di Liliana Comandè

 

Con l’avvento di Internet abbiamo agevolato i clienti facendo fare loro tutto on-line e li abbiamo allontanati dalle agenzie.


Chi ricorda i bei tempi in cui il cliente che voleva concedersi una vacanza veniva senza alcun problema in agenzia e chiedeva un suggerimento fra le varie destinazioni che aveva in mente di visitare? E chi non ricorda che tornava nel periodo dopo Bit per prendere qualche catalogo da visionare e poi ritornava in agenzia per confrontare località, prezzi e sicurezza sulla struttura prescelta o sul tour da effettuare? Rammentiamo anche che tornava con le idee chiare per prenotare e lasciare l’acconto? E che poi tornava per saldare il viaggio e terminare quando veniva a ritirare voucher e biglietti aerei? Abbiamo fatto il calcolo di quante volte si avevano rapporti con ogni singolo cliente? Normalmente ci si vedeva 6 volte, e in quel periodo di tempo si aveva modo di stabilire un contatto umano e di fiducia che continuava nel tempo. Giovani e anziani non avevano alcun problema nel muoversi da casa per andare nell’agenzia di fiducia. Cosa è successo da allora? Perché oggi i clienti che si recano nelle agenzie vivono soprattutto in provincia e non nelle grandi città? E’ vero che la città disumanizza le persone, ma questo non giustifica il fatto che le persone siano diventate così pigre da non avere più voglia di spostare il “sedere” dalla sedia, muoversi un po’ e andare a trovare il suo consulente di fiducia. Si trova il tempo per la palestra, per andare a ballare, per andare ad imparare una lingua ecc…ma per recarsi in agenzia sembra che si perda del tempo prezioso. Se ci pensiamo bene tutto è successo con l’avvento di Internet. Le cose sono cambiate da allora, ma non parlo del fatto che oggi la gente preferisce prenotare senza muovere un passo, ma del fatto che, in realtà, gli ADV pensando di fare bene, si sono fatti del male. Potrà sembrare strana questa mia affermazione, ma il realtà non lo è!

Pensiamoci bene…Non siamo stati noi a dire ai clienti che se avevano difficoltà nello spostarsi da casa avrebbero potuto mandare tranquillamente una e-mail e poi gli sarebbe stato inviato il preventivo? E non siamo stati sempre noi a dirgli di guardare le strutture su Internet senza bisogno di passare in agenzia a prendersi i cataloghi? E non abbiamo detto che avrebbero potuto pagare per mezzo di un bonifico bancario, effettuato sia on-line che in banca? E infine, perché sarebbe dovuto passare in agenzia se i documenti si potevano inviare via e-mail o via fax?

Ecco, qui è iniziato tutto il distacco e la perdita del rapporto umano con i clienti, anche i più vecchi e affezionati.

E allora, se era possibile fare tutto on-line con la propria agenzia, perché non farlo con quelle che vengono considerate agenzie on-line? Anche i più anziani, da allora, hanno incominciato ad affidarsi ai figli “smanettoni” che si sentivano in grado di prenotare un viaggio in Internet alla stregua di un qualsiasi professionista del settore.

Pensiamoci ancora una volta…Non siamo stati noi a indirizzare i clienti all’utilizzo del computer per effettuare ogni tipo di operazione che riguardasse i viaggi?

Non siamo stati noi, in fondo, “i colpevoli” che, per agevolare i clienti, alla fine li abbiamo visti “prendere il volo” per non tornare più? Quante volte ci siamo detti: “Chissà che fine ha fatto tizio e caio. Non sono più venuti a prenotare alcun viaggio!”

Bene, anzi male, i clienti – se non sono morti – sicuramente hanno cambiato “casacca” e, come tanti irriconoscenti hanno buttato alle ortiche gli anni in cui avevano a disposizione un essere umano che si prendeva cura di loro prima, durante e dopo il viaggio.

La pubblicità dei portali ha dato il colpo di grazia, ma il settore, se fosse stato coeso, avrebbe potuto dimostrare che non è oro tutto ciò che luccica e, cataloghi alla mano e computer davanti, avrebbero potuto far vedere che i prezzi che ritengono più bassi in realtà spesso sono più alti.

Ho verificato personalmente proprio oggi i prezzi per Marsa Alam. Tre amici mi avevano chiesto di controllare le quote di una certa struttura. Con uno dei portali che passa per essere più basso sul mar Rosso, i miei amici avrebbero speso 175 euro in più in camera singola e 100 a persona in camera doppia rispetto ai prezzi pubblicati da un operatore molto noto sul mercato italiano.

E questa non è la prima volta che accade. Io sono stata a Milano per la Bit in un hotel 4 stelle che avrei pagato per due notti in BB su un portale, notissimo per i suoi prezzi bassi, Euro 298,00. Bene, io l’ho pagato 120, 00 euro e non direttamente con l’hotel.

A volte si può risparmiare, ma tantissime altre volte non è così. Io continuo ad insistere su una controinformazione e sulla coesione delle Associazioni di categoria.

Capisco di avere pensieri utopistici o di essere ancora un’ingenua, ma sono troppi anni che sogno una cosa del genere e, visto ciò che sta accadendo nel settore turistico – una grande morìa di T.O. e agenzie di viaggio – non vedo altre alternative a queste enunciate.

E’ come se volessimo fare un suicidio di massa. Nessuno si muove e nessuno fa niente per modificare questa situazione. Attendiamo di conoscere il nome del prossimo “defunto”, ci dispiaciamo un po’ e poì tutto continua come sempre. Camminiamo sui carboni ardenti ma sembra che non avvertiamo alcun dolore!

 

Liliana Comandè