A circa 38 chilometri da Agra, nello stato federato dell’ Uttar Pradesh, si trova, oggi disabitata ma ancora piena di mistero e splendida nella sua arenaria rossa, la città di Fatehpur Sikri, la Città della Vittoria. Fatehpur Sikri, oggi Patrimonio dell’Umanità sotto tutela Unesco, fu voluta da Akbar, il più grande e illuminato imperatore Moghul e la città è un inno in pietra alla sua grandezza.

Fu costruita tra il 1571 e il 1585 in onore di Salim Chishti, il celebre santo Sufi e divenne la capitale Moghul per 14 anni, durante il regno dello stesso Akbar. La città mescola sapientemente gli stili islamico, hindu, cristiano e giainista, a dimostrazione della visione del mondo e del governo di Akbar.Nove le entrate che portano al palazzo reale: se si entra dall’Agra Gate, ci si trova di fronte al grande cortile in muratura che era il palazzo delle udienze, dove il re riceveva sia i dignitari che il popolo e gli ambasciatori, Diwan-i-am.

Le guide fanno notare un gancio in pietra nel pavimento: si racconta che Akbar facesse legare qui il suo elefante, Hiran, per fargli schiacciare con le zampe la testa dei colpevoli di vari crimini condannati a morte: se l’elefante, per tre volte di seguito, non obbediva, al condannato veniva risparmiata la vita e liberato.

La Buland Darwaza è il monumento più famoso di Fatehpur Sikri e considerata molto sacra dai musulmani.
È un luogo molto famoso ed è la porta più grande di tutta l’India, oltre che una delle più imponenti di tutto il mondo.
Il centro della spiritualità di Fatehpur Sikri è la moschea di Jami Masjid, che servì da modello per altre moschee dell’epoca Moghul e l’interno contiene geometrie, arabeschi e motivi floreali.

Qui il Sancta Sanctorum è la tomba- mausoleo del mistico sufi Salim Chishti, ancora oggi veneratissimo.
Dopo che Akbar e Jodhabai, la sua regina Hindu, riuscirono finalmente ad avere figli dopo una profezia dello stesso Chisti, la tomba del santo Sufi è da allora fino ad oggi un continuo luogo di venerazione. Qui la gente viene a chiedere ogni tipo di grazia, legando un filo di cotone alla grata in marmo della tomba, soprattutto le donne che chiedono un figlio.

E non si può parlare di un imperatore senza citare l’harem che, a Fatehpur Sikri era ed è un altro monumento bellissimo, a 5 piani, il Panch Mahal. Le fonti storiche del periodo di Akbar parlano di oltre 5mila donne e pare che solo quelle adibite al servizio della prima regina fossero centinaia. Fatehpur Sikri fu abbandonata circa 15 anni dopo la sua costruzione, a causa della mancanza di acqua. Ma, ancora oggi, rimane la meraviglia di fronte a un capolavoro dell’umanità e alla genialità e grandezza di un re.