Dal 29 settembre al 2 ottobre, a Roma, la manifestazione che dal 2008 mette insieme viaggi e libri sceglie come tema il nostro paese. Come punto d’arrivo…
o di partenza.
Non poteva ignorare la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia neanche il “Festival della Letteratura di Viaggio”, nonostante la sua vocazione cosmopolita. Ha scelto però un punto di vista interessante -e tra l’altro neanche unico- raccontando un’Italia “dei viaggi” in tutte le possibili sfumature. Ecco allora il paese un po’ da cartolina dei visitatori del Grand Tour o la terra aspra dei migranti, ecco l’Italia che accoglie o che respinge, ecco il paese del sole o quello che qualcuno porta con sè, con orgoglio e a vario titolo, in giro per il mondo.
“Viaggio in Italia, Viaggi degli Italiani” è il filo rosso che si dipana nei quattro giorni di questa edizione e che, toccando tanti aspetti diversi del nostro paese, arriva a comprendere innumerevoli storie. Storie di viaggi e di vita, storie di contaminazioni, storie di incontri fra culture non sempre facilissimi. Denso il programma, che ha scelto di rappresentare anche linguaggi diversi: la parola, con la narrativa e il reportage, l’immagine, con la fotografia, il cinema, il disegno, e persino la musica ed il teatro.
Ospiti prestigiosi ed altrettanto eterogenei racconteranno le proprie esperienze di viaggiatori, anche virtuali. Promosso da Federculture e dalla Società Geografica Italiana, il Festival della Letteratura di Viaggio ha seguito pienamente la propria natura “sconfinando” -non a caso- dalla letteratura tout-court per diventare molto altro. Troveranno infatti posto quest’anno, fra la sede di Villa Celimontana, il Palazzo delle Esposizioni ed il Teatro Argentina, dibattiti, mostre, proiezioni, convegni, lezioni magistrali e una conferenza di Maurizio Scaparro sullo spettacolo “Il sogno dei mille”, tratto dal testo “Les Garibaldiens” di Alexandre Dumas, reporter ante litteram.
Per info su orari, luoghi e programma: www.festivaletteraturadiviaggio.it