Gerosa di Nuovi Turismi, edizioni Morellini.
Visto che nessuno di voi ha letto il libro (cosa che si deduce da quanto scrivete) ma solo un’intervista pubblicata su Metro, vorrei informarvi su alcuni punti fondamentali.
Sara Magro, classe 1967, giornalista, direttore di thetravelnews.it: ho lavorato come caporedattore alla rivista conde nast traveller dal primo numero del 1999 a marzo 2010. Mi sono sempre occupata di turismo, ho lavorato sul campo, fatto ricerca, studiato la materia, fatto inchieste di ogni genere. Conosco personalmente molti tour operator e numerosissimi responsabili della comunicazione turistica, sono in contatto con la maggior parte di enti del turismo a livello internazionale, ho frequentato workshop, presentazioni e le più importanti fiere di turismo, continuo a studiare con passione il turismo, comprese le problematiche recenti delle agenzie, di cui ho molto a cuore lo sviluppo futuro.
Il nostro libro nasce dalla semplice constatazione che il turismo, come ogni altro settore dell’agire umano, si va specializzando e negli ultimi anni va per la maggiore un fenomeno nato in Usa e chiamato adjectival tourism su cui abbiamo indagato estrapolando alcuni aspetti particolarmente interessanti. Il libro è il risultato di una ricerca (con dati e confronto diretto con gli operatori di settore) da cui emergono cento tipologie e ritratti di viaggiatori, senza teoremi o sentenze finali. Il nostro è un lavoro documentato (la bibliografia di supporto ne può testimoniare il valore), e fornisce inoltre un elenco di tour operator che, in seguito alla crescente specializzazione del settore, colgono la sfida di accontentare nicchie sempre più particolari di viaggiatori.
Per quanto riguarda Mario Gerosa, caporedattore di AD, Architectural Digest (e prima a Traveller, oltre che collaboratore di Bell’Italia e Bell’Europa dai loro esordi in edicola), giornalista esperto di nuovi media, massimo esperto in Italia di Second Life, autore di numerosi libri (prossima uscita Web e Turismo, Franco Angeli) e docente universitario di Multimedia e paesaggi virtuali al Politecnico di Milano e fondatore di synthrvels, la prima agenzia di viaggi per tour nei mondi virtuali.
Se voi leggeste il libro Nuovi Turismi, capireste che non ci sentiamo massimi esperti, e che si tratta di un lavoro giornalistico che fa una fotografia sul presente, senza trarre alcuna delle conclusioni che voi supponete (tanto meno sul dominio assoluto del web).
Grazie delle spiegazioni, comunque, io ho criticato l’intervista, le domande e le risposte e il fatto che i nuovi turismi, in realtà, non lo fossero proprio! Complimenti i vostri curricula. Cordiali saluti.
Mi scusi per l’errore Signora Magro, la frase era “Complimenti per i vostri curricula”.
Gentile Signora Comandè,
ho letto con interesse e curiosità il suo post e quelli che sono seguiti (ho gradito meno certe affermazioni piuttosto offensive). La discussione su questi temi mi trova sempre disponibile, non in veste di “esperto” (in realtà non so neanche dove venga rilasciata la patente di “esperto”) ma di curioso, di ricercatore di nuove tendenze, almeno laddove riesca in questo compito, spesso complesso se non arduo. A tale proposito le ho anche offerto l’amicizia su Facebook, in modo da poter incrementare le occasioni di dialogo e di discussione, che, comunque, a mio avviso, dovrebbero sempre essere costruttive e condotte in maniera serena e civile.
Vorrei però invitarla a leggere con maggiore attenzione le risposte della mia intervista di Metro, in modo da non attribuirmi frasi che non ho detto.
Nella risposta sulle categorie turistiche ho detto che una volta c’erano le vacanze al mare, la vacanza avventurosa e il turismo classico. Ebbene, non ho detto che queste forme di turismo sono sparite. Bensì ho detto che dal 2000 in poi quelle categorie si sono moltiplicate.
Non serve essere un grande esperto per sapere che ogni anno le spiagge della Riviera Adriatica come quelle dei Caraibi fanno il pieno (e ne sono felice!); non serve essere un esperto per sapere che le vacanze-avventura vanno sempre per la maggiore (e anche questo mi rallegra); e tantomeno, non bisogna aver lavorato per anni in una rivista di viaggi per sapere che il turismo classico è sempre sulla cresta dell’onda (ottima notizia!).
E’ altrettanto vero però che a quelle forme più classiche si sono affiancate molte altre tipologie di turismo, che, aggiungo, non totalizzano gli stessi grandi numeri delle vacanze più tradizionali. Sono turismi di nicchia, che però vanno tenuti in considerazione, almeno in quanto fenomeni sociali e di costume.
Per quanto riguarda invece il fatto che queste forme di turismo, indicate da me e da Sara Magro come “nuove”, non siano tali, mi limito a dire che:
– il reality show tourism – almeno per come lo intendiamo nel libro- non ha nulla a che fare con le soap opera tipo Dallas o Dinasty. E’ un tipo di turismo nato sull’onda dei reality show trasmessi in televisione dal 2000 in poi, ovvero da quando in Italia è stato trasmesso il Grande fratello.
– I viaggi delle pentole erano in voga già molti anni fa, non c’è dubbio. Ma come dico nell’intervista a Metro ora c’è una “rinascita” di quel tipo di viaggi. E nel libro si spiega che è una ripresa di quel tipo di turismo in chiave trash.
Potrei andare avanti a portare le mie ragioni ma temo che questo post diventerebbe lungo e prolisso. E poi, in effetti, mi troverei a ripetere in modo sintetico quanto io e Sara Magro abbiamo raccontato nelle 208 pagine del libro.
Piuttosto, se avesse voglia di continuare la discussione, la invito con piacere a partecipare, in veste di ospite, alla prossima presentazione del libro stesso. Sarebbe un’interessante occasione di confronto su un tema di grande attualità.
Cordialmente.
Mario Gerosa