L’analisi proviene dalle rilevamenti  dati dell’Osservatorio di CartOrange, che ha da poco lanciato “I Viaggi nel Tempo”, un progetto, realizzato con la supervisione di archeologi, dedicato proprio al turismo culturale.

I dati mettono in risalto il Veneto risulta la regione preferita dagli Italiani, con uno share del 16,5 per cento, seguito da Lazio e Toscana (15,8 e 15,2 per cento rispettivamente. Passando invece alle scelte dei turisti in arrivo dall’estero la classifica è dominata dal Lazio, che conquista oltre un terzo del mercato, mentre il Veneto si piazza al secondo posto davanti alla Toscana.

“Si tratta di destinazioni “classiche”, con Roma e Venezia in testa – spiega Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange -. Quello che sta cambiando nel settore è proprio il modo di viaggiare: il turista culturale non vuole più visitare tutto quello che c’è da vedere, ma è più selettivo e preferisce un approccio più ‘slow’. Si focalizza solo su quello che gli interessa davvero, magari anche in una destinazione già nota, ma intende capirla e contestualizzarla”.
Il turismo culturale, negli ultimi 10 anni, è quello che è cresciuto più di tutte le altre tipologie: nelle località di interesse storico e artistico, le presenze di italiane sono cresciute del 17%, quelle di stranieri del 54%. «Per quanto riguarda CartOrange, che è nata nel 1999 e conta 400 Consulenti per viaggiare in tutto lo stivale, abbiamo registrato negli ultimi anni un rinnovato interesse verso le destinazioni culturali del nostro Paese, quantificabile in una crescita del 20% negli ultimi due anni -spiega Romano -.

Quello che la gente cerca sono proposte per visitare da un punto di vista diverso il Paese, sia scovando i gioielli nascosti sia riscoprendo le destinazioni più note: vuole capire davvero cosa significano certi monumenti o resti archeologici, vuole contestualizzarli.”

L’analisi effettuata da CartOrange conferma quindi come il comparto sia quello che negli ultimi 10 anni ha fatto registrare il tasso di crescita più alto e nelle località di interesse storico e artistico, le presenze di italiane sono cresciute del 17 %, quelle di stranieri del 54%.