Si è parlato dei dipinti della chiesa di Santa Maria del Popolo a Carpineto Romano (RM) nella conferenza tenuta dalla dott.ssa Dora Catalano ieri, mercoledì 22 giugno, alle ore 16.45 presso la SIOI in Piazza San Marco 51.
Da poco tempo si sono conclusi i lavori di restauro degli affreschi nell’abside che hanno portato alla riscoperta di una pregevole decorazione, con l’Incoronazione della Vergine e la serie degli Apostoli, restituendo al pubblico ed agli studiosi una prova del tutto inedita dell’arte dell’ultimo scorcio del Quattrocento.
Alcuni documenti dell’inizio del XX secolo ricordavano la presenza di queste antiche pitture occultate oltre un secolo fa a causa delle loro condizioni non ottimali. Già i primi saggi avevano rivelato volti e figure di altissima qualità esecutiva che hanno stimolato tutte le istituzioni interessate (Comune di Carpineto, Provincia di Roma, Comunità Montana dei Monti Lepini, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio) a proseguire nell’opera di descialbo e restauro.
Gli affreschi ritrovati si collegano alle più vivaci esperienze artistiche romane dell’ultimo decennio del XV secolo, con riferimenti diretti alla pittura di Melozzo da Forlì e di Antoniazzo Romano.
Durante l’incontro sarà proposta una lettura di più vasto respiro dell’intero edificio che, studiato per la prima volta in questa occasione, si presenta come genuina testimonianza dell’architettura promossa in quegli stessi anni da papa Sisto IV a Roma. La fondazione di Santa Maria del Popolo risale infatti al 1483, quale voto della comunità di Carpineto alla Vergine a ringraziamento della cessazione della grave pestilenza che imperversava in quel tempo a Roma e nei suoi dintorni.
La conferenza fa parte del ciclo Oltre Roma, nel Lazio. Guida al patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico del Lazio organizzato dalla SBSAE, in collaborazione con la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI): una serie di incontri mensili tenuti il mercoledì pomeriggio dagli storici dell’arte della Soprintendenza e da esperti, nella sala conferenze della SIOI, seguiti da visite, il sabato mattina, nei luoghi raccontati.
Le relazioni, accompagnate da documentazione visiva, hanno lo scopo di avvicinare il Lazio, portarlo a Roma: sono una sorta di vetrina per incuriosire, predisporre al viaggio e conoscere il qualificato lavoro che si svolge sul territorio per tutelare il ricco e sconosciuto patrimonio artistico ed etnoantropologico della regione. Gli itinerari confermano un’eredità culturale spesso sottovalutata che si vuole riportare in primo piano.
Nel Lazio c’è molto oltre Roma: questa consapevolezza rappresenta l’impulso per promuovere nel mondo un patrimonio meritevole, con la certezza che la conoscenza delle radici dei popoli e della cultura del territorio è alla base dell’integrazione europea.
All’incontro di mercoledì farà seguito, sabato 25 giugno, la visita guidata gratuita a Carpineto Romano (RM) con un pullman offerto dallo stesso Comune.