di Antonella Pino d’Astore.

Dal 19 al 23 luglio 2011, a Lampedusa sbarcano cinema, musica e cultura. La splendida isola siciliana ospiterà un concorso per filmakers con 140 opere provenienti da tutta Italia e dall’estero,  tanta musica con Assalti Frontali,

 Laura Lala ed altri artisti, teatro e dibattiti su immigrazione, ambiente, legalità e cinema di documentazione. 

Sulle note di Creuza de ma, opera di Fabrizio de Andrè e Mauro Pagani, sarà proiettato il film fuori concorso “Il colore del vento” di Bruno Bigoni, che narra lo spazio storico-culturale del grande mare, filmando luoghi, volti, storie, porti, uomini, donne, bambini, mari e nazioni, raccogliendo tracce di culture, di guerre passate e presenti, di scenari futuri, di possibili immaginari partendo da Barcellona, passando da Tangeri, Bari, Tunisia, Libano, Lampedusa e Dubrovnik, per approdare a Genova.

Lampedusa è un’isola viva, molto attiva in ambito culturale e che non esiste soltanto in funzione dello sbarco dei migranti. Oltre al delicato e attualissimo tema dell’immigrazione, il Festival affronta anche il tema della legalità, il tema dell’ambiente e dello sviluppo ecosostenibile ed il tema del cinema di documentazione come nuovo mezzo di comunicazione ed informazione.

L’obiettivo del Lampedusainfestival è quello di ricreare visivamente atmosfere, sonorità, lingue e testimonianze che appartengono al mediterraneo per raccontare la realtà dell’oggi e di come la cultura mediterranea sia soggetta a forze degeneratrici che separano, invece di favorire l’incontro e la conoscenza tra popoli e culture diverse.

Antonella Pino d’Astore