soldi pensioneAlla scoperta delle altre vicende legate all’IMU: vietate le agevolazioni Imu per le imprese, dal 2013 i sindaci possono fissare solo rincari.

I Comuni che hanno fissato gli sconti Imu per le imprese sono costretti ad eliminarli dalle proprie delibere dal momento che sono vietati per legge. Questo è quanto deciso dalla legge di Stabilità 2013 che affida ai Comuni l’intero ricavato dell’Imu su case e negozi e allo Stato quello generato dall’aliquota base sugli “immobili di uso produttivo” (categoria catastale D).

La questione deriva dal fatto che l’Imu statale non consente sconti; la norma (articolo 1, comma 380 della legge 228/2012) consente ai sindaci di applicare una sovrattassa del 3 per mille, alzando l’aliquota al solito massimo del 10,6 per mille, ma non contempla la possibilità di abbassarla. Una scelta di questo genere porterebbe ad intaccare il gettito statale e questo non è possibile.

La legge, infatti, ha distribuito ai sindaci tutto il gettito riguardante abitazioni e negozi ma, per risanare i conti statali ha stabilito di devolvere all’Erario l’intero gettito proveniente dai capannoni e, più in generale, degli “immobili a uso produttivo” accatastati in categoria D, come riporta LeggiOggi.it