Annunciata alla Bit la rinascita di Livingston, la compagnia charter alla quale l’ENAC aveva sospeso la licenza di volo per insolvenza nell’ottobre del 2010. Acquisita dalla RT di Riccardo Toto, che ne detiene l’intera proprietà, la Livingston ricomincerà ad essere operativa da marzo prossimo in una veste del tutto nuova. Inizialmente partirà con 4 Airbus A320-200 destinati al medio raggio e 2 aeromobili A330-200 per il lungo raggio, ai quali si aggiungeranno entro il 2013 altri 4 A320 e 1 A330, per un totale di 11 aerei a pieno regime. Il senso della massiccia operazione commerciale l’ha chiarito bene Toto durante la Borsa di Rho:-“Livingston vuole soddisfare la crescente domanda di leisure”-ha detto-“ma si propone con una mission molto particolare”. In effetti la neonata compagnia aerea si rivolge ad un target piuttosto interessante perchè cerca di coniugare i vantaggi del “low cost” con quelli di una compagnia “corporate jet”.
Ecco allora che oltre ai prezzi concorrenziali sarà possibile avere anche servizi a misura del cliente: la scelta del posto, l’imbarco preferenziale, il trasferimento in aeroporto, il tipo di pasto a bordo, che poco hanno a che vedere con i voli a basso prezzo. “Cortesia e affidabilità devono diventare un segno di distinzione”-ha proseguito Toto-“perchè possono essere determinanti nella scelta di un vettore. Anche se charter”. Le destinazioni servite (da Milano Malpensa) saranno sia extraeuropee (Antigua, Brasile, Cuba, Messico, Maldive, tanto per citarne qualcuna) che di medio raggio (Egitto, Tunisia, Israele, Turchia, Grecia, Francia, Italia…).
Per quanto riguarda le strategie di vendita, Livingston prevede di affidare al web circa il 20% dell’offerta di posti disponibili, ed ai TO il restante 80%, contando di portare il fatturato a 250 milioni di euro con un pareggio previsto entro 19 mesi dall’inizio delle attività. Il personale della “nuova” Livingston attinge al bacino della “vecchia” struttura aziendale, riservandosi però libertà di scelta nelle risorse che occuperanno i vertici. Per lo start saranno 106 i dipendenti in forze, per diventare 358 nel corso del secondo anno ed arrivare nel 2016 a 452 unità.
Cecilia Emiliozzi