testi e foto di Antonella Pino d’Astore.

Adagiate sul letto corallino, custodi di un mondo sottomarino misterioso e meraviglioso, Ihuru e Vabbinfaru sono due pietre preziose del Necklace, la collana che forma l’Atollo di Male Nord

 La vedi apparire nell’oceano indiano dopo circa cinquanta minuti dall’aeroporto di Male, a bordo della barca veloce: è Ihuru, “isola degli antichi alberi di palma”, questo è il significato nella lingua maldiviana Dhivehi.

È proprio come si possa immaginare l’isola dei sogni: la vegetazione lussureggiante si eleva da un anello di sabbia bianchissima, circondato dal mare turchese e verde smeraldo.

Appena sbarcati sull’isola, ci si sente avvolti dalla delicata fragranza dei fiori giallo-oro che coprono la chioma di Angsana, un albero imponente, tipico delle foreste tropicali asiatiche. I fiori sbocciano improvvisamente, i petali accarezzati dalla brezza dell’oceano sembrano richiudersi per poi esplodere nuovamente in tutta la loro bellezza. Bastano pochi minuti per sentirsi catturati e coinvolti nell’avventura, alla riscoperta della vera essenza della vita, dei piaceri dei sensi. Questa è la filosofia dell’isola Ihuru: un paradiso tropicale con le sue spiagge orlate si palme, le acque cristalline, le scogliere pure e incontaminate che insegnano a vivere la vita spontaneamente, ad assaporare, attimo per attimo, il tempo che passa dolcemente.

Le ville che sorgono sul perimetro dell’isola hanno il giardino, la vasca jacuzzi e la spiaggia privata e sono tutte in stile maldiviano: qui la vacanza è un “private affair”. Nel silenzio e nella pace più assoluti, si saluta il nuovo giorno con Champagne Breakfast in villa, con lo sguardo all’oceano che cattura tutte le sfumature della luce mattutina. La sera, a bordo del tradizionale Dhoni si parte per il Sunset Cruise, mentre il cielo si accende di rosso fuoco.

Si sbarca su una lingua di sabbia bianchissima, proprio nel mezzo dell’oceano; la sorpresa è grande nel vedere una tavola imbandita, perfetta per una cena in coppia, mentre leggera si alza la brezza marina. Qui il silenzio è una musica che crea un’atmosfera d’intimità e romanticismo, illuminati dalla fioca luce delle candele: è il Sandbank Dinner. Discretamente due giovani maldiviani servono la cena, poi scompaiono per lasciare tutto lo spazio e il tempo alla coppia che s’inebria d’un paradiso molto privato ed esclusivo.

Sposarsi con stile, quello maldiviano

Da Ihuru in pochi minuti, anche a nuoto, si raggiunge Vabbinfaru, “l’isola sull’anello corallino”. Lo stile maldiviano lo ritroviamo nell’architettura delle quarantotto ville: sono tutte immerse nel giardino di alberi di cocco e fiori indigeni, con jacuzzi open-air e doccia esterna in canne di bambù. Il soffitto riprende la forma di una conchiglia e l’intera struttura sembra un bozzolo che coccola, con ampie vetrate e un padiglione esterno che danno la sensazione di vivere direttamente sull’oceano, di sentirlo respirare.

È veramente piacevole adottare i costumi maldiviani, come camminare a piedi nudi nella sabbia sempre, anche per andare al ristorante, indossare parei di manifattura locale, dai colori che riprendono quelli della natura isolana. Non rimane altro che abbandonarsi alle meraviglie che l’isola può offrire, come dormire sotto le stelle, protetti dalla romanticissima e confortevole tenda Rajasthan, mentre le onde lambiscono dolcemente la spiaggia. Underwater Wedding è la cerimonia simbolica per unirsi in matrimonio: si svolge nel meraviglioso mondo sottomarino, poi quattro giorni di festa, tra champagne, tramonti mozzafiato e momenti intimi. Anche la cucina si unisce al matrimonio: la tradizionale asiatica e maldiviana si sposa bene con i sapori del Mediterraneo, con un’armonia che delizia tutti i palati. In questo scenario perfetto le coppie in luna di miele si scambiano promesse eterne, e chissà, forse amore e felicità saranno davvero per sempre…

Qui si adottano tartarughe e coralli

I resort di Ihuru e Vabbbinfaru sono stati costruiti nel pieno rispetto dell’ambiente, proteggendo la flora e la fauna marina. Su entrambe le isole, un team di biologi marini, studiano, monitorano e proteggono l’ambiente sottomarino.  Le piccole tartarughe marine si lasciano accarezzare, le razze si spingono sulla riva e giocano a nascondino sotto la sabbia; il resto del variopinto mondo sottomarino si scopre con lo snorkelling-safari e il diving. Lungo la costa di Ihuru, le tartarughe covano centinaia di piccoli; i verdi animali marini impiegano trenta anni per raggiungere la maturità, ma solo uno su mille sopravvive senza l’aiuto umano. E allora, grazie a speciali finanziamenti, le piccole tartarughe sono allevate in grandi acquari del Centro Oceanografico di Biologia Marina e dopo un anno e mezzo sono restituite al loro habitat naturale. Anche gli ospiti dei resort di Ihuru e Vabbinfaru possono adottare una Green Sea Turtle: un dollaro per ogni notte trascorsa in vacanza sulle isole.

Passeggiando lungo la costa, si scorgono rametti di corallo adagiati sulla sabbia: sono di color bianco, malati, danneggiati da incauti turisti. Con cura e amore infinito i giovani biologi raccolgono i rametti malati e li trapiantano in particolari serre all’interno delle quali, pian piano si ricrea l’habitat necessario per la rigenerazione della coltura. È tempo di ripartire da questo paradiso. Si porta nel cuore un pezzo di mondo meraviglioso, così intimo, così sensibile, così delicato, che chiede solo di essere amato, rispettato e protetto.

 

A.P.d’A.