Tra i prodotti più scelti arte e agriturismo
Una sostanziale stagnazione dei turisti stranieri a fronte di una contrazione più consistente per i turisti italiani in Italia, ma comunque meglio rispetto ai trend negativi forniti a consuntivo della stagione invernale 2012-2013. Questi, alcuni dati e le aspettative degli operatori del settore, emerse dall’ultima indagine 44esima edizione congiunturale organizzata ad ottobre dal CISET presso un campione rappresentativo di imprese turistiche italiane. Secondo gli operatori intervistati, tra novembre 2013 e aprile 2014 gli arrivi stranieri dovrebbero diminuire del -0,6%, mentre le presenze del -0,3%. Pur con il segno meno, tale andamento risulta decisamente migliore rispetto a quello registrato nell’inverno 2012-13. E migliori, anche se comunque negative, le attese per i turisti italiani, che dovrebbero comunque registrare un-4,8% sia in termini di arrivi che di presenze. Il calo più contenuto della domanda si traduce anche in una minore contrazione del fatturato, che dovrebbe attestarsi intorno al -4,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tra i principali mercati di origine della domanda, confermate le dinamiche già evidenziate dagli operatori per la stagione estiva 2013, con un leggero aumento dei turisti tedeschi, così come dei giapponesi e degli statunitensi e dei giapponesi. Stabili, invece, i britannici, dopo alcuni semestri in calo, mentre ancora in flessione i turisti francesi e soprattutto gli italiani. Tra i mercati esteri emergenti segnalati dagli stessi intervistati, dinamiche fortemente positive sono attese per i turisti provenienti dai paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), dall’Europa dell’Est (Polonia) e dall’Argentina.
La classifica dei prodotti turistici più gettonanti per l’inverno 2013-2014 vede, ai primi posti, il turismo culturale e d’arte, l’agriturismo e il turismo verde ed il turismo fitness e benessere. Positiva, nonostante la stagionalità, anche la dinamica del turismo crocieristico, seguito dal turismo termale tradizionale, mentre pressoché stabile il turismo montano, peraltro fortemente influenzato dall’andamento delle condizioni climatiche. In calo fisiologico il turismo balneare e lacuale, mentre il turismo congressuale e d’affari risentono ancora del perdurare della congiuntura economica negativa.
Outgoing per l’Italia, vincono le mete europee
Riguardo al turismo italiano all’estero, saranno l’Est Europa (con città come Praga e Budapest e varie località sciistiche di richiamo) e il
Sud Europa (con le capitali spagnole e francesi, ecc.) le mete preferite dai turisti che decideranno di varcare i confini nazionali durante la stagione invernale, mentre tutte le altre destinazioni europee ed extraeuropee accuseranno cali più o meno accentuati, secondo quanto indicato dagli intervistati.