Di Angelo Sessa.

 

Nel fine settimana dal 30 settembre al 2 ottobre si è svolto nella stupenda cornice di Serapo (Gaeta) un interessante convegno-educational denominato “Fare Turismo” per far emergere problemi e potenzialità turistiche da sviluppare nella provincia di Latina e in particolare sulla Riviera di Ulisse. Scopo dell’iniziativa, infatti, è quello di “fare sistema” nel settore turistico e creare relazioni virtuose con le realtà locali a livello regionale e interregionale. La manifestazione era inserita nell’ambito del Progetto Obiettivo SVAGO, finanziato dalla Provincia di Latina, Regione Lazio, Fondo Sociale Europeo. Ad organizzarlo è stato l’Osservatorio Economico, in collaborazione con la Sperlonga Turismo, l’Università di Cassino, Confartigianato Latina, Ente Bilaterale del Turismo di Roma e del Lazio. Mentre FIAVET Lazio, ACT Italia e SKAL hanno fornito il loro patrocinio.

 

Da sottolineare la presenza di rappresentanti delle più importanti società o associazioni che si occupano di turismo a livello nazionale, ISNART, Gambero Rosso Travel, Intrav, Easy Market spa, Dimore srl. L’organizzazione dell’evento è stata curata dal Profossor Antonino Percario – docente di Economia del Turismo presso l’Università di Perugia.

 

Numerosi gli spunti e le riflessioni discussi tra i relatori e i numerosi tour operator e giornalisti del settore turistico nella sala convegni dell’Hotel Mirasole di Serapo che ha ospitato l’evento e i suoi ospiti: dal turismo culturale e naturalistico all’enogastronomia, dal turismo crocieristico a quello cameristico, dalle potenzialità offerte dal patrimonio storico e naturale della Riviera di Ulisse ai problemi infrastrutturali e di collegamento con Roma e Napoli, fino al problema della eccessiva stagionalizzazione del turismo della zona che in definitiva si concentra nei mesi di luglio e agosto.

 

La dottoressa Flavia Coccia dell’Isnart ha presentato uno studio sul “Turismo verde”, che si basa sul patrimonio ambientale e naturalistico dell’Italia, che tuttavia è ancora fondato su iniziative individuali e spontanee e trova difficoltà a fare sistema per la creazione di un vero ‘prodotto turistico’.

“Negli ultimi tempi – ha sottolineato la dottoressa Coccia – ci siamo riempiti la bocca con parole come enogastronomia, cicloturismo, etc. senza che nulla venisse fatto in concreto. Lo stesso si può dire per il settore principale del turismo naturale, quello balneare, che non può più essere ridotto soltanto al bagno al mare – ha continuato – ma deve essere integrato da altri servizi e attività sportive, ricreative e culturali, sempre più richieste dai turisti di oggi”.

 

“La Riviera di Ulisse cerca di proteggere i suoi paesaggi con parchi nazionali (Circeo) e numerose oasi naturalistiche –  ha spiegato Cosmo Mitrano, commissario del Parco Riviera d’Ulisse – Ma i turisti che scelgono una vacanza ‘verde’ hanno delle aspettative che non possono essere deluse. Nelle località, quindi, devono trovare la raccolta differenziata dei rifiuti, il riciclo delle acque e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Difficilmente però si pone attenzione su questi aspetti”.

 

L’esigenza di fare sistema tra gli operatori del turismo e le istituzioni per formare un “prodotto turistico” completo è stata spiegata dal professor Antonio Percario, docente all’Università di Perugia. “L’attività principale e propedeutica a tutte le altre per lanciare una località e un brand turistico come la Riviera d’Ulisse – ha spiegato – consiste nell’individuazione e nel collegamento tra loro delle eccellenze di un territorio, in modo da valorizzare i caratteri distintivi  che rendono una destinazione unica e appetibile”.

 

Andrea Costanzo, presidente di Fiavet Lazio, e Sandro Saccoccio di Easy Market e Tuì, senza timori, hanno messo il dito nella piaga: “Il litorale pontino ha un grave problema di infrastrutture.

Linea ferroviaria e strade sono antiquate. Da Roma a Gaeta ci possono volere anche due ore, ma anche più se si incappa in code sulla strada Pontina o sulla Flacca. E in due ore si può facilmente arrivare in destinazioni sul Mediterraneo come Egitto, Tunisia, Grecia, Spagna e Turchia, dove anche i prezzi sono spesso più competitivi che in Italia”.

 

Durante le 3 giornate i partecipanti hanno potuto visitare le strutture turistico ricettive (in particolare l’Hotel Aeneas’ Landing a Gaeta, l’Hotel Miramare a Formia e il ristorante Simposio a Sperlonga),  e i siti di rilevanza culturale, naturalistica, storica e religiosa del territorio della provincia di Latina al fine di una migliore promozione turistica.

Angelo Sessa