JetBlue Airways ha finalizzato l’ordine fermo per 40 A320neo (new engine option) annunciato lo scorso mese di giugno in occasione del Salone dell’Aviazione di Le Bourget. Il vettore non ha ancora annunciato la scelta della motorizzazione per questi aeromobili.

Nell’ambito di questo contratto, JetBlue conferma anche la sostituzione di 30 degli A320 già ordinati con degli A321 di maggiore capacità dotati di “Sharklets” grandi dispositivi d’ala. In totale, gli ordini di JetBlue ammontano a oggi a 40 A320neo, 30 A321 e 22 A320. 

 

“Abbiamo iniziato a operare quasi 12 anni fa, e con degli aeromobili Airbus. La Famiglia A320 è da allora la struttura portante della nostra flotta, ed è molto apprezzata sia dai nostri passeggeri che dagli equipaggi”, ha dichiarato Mark Powers, Chief Financial Officer di JetBlue Airways. “Il nostro business model è basato su una strategia di crescita sostenibile, incentrata in particolare, sul controllo dei costi ma garantendo allo stesso tempo la migliore esperienza possibile per i nostri clienti. Siamo certi che la nostra flotta di A320neo risponderà a queste esigenze”.

“I nostri obblighi nei confronti dell’ambiente e l’incremento dei prezzi del carburante richiedono al nostro settore di continuare a ottimizzare la propria offerta e le proprie operazioni e l’A320neo consentirà a JetBlue di raggiungere questi obiettivi”, ha dichiarato John Leahy, COO Clienti di Airbus. “Questo nuovo ordine per degli A320neo è la prova che il management di JetBlue sa riconoscere i vantaggi offerti da questi aeromobili e comprende a che punto saranno utili per il loro vettore e per i loro clienti”.

La Famiglia A320neo registra vendite a velocità record già a partire dal lancio, avvenuto a fine 2010, e totalizza a oggi oltre 1.200 ordini e impegni d’acquisto. I nuovi A319, A320 e A321 consentono di scegliere fra due nuove motorizzazioni: i PurePower PW1100G di Pratt & Whitney e i LEAP-X di CFM International. Questi aeromobili sono anche dotati di “Sharklet”, grandi dispositivi d’ala. Entrambe le innovazioni consentono di ridurre del 15% il consumo di carburante, che costituisce una riduzione annuale di CO2 di 3.600 tonnellate per aeromobile.