Rinascimento a Tavola”: un convegno alla scoperta di significazioni e simbologie di uno dei più importanti riti di corte, il banchetto. Aveva valenze politiche molto importanti, testimoniava la ricchezza e il potere del signore e spesso era il veicolo privilegiato per sancire patti: il banchetto rappresentava, nelle corti rinascimentali, molto più del semplice scambio conviviale.

Ieri, nella Sala Convegni del Palazzo Ducale di Urbino, si è discusso non soltanto di ciò che si mangiava e di come si cucinavano i cibi nelle corti rinascimentali, ma anche e soprattutto del valore simbolico che trasformava il banchetto in un vero e proprio rito.

<Proprio attraverso il banchetto _ spiega Daniela Storoni, direttore artistico de “Il Piatto del Duca” _ il signore manifestava la sua potenza: zuccheri, spezie orientali e filati pregiati erano soltanto alcuni dei veicoli con i quali si dimostrava ai convenuti il proprio peso politico e la propria ricchezza. Spesso, inoltre, era proprio durante i banchetti che si sancivano patti ed alleanze di straordinaria importanza>.

Si è parlato di tutto questo, dunque, e anche di quanto fossero scenografici e sfarzosi i banchetti alla corte di Federico da Montefeltro, indubbiamente una delle più importanti in europa, durante la tavola rotonda e lo si farà indagando anche tra le fonti e le testimonianze letterarie oltre che storiche.

Sono intervenuti all’incontro: Soprintendente Bsae delle Marche – Urbino; Piero Meldini –scrittore, storico della cucina; Gianluca Montinaro – Università IULM Milano; Giorgio Nonni – Docente di Letteratura  Italiana del Rinascimento all’ Università di  Urbino e Daniela Storoni – Titolare di  Rinascimento a Tavola.