Ci sono temi di cui si parla moltissimo che restano però nell’astrazione assoluta, come se non avessero nessuna applicabilità pratica. Il “turismo sostenibile” è uno di questi: “sostenuto” all’unanimità, crolla spesso nel confronto con la realtà ed i suoi meccanismi.
In effetti, come dovrebbe essere “sostenibile” il turismo? In quali e quanti modi? E, soprattutto, cosa significa veramente questa “sostenibilità” sulla quale non si può non essere d’accordo? Il Comune di Forio d’Ischia ha provato a rispondere e, cosa non sempre conseguente, anche a fare qualcosa. Ha adottato da pochi giorni alcuni veicoli elettrici (7) destinati alla Polizia Municipale ed al trasporto pubblico e privato.
Il progetto, in collaborazione con Upgrading Services, società specializzata in servizi e soluzioni sostenibili, Renault, ed Ensto, società che si è occupata di fornire le colonnine per la ricarica, non è certo colossale nè risolutivo, ma consente comunque di limitare le emissioni nocive e di tagliare i costi. L’uso di soli 7 veicoli elettrici al posto di altrettanti veicoli “tradizionali” significa in un anno 8 tonnellate di CO2 e 3 kg di polveri sottili in meno nell’atmosfera.
Abbastanza, considerando che si parla di piccoli spostamenti e di piccoli veicoli, nonchè di una piccola area. Renault è sensibile da anni al problema delle emissioni zero, tanto che ha dedicato un intero segmento di produzione alle auto elettriche. Ad Ischia ha messo a disposizione 5 Twizy e 2 Kangoo Z.E., tutte a bassissimo consumo ed assolutamente ecologiche. Le prestazioni? 100 km di autonomia per una ricarica di 3 ore e mezza. Un tentativo, che si svilupperà anche nella direzione del trasporto merci da e verso il centro storico, che denota comunque l’apprezzabile volontà di cimentarsi con i fatti.
Cecilia Emiliozzi
Foto: Renault Italia