“Rischiamo un’ennesima forma di concorrenza sleale ed una ulteriore confusione sulle competenze tra Stato e Regioni in materia turistica” è il commento del Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, all’approvazione in Parlamento di un emendamento nel Decreto Sviluppo che consente, per accrescere l’economia ittica e dare nuove fonti di guadagno ai pescatori, di aprirsi ad una ospitalità ricettiva del tutto priva di regolamentazione e controllo.

 

“Di questo passo -aggiunge Bocca- chiunque possegga una stanza ed un letto, pur svolgendo un mestiere ben lontano dall’operatore turistico, potrà affittare liberamente il locale ed il giaciglio col rischio che l’Italia perda un buon pescatore di pesce fresco ed acquisti un improvvisato albergatore, al punto che la dice lunga il fatto che si intenda consentire al pescatore di svolgere attività ricettiva anche al di fuori della propria abitazione, in altra struttura che rientri nella sua disponibilità.

“È bene ricordare -sottolinea Bocca- che nulla impedisce all’imprenditore della pesca di svolgere l’attività ricettiva nel rispetto delle medesime regole applicate agli alberghi e alle altre strutture ricettive, grandi e piccole e non vi è quindi nessuna necessità di inventare soluzioni speciali che inevitabilmente finirebbero per alterare le condizioni di concorrenza tra le imprese.

“È tempo -conclude Bocca- che questo Paese faccia un reale salto di qualità e si finisca di improvvisare leggi che invece di far ripartire il sistema economico, continuano a metterci alla berlina dell’opinione pubblica mondiale, minando per giunta alle basi il sistema imprenditoriale”.