E’ iniziata la diffusione dei dati relativi all’andamento dell’aviazione civile nell’anno 2010.

Volendo cercare un avvenimento-simbolo dell’anno trascorso possiamo senz’altro fissarlo nell’eruzione del vulcano islandese che nel mese di aprile è riuscito a bloccare –fatto del tutto inedito- il traffico aereo dell’intero continente. Il blocco ha suscitato infinite polemiche, ma sull’argomento di recente è intervenuto uno studio islandese il quale sostiene la correttezza della sospensione del traffico aereo a causa degli effetti pericolosi che la cenere vulcanica poteva avere sulla motoristica e quindi sulla sicurezza del volo.

Malgrado comunque la forzata e inaspettata sospensione, il traffico aereo è continuato a crescere ovunque.

 

Le compagnie aeree dei 190 stati membri dell’ICAO hanno registrato 2.5 miliardi di passeggeri trasportati con un incremento del 6,3 per cento sull’anno 2009.

In particolare il traffico passeggeri inteso come RPK è aumentato dell’8 per cento, assorbendo completamento l’aumento dell’offerta (ASK) che si è attestata sul 3,7

 

Il traffico internazionale ha registrato un aumento dell’8,8 per cento trainato dai paesi emergenti dell’area definita BRIC (Brasile, Russia, India, Cina),  nazioni il cui traffico outgoing ha subito impennate notevoli. Il più alto rateo di incremento tuttavia è stato registrato nella regione Medio-oriente ove si è registrato un + 21 percento, seguono la regione Asia/Pacifico (+ 12,9%) e l’Africa (+10%)

Nei mercati “maturi” quali Nord America e Europa la crescita è stata più contenuta attestandosi rispettivamente al +6,2% e al + 6,7% tuttavia tenendo presente l’alto numero di movimenti e di passeggeri che queste aree registrano, percentuali del 6 percento rimangono significative.

L’ICAO specifica chiaramente che per quanto riguarda la crescita europea questa è derivata in via primaria dalle operazioni low cost e dall’allargamento del mercato UE.

Queste cifre, lo ripetiamo, sono state ottenute malgrado la cancellazione di circa 100.000 voli nell’aprile del 2010 con una stima di 9 milioni di passeggeri “affected” dall’evento.

 

Differente la situazione del traffico domestico il quale è stato caratterizzato da una crescita mondiale più contenuta (+6,9%) la media si deve essenzialmente al mercato interno cinese che è cresciuto del 20 per cento; in Europa e negli Usa si assiste ad un deceleramento del traffico domestico.

 

Il trasporto merci è stato caratterizzato da una notevole crescita del 18,9 % il più alto incremento mai registrato in tre decadi di operazioni.

 

Dal punto di vista finanziario questi i risultati:

 

margine EBIT             profitti netti

% sul revenue             miliardi di $

 

2007                3.9%                           12.9

2008                -1.6%                          -16.0

2009                -0.2%                          -9.9

2010                5,0%                           16.0

 

 

 

 

Soffermandoci in Europa, uno sguardo al numero passeggeri trasportati nel 2010 da 6 vettori europei, i tre capofila delle alleanze più Alitalia, nonché i due principali vettori low cost europei danno una idea di come il mercato commerciale europeo sia in profonda trasformazione.

 

Alitalia                        23.355.000

Air France                  46.983.000

British Airways          30.484.000

Lufthansa                   56.630.000

 

Ryanair                       72.700.000

EasyJet                       49.600.000

 

Ormai in termini di numero passeggeri gli equilibri sono saltati e le compagnie low cost hanno scavalcato tutti i maggiori vettori continentali, una volta tabù intoccabili del trasporto aereo. I nove vettori aderenti alla ELFAA (European Low fares Airline Association) hanno trasportato 172.4 milioni di passeggeri contro i 650 milioni complessivamente trasportati da tutti i vettori in Europa. L’AEA (Association of European Airlines) cui aderiscono i principali vettori ex di bandiera ha comunicato di aver trasportato 343 milioni di passeggeri.

Questi i dati dei vettori AEA riferentesi all’anno 2010:

 

Passeggeri                   343.458.000    +2.7%

RPK (milioni)                    774.804    +2.6%

ASK (milioni)                    995.019      0.0

Load factor                            77.9%  +2.0%

 

Nel nostro Paese l’anno 2010 ha visto il consolidarsi del traffico aeroportuale con un incremento del 7 per cento sul numero passeggeri e del 3,6% come movimento aeromobili. A livello europeo l’incremento del numero passeggeri è stato del 4,2% mentre i movimenti sono rimasti stazionari ai livelli del 2009.

 

Movimento aeromobili           1.432.540        +3,6%

 

  1. Roma-Fiumicino        329.252           +3,3%
  2. Milano-MXP              189.580           +3,5%
  3. Milano-LIN                91.907            -2,0%
  4. Venezia                      72.763            -0,4%
  5. Bergamo                     67.167            +6,3%

 

 

Passeggeri                              138.893.023    + 7,0%

 

  1. Roma-Fiumicino        35.956.295      + 7,6%
  2. Milano-MXP              18.714.187      + 7,9%
  3. Milano Linate               8.295.436          0.0
  4. Bergamo                       7.661.061      + 7,2%
  5. Venezia                        6.801.941      + 5,0%

 

 

Per quanto riguarda Alitalia, per il terzo anno consecutivo il vettore chiuderà  i suoi conti in perdita con un rosso di circa 107 milioni di Euro, ma con i ricavi in crescita del 14,1%  a 3,2 miliardi di euro.  Nel più classico stile italiano è iniziato intanto il balletto delle dichiarazioni sui possibili scenari del 2013 allorché in data 12 gennaio verrà a scadere il lock-up e in merito si avanzano ipotesi contrastanti su quanto potrà accadere. Secondo quanto traspare da fonti di stampa, all’interno della cordata dei soci  si sarebbero formati due gruppi,  da una parte i pro-Air France e dall’altra chi invece è contrario all’unione con il vettore d’oltralpe per puntare altrove. E’ un dato di fatto –come già avvenne ai tempi della tentata unione KLM/Alitalia- che ogni qualvolta vi sia un avvicinamento tra Alitalia e una consorella prenda il via una serie interminabile di dibattiti e discussioni per la maggior parte  senza sostanza alcuna; prepariamoci perché la data si sta avvicinando ed anche questa volta la tradizione sarà senz’altro rispettata.

Antonio Bordoni